Partito Democratico:siamo ormai alla resa dei conti

L’analisi del voto, non senza una vena polemica, del Commisario cittadino Lino Silipo


“Le analisi dell’ultimo voto amministrativo pubblicate in questi giorni sui maggiori quotidiani locali appaiono più come il frutto di atteggiamenti poco disinteressati che non come il risultato di un attento esame dei dati oggettivi che tengano conto della storia del centro sinistra a Catanzaro negli ultimi quattro anni e mezzo, e del PD in particolare. Prima di addentrarmi nella valutazione dei numeri emersi dalle ultime consultazioni, vorrei che alcuni degli ”opinionisti’ dell’ultima ora, si confrontassero sui dati elettorali; magari facendolo non solo all’interno del PD ma anche con le altre coalizioni del centro sinistra, in occasione di un confronto pubblico, al quale far partecipare tutti gli elettori della stessa coalizione e ciò, al fine di dissipare dubbi circa le origini e le cause della sconfitta elettorale . Vorrei ricordare a chi in queste ore si esercita nell’azione di lapidazione dell’attuale gruppo dirigente del PD che quando si legge un libro è buona abitudine non iniziare dalla fine ma dal primo capitolo . Fuori dalla metafora, nell’esaminare l’esito del voto elettorale e, nello specifico il risultato del PD a Catanzaro, non è intellettualmente onesto sorvolare volutamente sulle condizioni in cui questo partito è stato lasciato agli attuali commissari all’indomani delle consultazioni regionali, alla fine del 2010 .

E’ bene ricordare che il PD in questi quattro anni è stato ”governato’ da soggetti che hanno avuto responsabilità pesanti nella gestione e nella organizzazione del partito; una gestione , tengo a puntualizzarlo, che ha lasciato a chi è succeduto in questi pochi mesi, pesanti fardelli per i quali non è l’attuale gestione straordinaria a dover rispondere ma che non possono essere omessi. Tesseramenti fasulli, circoli fantasmi e gestione allegra del partito costituiscono il quadro generale al quale si sono aggiunte fughe e trasformismi che il PD odierno, pur non avendo responsabilità alcuna, ha affrontato fino all’ultima ora della appena conclusa campagna elettorale. Mi chiedo ancora dove sono stati gli ”autorevoli dirigenti’ nel corso di questa campagna elettorale e, prima ancora, nella fase preliminare di individuazione del candidato a Sindaco per la coalizione del centro sinistra visto che alcuni di essi si sono esercitati ad delegittimare due autorevoli personaggi della società civile, del calibro del Prof. Valerio Donato e del Dr. Raffaele Salerno. Oggi alcuni ”ritornati dalle vacanze’, dopo essersi scientificamente rifiutati di dare un minimo di contributo nella costruzione della lista PD, non solo tentano di salire sul carro vincente di Salvatore Scalzo, da loro neanche minimamente sostenuto, ma provano ad esorcizzare, buttando fango sulle persone per bene, una realtà dei fatti che è sotto gli occhi di tutti: la fine di una classe politica famelica, carrierista, anche fino a poche ore del voto, e trasformista bocciata dagli elettori e nella quale hanno militato pienamente.

Quanto all’analisi del voto, prevedibile stante le disastrate condizioni di partenza del PD, ascrivibili esclusivamente per intero e senza sconti agli odierni improvvisati censori i quali tentano di rovesciare una verità inoppugnabile, il partito democratico della città assieme alla lista ”svolta democratica’, ”costola del PD’ raccoglie il 12,20% , dei voti che coincide esattamente con l’insieme del 5,68% e del 6,37% rispettivamente raggiunti dai Democratici di Sinistra e dalla Margherita nelle consultazioni amministrative del 2006, ovviamente oggi senza l’apporto di quelle forze che sono venute nel pd nel 2007 non per rimanervi ma per utilizzarli selvaggiamente. Appare strumentale e politicamente penoso che coloro i quali, hanno disertato e latitato nell’ultima campagna elettorale, oggi tentino miserabilmente di rifarsi una verginità politica che non potranno più avere senza considerare , tra l’altro che la candidatura Scalzo non ha la loro paternità né merita il loro strumentale giudizio, visto che il loro impegno si è solo limitato alla semplice demolizione. Si sappia comunque che indietro non si torna e che il nuovo PD partirà proprio dal giovane candidato sindaco e dai tantissimi volontari che lo hanno sostenuto ed incoraggiato e, conseguentemente, da quel progetto politico che in questi pochi mesi sono stati capaci di mettere in piedi assieme a tanti uomini e donne stanchi di una politica autoreferenziale; ai novelli improvvisati censori che sono pronunciati e a quelli che eventualmente continueranno nell’opera di killeraggio, ribadiamo quello che insieme a tutte le forze della coalizione abbiamo già affermato: per loro non c’è futuro politico.

Autore

Salvatore Ferragina

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