Sprechi sulla sanità: il Tar da ragione all’Asp Catanzaro

 

“Tutto quello che abbiamo fatto finora è in linea con il piano di rientro regionale, così come testimonia la recente sentenza del Tar”. Lo afferma il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro, Dott. Prof. Gerardo Mancuso, intervenendo in merito alla decisione del Tribunale amministrativo regionale, che ha rigettato la richiesta presentata dal Comune di Chiaravalle Centrale per sospendere il provvedimento di chiusura dell’ospedale “San Biagio” e l’atto di riorganizzazione funzionale dell’Asp.  “Alcuni sindaci, così come alcuni sindacati – dice ancora Mancuso – hanno criticato la chiusura e la riconversione degli ospedali interessati dall’azione di risanamento che abbiamo effettuato, anche attraverso l’atto di riorganizzazione funzionale che ha determinato la soppressione di 155 strutture e il conseguente snellimento delle attività. A distanza di tempo la giustizia amministrativa ci ha dato ragione: il Tar ha infatti rigettato l’istanza di sospensiva, presentata dal Comune di Chiaravalle Centrale, relativa ad atti ritenuti illegittimi in quanto non sarebbero state seguite una serie di procedure, come ascoltare preventivamente la Conferenza dei sindaci o formalizzare ai sindacati l’atto funzionale. I giudici amministrativi hanno invece ritenuto e valutato nel merito che il nostro atto aziendale è legittimo, essendo in sintonia con l’azione di riorganizzazione che porterà alla riduzione della spesa sanitaria. I giudici si sono espressi in maniera chiara e inequivocabile e questo attesta che tutto quello che stiamo facendo non solo è legittimo ma testimonia il buon operato dell’Asp che va nella direzione di ridurre gli sprechi e migliorare i servizi”.
“Gli atti finora prodotti da questa Azienda sanitaria – ha proseguito il commissario Mancuso – sono atti legittimati non solo dal Piano di rientro e dal Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti, che li segue quotidianamente, ma anche dall’autorità giudiziaria che ha rigettato ricorsi come quello proposto dal Comune di Chiaravalle Centrale. Questo sottolinea ancora una volta la bontà del lavoro che stiamo portando avanti, volto non solo alla riduzione della spesa ma anche alla riorganizzazione aziendale. Stiamo infatti accorpando servizi, nominando i vertici delle strutture sanitarie, unificando attività fino ad oggi rimaste doppioni dopo l’accorpamento dell’ex As7 di Catanzaro e l’ex Asl 6 di Lamezia Terme. Così come abbiamo internalizzato delle attività che prima erano esternalizzate, come la disinfestazione, e questo produrrà un notevole risparmio per l’Azienda. Tutte le azioni hanno già prodotto una notevole riduzione della spesa, ma anche una serie di risultati che vengono letti al Tavolo Massicci come risultati molto apprezzabili, tanto che l’Asp di Catanzaro è indicata come l’Azienda più performante di tutte le regioni interessate dal Piano di rientro. Ieri, nell’assessorato regionale alla Salute, ho partecipato a una riunione alla quale hanno preso parte tutti i commissari delle Aziende sanitarie calabresi, nel corso della quale sono stati presentati gli atti emanati da ogni Asp, in particolare per quanto riguarda il controllo della spesa con i privati. Gli atti dell’Asp di Catanzaro hanno prodotto un’affidabilità del 99,5%, che è un dato straordinario perché la legge dice che bisogna essere al di sopra del 70%, noi invece siamo andati ben oltre e questo dimostra il nostro buon operato. Arriverà anche il momento che la gente potrà percepire questo miglioramento che stiamo realizzando, come ad esempio con la riduzione delle liste d’attesa. Abbiamo infatti ottenuto le proroghe per le assunzioni, e questo significa che a Lamezia arriveremo a una riduzione delle liste d’attesa entro fine anno per la cardiologia e la radiologia, che sono le unità operative con i maggiori problemi. Così come abbiamo implementato l’odontoiatria, e siamo stati gli unici a farlo in Calabria, in tal modo dal prossimo anno le persone che non possono accedere alle cure odontoiatriche potranno venire in ospedale a Lamezia e curarsi pagando solo il ticket. Per l’odontoiatria abbiamo inoltre chiesto alla Regione un investimento 400mila euro per poter effettuare anche le protesi. Tutto ciò va in direzione del miglioramento dei servizi: questi sono fatti concreti e non parole”.

Autore

Salvatore Ferragina

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