Il rinvio a giudizio di sette persone è stato chiesto stamani al gup dalla Procura di Catanzaro nell’inchiesta sull’utilizzo di cemento depotenziato per la realizzazione del tratto della linea ferroviaria Settingiano-Catanzaro Lido. Due imputati, Eugenio Sgromo, di 41 anni, di Curinga, amministratore legale della Euro Bitume, e Sebastiano Sgromo, di 44 anni, di Curinga, amministratore di fatto della Euro Bitume, hanno chiesto ed ottenuto il rito abbreviato e saranno processati il 29 giugno prossimo. La posizione di altri due imputati, Giancarlo Romani (50) e Aristodemo Busillo (40) di Salerno, è stata invece stralciata. Per gli altri sette l’udienza proseguira il 15 giugno davanti al gup Abigail Mellace. Secondo l’accusa, il cemento depotenziato sarebbe stato utilizzato per la realizzazione di alcuni piloni della linea ferroviaria sul fiume Corace, tanto che i tecnici della Procura e gli esperti delle Ferrovie dello Stato, lo scorso anno, avevano indicato una serie di limitazioni alla velocità ed al peso dei convogli per consentire il transito in sicurezza. Nell’inchiesta sono imputati gli imprenditori ed i direttori dei lavori accusati a vario titolo di frode nelle forniture, falso e attentato alla sicurezza dei trasporti. Si tratta di Salvatore Mazzei (54), di Lamezia Terme, amministratore di fatto della Cosma Costruzioni; Cesare Ammirato (62), di Catanzaro, amministratore legale della Impianti Due Mari; Francesco Caré (48), di Vibo, Francesco Ferdinando Crocetto (43), di Muro Lucano, Pasquale Petrocelli (36), di Lagonegro, e Filippo Salvadori (62), di Roma, rispettivamente direttori di cantiere, direttori dei lavori e direttori tecnici; Francisco Daniel Muratore (52), nato in Argentina ma residente in provincia di Vercelli. Nel procedimento penale le Ferrovie dello Stato sono parte lesa.
