Intervistiamo

Salvatore Scalzo e Catanzaro citati da The Economist

La nota di Catanzaro Giovane

Che la campagna elettorale condotta da Salvatore Scalzo sia stato un successo, non ne avevamo dubbi. Più volte, durante i due mesi in cui l’attuale leader dell’opposizione in consiglio comunale si è proposto ai cittadini di Catanzaro, i media locali e nazionali non hanno perso occasione di sottolineare la qualità e la freschezza nel suo modo di fare politica e di comunicare con gli elettori.

Fa, però, un certo effetto, bellissimo e confortante, aprire le pagine digitali di uno dei quotidiani più importanti al mondo, “The Economist”, e vedere che anche da quelle  prestigiose colonne si tessono le lodi di Salvatore Scalzo e della sua campagna elettorale, del suo modo di fare politica.

Scrive “The Economist”:

“Likewise, by driving so many of its brightest and best abroad, Italy has created a precious resource of émigrés with useful experience who could have a huge effect on national life if they returned. A small town called Catanzaro in Calabria, Italy’s most benighted province, recently witnessed a fascinating mayoral campaign that pitted a 27-year-old called Salvatore Scalzo, returned to Italy after studying international relations in the Netherlands and briefly working at the European Commission in Brussels, against 64-year-old Michele Traversa of the PdL. Though he lost by a wide margin, Mr Scalzo (whose surname means “barefoot”, prompting headlines about “the barefoot candidate”) shook up a place not renowned for its competitive politics by relentlessly campaigning on Twitter and Facebook and fund-raising online. If the barefoot effect were multiplied a few thousand times, it would test Italy’s resistance to change”. 

 

Che tradotto vuol dire:

“Allo stesso modo, spingendo tanti dei suoi figli più brillanti e migliori all’estero, l’Italia ha creato una risorsa preziosa di emigranti con esperienze ragguardevoli che potrebbero sortire un grosso effetto sulla vita nazionale qualora ritornassero. Una piccola città chiamata Catanzaro, in Calabria, la più arretrata regione italiana, ha vissuto di recente un’affascinante campagna elettorale che ha visto il ventisettenne Salvatore Scalzo, ritornato in Italia dopo aver studiato relazioni internazionali in Olanda e lavorato per un certo tempo alla Commissione Europea a Bruxelles, sfidare il sessantaquattrenne Michele Traversa del PDL. Nonostante abbia perso con ampio scarto, Scalzo (il cui cognome significa “senza scarpe”, suscitando titoli giornalistici che fanno riferimento al “candidato Scalzo”) ha scosso un posto non certo rinomato per la sua politica avanguardista svolgendo una campagna incessante su Twitter, Facebook e facendo ricorso alla raccolta fondi sul web. Se l’effetto Scalzo fosse moltiplicato per qualche migliaio di volte, rappresenterebbe una concreta sfida alla resistenza italiana al cambiamento”.

 

Insomma, anche per “The Economist”, Salvatore Scalzo è il capostipite del cambiamento politico tanto invocato in Italia, non solo in Calabria. Un’incoronazione che arriva da una testata il cui blasone è indiscutibile. Un’affermazione che non può far altro che stimolare ulteriormente il lavoro nelle direzioni in cui si sta già sviluppando: legalità, trasparenza, competenza e meritocrazia. Nonostante qualcuno, durante la campagna elettorale, abbia provato con ogni mezzo a screditare Scalzo e le sue capacità, forse più per invidia personale che per esigenze politiche.

Catanzaro Giovane è orgogliosa di aver dato pubblicamente il suo appoggio alla candidatura di Salvatore Scalzo sin dal primo istante, pienamente cosciente che avere un sindaco giovane e capace come Salvatore Scalzo sarebbe stata l’opportunità migliore per una città che ha bisogno di correre per raggiungere il resto dell’Italia. Ecco perché Catanzaro Giovane rimarrà al fianco di Salvatore Scalzo, a supportare il suo progetto di cambiamento.

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento