Confcommercio: retromarcia del presidente Tassone sulla diffida

Il presidente Tassone ed i suoi fedeli avevano provato a ledere i diritti degli associati e a comprimere le prerogative di informazione e  di controllo che spettano ad ogni associato. Ed infatti, solo a seguito della richiesta di avere le copie (negate) di alcuni atti deliberativi, avanzata dal vicepresidente Michele Tallarico, si e’ scoperto che Tassone, con la sua risicata maggioranza, aveva adottato un illegittimo atto deliberativo con cui, in violazione dei diritti primari degli associati, aveva deciso di non consentire ai soci di avere copia degli atti della Confcommercio. A seguito di cio’, non potendo assistere passivamente a tale ulteriore prevaricazione, per il tramite dell’avvocato Francesco Pitaro, abbiamo diffidato il presidente Tassone a rispettare i diritti degli associati e a consegnare le copie chieste nonche’ a convocare la giunta per la revoca della detta illegittima e lesiva delibera. Il presidente Tassone, avendo colto la totale illegittimita’ del proprio atto negatorio, in esecuzione dell’atto di diffida  ha convocato la giunta che ha revocato la illegittima delibera. Si tratta, pertanto, di una ulteriore battaglia, di legalita’ e rispetto dei diritti, che abbiamo dovuto affrontare contro l’atteggiamento prevaricatore di Tassone che aveva deciso di impedire agli associati di essere informati dell’andamento dell’associazione e di esercitate il loro diritto-dovere di controllo. Tale ulteriore vicenda testimonia, purtroppo, lo stato di totale conflittualità’ che sussiste all’interno della Confcommercio in cui gli associati, per far valere i loro primari ed insopprimibili diritti, devono lottare, in ogni sede, contro gli atteggiamenti individualistici e ostruzionistici di Tassone.


Il Vice Presidente Michele  Tallarico, il Vice Presidente Vicario Salvatore Cittadino e i Componenti di 
Giunta della Confcommercio di Catanzaro : Carlo Miglio, Raffaele D' Ambra, 
Francesco Leonardo, Marco Nicotera, Pietro Falbo, Michele Raffaele.

Autore

Salvatore Ferragina

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