Intervistiamo

CNC e Comitato per Scalzo: tanti dubbi sulla Scuola di Magistratura

Il Movimento Civico: assai deludente Alfano. E non solo…
Il Comitato per Scalzo Sindaco: perchè continuano a prendere in giro i cittadini a pochi giorni dal voto?

Catanzaro nel Cuore

La presenza del ministro Alfano a Catanzaro non è stata in linea con le aspettative della cittadinanza catanzarese e calabrese. Ci riferiamo ovviamente a ciò che ha dichiarato in merito alla Scuola Superiore della Magistratura, ovvero che si impegnerà a tutti i costi per evitare che alla nostra città venga sottratta la sede. Si tratta di una dichiarazione assai deludente, specie quando il guardasigilli avverte che non intende fomentare contrasti con Benevento. Ora, pur comprendendo (ma non giustificando) la demagogia che prevale sempre nel canovaccio di qualsiasi campagna elettorale, non possiamo non rilevare come il ministro della giustizia abbia palesemente lasciato intendere che se ci sarà una sede della Scuola a Catanzaro, ve ne sarà un’altra anche a Benevento. Ciò che suggellerebbe in modo vergognoso l’anomalia con cui la politica procede, senza pudore. Proprio ieri avevamo inviato una nostra sollecitazione nella quale – ricordando che Benevento non ha alcun titolo nella vicenda se non il fatto che l’allora guardasigilli Mastella (Ministro del Governo Prodi) entrò arrogantemente a gamba tesa per destinarla a sede meridionale della Scuola al posto della sede già prevista a Catanzaro – invitavamo la politica, e il ministro in modo particolare, a mettere la parola fine con chiarezza a questa storia. Abbiamo inoltre ricordato che una sentenza del TAR Lazio conferma la sede di Catanzaro. Perché allora bisogna mantenere il doppio gioco? Perché si insiste con la politica del contentino?

Il ministro Alfano non può salire sul palco dell’Auditorium per dirci banalmente che si impegnerà a tutti i costi onde evitare lo scippo, come se fosse l’ultima ruota del carro: ha pieni poteri per far partire oggi stesso la Scuola a Catanzaro quale unica sede del Mezzogiorno, ribadendo quanto indicato nel decreto interministeriale del 2006 e perciò escludendo Benevento in modo categorico giacché l’ipotetica sede sannita  è figlia di un abuso di potere del suo predecessore. O forse il Ministro Alfano ha già, di fatto, dato il suo assenso per l’apertura della Scuola di Magistratura di Benevento visto che nella città Sannita hanno già piazzato le targhe fuori la prevista sede e c’è già la lista dei professori bella e pronta esposta nei corridoi della locale università. Siamo delusi, quindi, dalle parole di Alfano, dal quale ci aspettavamo parole coerenti col ruolo che ricopre. Ma siamo anche mortificati perché la politica locale, di cui una buona parte ieri era presente all’auditorium Casalinuovo assieme al guardasigilli, avrebbe potuto mostrare uno scatto d’orgoglio per rappresentare dignitosamente le istanze del territorio, anziché dedicare un ammicco o un gesto ruffiano all’ospite di Governo.

Siamo sconfortati in quanto riteniamo che, in nome del bene comune, la politica e i politici dovrebbero ragionare con onestà intellettuale, individuando il contributo genuino che dovesse provenire da chicchessia. La nostra sollecitazione sulla Scuola di Magistratura, e tutto il nostro impegno profuso su questa battaglia, sono esclusivamente figli di un unico obiettivo: la crescita della città. Non siamo interessati a beghe fra partiti e schieramenti, non subiamo tensioni ideologiche, siamo distanti dai pruriti di potere, non siamo di destra, né di sinistra e – in questa tornata elettorale – siamo pure super partes non partecipando in alcun modo alla competizione per le amministrative. Perciò non vogliamo essere strumentalizzati. In tal senso ringraziamo il presidente della provincia Wanda Ferro che, proprio ieri davanti al ministro Alfano, non ha potuto fare a meno di citare “Catanzaronelcuore”  giacché il nostro movimento è stato e sarà protagonista nella vicenda della Scuola per magistrati. Tuttavia dobbiamo ribadire a Wanda Ferro che non esiste “una parte” di “Catanzaronelcuore” funzionale alla sinistra, o alla destra o a chicchessia: ignoriamo il motivo che la inducono in tale errore! “Catanzaronelcuore” è un movimento indipendente, con un’anima “unica”, orientato alla città, tant’è che lo stesso candidato a sindaco Traversa poche settimane fa si compiaceva del nostro spirito pubblico. Se diciamo qualcosa e se facciamo qualcosa, non avviene per essere funzionale alla destra o alla sinistra, ma lo facciamo solo per la nostra città. Abbiamo una logica differente dai canoni tradizionali della politica, i quali invece soggiacciono agli interessi di quel partito o di quel leader. E a proposito di destra, sinistra e candidati vari, ci permettiamo in assoluta umiltà di suggerire alla presidente Ferro di stare in guardia da eventuali cavalli di Troia, nel cui ventre navigano trasformisti e opportunisti. 

 

Comitato per Scalzo Sindaco

Sulla scuola di magistratura solo promesse inutili.

Il centro-destra non tiene in considerazione Catanzaro

Parlare dei problemi della città soltanto in campagna elettorale e utilizzare il tema della scuola di magistratura a pochi giorni dal voto, dimostra ancora una volta la superficialità di Michele Traversa e la scarsa – se non addirittura nulla – considerazione del centro-destra verso Catanzaro. Il dibattito politico sulla scuola di magistratura si è già chiuso da tempo. Esiste un decreto ministeriale di Roberto Castelli (governo Berlusconi) e un’ordinanza esecutiva del Tar del Lazio, datata giugno 2009, che assegna la scuola di magistratura al capoluogo di regione. L’obiettivo è stato raggiunto da tempo e non serve alcuna falsa promessa, recitata ad arte da Angelino Alfano. Quello stesso Angelino Alfano, ministro, evidentemente troppo impegnato nel disperato tentativo di difendere l’indifendibile Silvio Berlusconi con tutte quelle leggine salva-premier che hanno messo in imbarazzo l’Italia davanti al mondo, per occuparsi del delicato tema della giustizia italiana.

L’ordinanza del Tar – come già spiegato – è esecutiva. Per quale motivo allora il governo Berlusconi, lo stesso Traversa, l’amministrazione provinciale e quella regionale, tutti accomunati dall’appartenenza al centro-destra, non hanno mosso dito, negli ultimi 2 anni, per la nostra città?

Perché continuano a prendere in giro i cittadini, a pochi giorni dal voto, con l’assurda promessa di una doppia sede della scuola, a Benevento e Catanzaro, quando questa possibilità non è prevista nel nuovo ordinamento giudiziario?

Siamo, ahinoi, coscienti che le risposte a queste domande non arriveranno mai. E’ bene che anche i cittadini ne prendano coscienza.

 

Comitato elettorale Salvatore Scalzo


Autore

Salvatore Ferragina

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