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Striscione a Bergamo «Comprate il Catanzaro, vi prego»

Scritto da Redazione
Curioso fuori programma giallorosso ieri sera, allo stadio “Atleti azzurri d’Italia”

 

No, i veri tifosi non si arrendono ancora. E le provano tutte.

Ieri sera durante Albinoleffe – Reggina, posticipo della trentottesima giornata di Serie B, in Tribuna è comparso uno striscione sul quale si leggeva chiaramente «Comprate il Catanzaro, vi prego». Un’esortazione, una preghiera laica, un grido disperato dal profondo nord, a migliaia di chilomentri di distanza da un capoluogo invaso da candidati e galoppini in cerca di voti.

Non siamo riusciti a raggiungere l’autore dello striscione, ma attraverso le pagine di questo sito gli chiediamo di spiegarci le ragioni dell’ iniziativa scrivendoci all’indirizzo: redazione@uscatanzaro.net

In ogni caso, ciò che appare evidente è che Catanzaro, per la prima volta nella sua storia, perde la sua centralità nel rapporto con il Catanzaro. Da Mecca di ogni tifoso giallorosso diventa oggi l’ostacolo più grosso sulla strada della rinascita.

Una classe imprenditoriale priva di visione e incapace di associarsi, una classe politica da far rabbrividire, una tifoseria organizzata ormai in putrefazione ma ancora abilissima a dividersi su tutto.

Ecco cos’è oggi la Catanzaro giallorossa. Ci restano i gesti romantici e solitari dei tifosi veri, le foto piene di orgoglio dei giallorossi sparsi per il mondo. Nient’altro.

Mentre il tempo passa, insieme all’ultimo treno.

Red

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