Felice Sità replica a docenti e personale Ata dell’I.C.Materdomini

Il presidente della 1° circoscrizione con una nota,  il 28 marzo aveva denunciato disagi all’interno dell’Istituto scolastico. La nota di Sità del 28 marzo

 

La nota apparsa sulla stampa, firmata da sedicenti docenti nonché dal personale Ata dell’I.C. Mater Domini, m’induce non solo a doverose precisazioni ma anche a conseguenti riflessioni. Preciso che lo stato di disagio che si vive nell’Istituto, da me descritto in una nota trasmessa agli Uffici Scolastici Provinciale e Regionale, nella mia qualità di Presidente di Circoscrizione, altro non è che la risultante di testimonianze riportate da genitori, personale docente e Ata e di vicende che hanno visto coinvolta anche la stessa Circoscrizione. Preciso, altresì , che causa dello stato di disagio viene da me indicata esclusivamente la Dirigente poiché, la stessa, appare utilizzare una condotta ai limiti dei regolamenti che non consente la naturale dialettica all’interno della scuola e tra questa ed i genitori e le istituzioni nel rispetto delle parti e nel supremo interesse degli alunni . A questo punto mi chiedo: che c’azzecca la replica, sembrerebbe di un gruppo molto sparuto d’insegnanti, sottoscritta unicamente da qualche operatore a cui è stata estorta la firma? Tra l’altro, gli estensori della replica, che non entrano nel merito delle questioni da me poste ma mettono in mostra le offerte formative dell’Istituto che, tra l’altro,  avrebbero tanto bisogno di essere poste a verifica, non costituiscono la presunta parte lesa? Perché fanno una difesa d’ufficio ad una Dirigente che avrebbe nei loro confronti atteggiamenti dispotici, offensivi e non rispettosi della loro dignità? Mi chiedo: questo loro comportamento, che apparirebbe da cortigiane adulatrici, è per caso un modo per difendere e preservare dei privilegi consolidati a danno di tutte le altre colleghe?  Queste ultime tra l’altro si chiedono: gli incentivi distribuiti nell’anno 2010 da quali calcoli, da quali valutazioni sono scaturiti? Quali le motivazioni di corresponsioni fuori dalla norma a qualche docente e personale Ata? Perché si terrebbe  in vita una convenzione di manutenzione della sala multimediale perennemente non funzionante del tutto o in parte? Qual’ è la strategia che muove un costante ed ostinato tentativo di convincimento degli ignari genitori a non iscrivere i propri figli, per l’anno scolastico 2011/2012, nella prima classe del Plesso S. Antonio? Perché vietare la messa in scena di recite all’interno di alcune scuole, tanto utili per  rendere armonico il rapporto tra corpo, voce e mente nella relazione con gli altri, se stesso e la propria creatività interpretativa,  con la scusa dell’inagibilità della scuola e poi portare compagnie esterne facendo pagare, per l’entrata, un tiket di sette euro alle famiglie? Perché far pervenire una circolare alle insegnanti, lesiva della loro dignità, nella quale si raccomanda un abbigliamento consono al proprio ruolo, senza un giustificato motivo e, qualora ci fosse stato, perché non procedere ad un richiamo singolo? Perché offenderle ripetutamente nei caotici Consigli d’Istituto? Ritengo che, tra le cose riportate nella precedente nota nonché nella presente, ci siano tutti gli elementi per individuare uno stato di malessere in questa scuola aggravato dall’inquietante silenzio della componente genitori che compone il Consiglio d’Istituto. Mi chiedo: perché, nonostante siano a conoscenza di fatti e misfatti non assolvano al compito per cui sono stati eletti? Ebbene, mi sento di lanciare un altro s.o.s. all’U.S.R. già allertato dal sottoscritto. Banalizzare, dare poca importanza allo stato di disagio che si vive nell’I.C. Mater Domini da parte di alunni, genitori, personale docente e non, di cui io mi sono fatto portavoce, sarebbe un grave errore a tal punto da produrre danni non solo alla scuola ma anche all’intero territorio.  Pertanto, ritengo necessario intraprendere sin da subito ogni azione di verifica, predisponendo gli accertamenti del caso nel supremo interesse dell’Istituzione scuola ma, soprattutto, degli alunni. 


Autore

Salvatore Ferragina

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