Aggressione del 25 aprile a Catanzaro, 5 condanne e 6 assoluzioni

 

Cinque condanne e sei assoluzioni. E’ stata questa la sentenza emessa al processo a carico di undici catanzaresi accusati di aver fatto parte di una associazione per delinquere dedita a “commettere una serie indeterminata di delitti ai danni di esponenti di organismi politici e sociali propugnanti ideologie di sinistra o comunque contrarie a quelle, di estrema destra, propugnate dagli indagati”.

Il Tribunale ha accolto in parte la richiesta del Pm Gerardo Dominijanni pur discostandosi dalle sue richieste quanto all’entità delle pene.

Il Pubblico Ministero aveva richiesto  tre anni per Vincenzo Marino, due anni e sei mesi per Francesco Martino, due anni per Carmelo La Face e Massimiliano Cefalì e un anno per Antonio Alfieri.

I giudici hanno inflitto un anno e mezzo di reclusione a tutti e cinque, concedendo inoltre la sospensione condizionale della pena a Marino, Cefalì e Martino.

Il pm, infine, aveva chiesto l’assoluzione per i rimanenti reati contestati, e per l’associazione a delinquere in particolare, pur avendo sottolineato l’importanza che avrebbe avuto la trascrizione di ulteriori intercettazioni fin qui non utilizzate, che tuttavia sono state destinate alla distruzione a seguito dell’udienza stralcio davanti al gip quando furono selezionate quelle da salvare e periziare.

Sono usciti completamente assolti dal processo Savino Bagnato, Valerio Bagnato, Giuseppe Celi, Antonio Martino, Stefano Mellea, Gennaro Santillo, ma anche per i cinque condannati oggi il procedimento non dovrebbe riuscire a superare il secondo grado di giudizio, considerato che i reati loro contestati si prescriveranno ad ottobre, ed i giudici hanno chiesto già 90 giorni di tempo per il deposito delle motivazioni della sentenza.

Autore

Salvatore Ferragina

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