L'emigrante

Immaturi

Se togliamo i dvd l’home theater e la pay per view, il cinema ce lo facciamo da soli
E’ ancora vivo il ricordo di quello strano prenditore, il friulano per intenderci, che aveva preso a cuore le sorti del derelitto effeci. Scetticismi a parte, segretamente in molti si auspicavano che fosse “la volta buona” e invece è andata come al solito. L’emigrante non ci ride certo sopra, ma vivendo fuori si rende conto che da altre parti le cose non si fanno solo a chiacchiere. Sul Catanzaro si è speso un fiume di parole e dopo sono arrivate le lacrime. Come se giocare coi sentimenti fosse la solita frase fatta. Se i tifosi stanno male non è mica una roba da poco, bisogna rendersi conto del danno che si è prodotto. E non trattiamola come una questione marginale solo perchè è uno sport. Il calcio muove soldi, a Catanzaro i soldi sono spariti prima ancora di essersi mossi. Soldi privati e soldi pubblici, a testimonianza del fatto che l’argomento ha coinvolto tutti per l’importanza che riveste. Ma la superficialità degli ultimi anni, unita a qualche magheggio e alle solite defezioni da marinaio, è stata il nostro tsunami. Non siamo noi ad essere pretestuosi, siete voi che non avete risolto un fico secco.

Ma noi e voi chi? Beh tutti. Noi cittadini e voi politici, voi tifosi e noi presidenti, noi imprenditori e voi sanguisughe, noi soci e voi figli dei soci, voi assegni postdatati e noi haju tri milioni nta sacca, noi emigranti e voi residenti, noi veri scienziati e voi finti laureati. Cosa c’entrano i finti laureati? Comu non u sapisti ca c’annullaru a laurea a na trentina ‘e persuni?. Si e allora? Mò moò nesciu u film “immaturi”, se ci pensavano prima potevano fare gli attori… mò è tardi. Mò non fhannu nè l’attori nè i dottori. E’ sempre una questione di tempistica e la regola vuole che bisogna essere almeno puntuali. Arrivi un attimo dopo ed hai perso una buona occasione, Noi e voi siamo arrivati molto dopo e abbiamo perso il calcio. I tifosi hanno perso una squadra, i cittadini hanno perso i soldi dell’indotto, i politici hanno perso l’opportunità di amministrare una città con un problema in meno, gli imprenditori hanno perso diverse opportunità di investimento. E’ tutto fermo, nell’immobilismo più totale come se questa calma piatta stesse bene a noi e a voi.

Qualcuno starà facendo qualcosa? No! Ci sono le elezioni, programmi politici e banchetti. Bisogna aspettare perchè dalla politica devono arrivare i primi segnali di rinascita della città e conseguentemente si potrà tornare a parlare di calcio. Ppè mmò ni tocca na terza categoria o al massimo n’atra c2 infame. Se qualcuno pensa che la C2 sia il baratro, beh allora è il caso di guardare cos’è la serie D o quello che viene dopo. D’altronde non è il momento di parlare di serie C1 o addirittura di serie B. Stiamo attraversando una delle fasi più nere della nostra storia e dobbiamo confidare nella provvidenza, perchè dei politici non abbiamo fiducia e degli imprenditori anche meno. Questo è quanto.
Noi e voi siamo immaturi per progetti di ampio respiro. Siamo impreparati per lanciare una sfida seria in termini di competitività. Non riusciamo a competere con gli altri capoluoghi di provincia meridionali perchè non abbiamo la necessaria forza economica, oltre che politica e sociale. Quella vecchia leadership di capoluogo di regione e di squadra di calcio blasonata non ci appartiene più, ma non ci è stata strappata… ce ne siamo privati da soli. Immaturi appunto, come il film da poco nelle sale. Solo che siamo arrivati troppo tardi e non diventeremo star del cinema.

Com’è ca ogni vota simu bravi ma elencamu problemi e poi non troviamo mai na soluzione? Giusto! Ci vogliono soluzioni, servono idee e se partono dai cittadini/tifosi allora forse si riesce a dare un segnale forte. Vediamo un pò… abbiamo detto che la città vive nell’immobilismo più totale. Ma allora perchè non fermiamo la città per un’ora? Sessanta minuti tutti fermi. Si sceglie un giorno, si fissa un orario preciso e quando scatta l’ora X ci fermiamo tutti. Fermiamo le nostre auto in strada, ci fermiamo se siamo a piedi, si fermano gli infermieri, i docenti, gli alunni, i negozianti, gli impiegati e gli operari. Si ferma l’intera città. Sullo stretto ci furono i moti perchè gli avevano tolto qualcosa. Sull’istmo ci hanno tolto quasi tutto… sarà arrivato il momento di far qualcosa oppure preferiamo aspettare? E se non siamo nemmeno capaci di far qualcosa stando fermi allora che ci stiamo a fare in questa città? Naaaa, comu ti venanu certe idee. Eh già, va a finire che anche questa volta arriveremo un attimo dopo e perderemo l’ennesima buona occasione. Tutte le idee sono buone …è a capu dei genti ca non è bona.

Davide Greco

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Davide Greco

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