Intervistiamo

Inchiesta su morte sospetta al “Pugliese Ciaccio”

 

L’elettrocardiogramma riferiva un “infarto acuto precoce”, ma i sanitari del pronto soccorso dell’ospedale “Pugliese” di Catanzaro lo hanno mandato a casa con una prognosi di sette giorni. Ma proprio nella sua abitazione, Piero Procopio, 46 anni, di Catanzaro, e’ morto mentre si trovava adagiato sul suo letto. Il caso e’ stato riportato oggi dal “Quotidiano della Calabria” che ha anche evidenziato come i familiari dell’uomo, che lavorava come panettiere in un centro della provincia,hanno presentato una denuncia alla Procura della Repubblica.

A insospettire i congiunti, il fatto che il referto con cui l’uomo veniva dimesso dall’ospedale, evidenziava l’ infarto in corso. Tra l’altro, l’uomo era giunto nel nosocomio dopo una caduta sul lavoro, ma aveva avuto il codice bianco, quindi senza alcun pericolo o problema grave per la salute. Dal pronto soccorso, però, l’uomo e’ stato dimesso dopo qualche controllo e nonostante le anomalie. Saranno ora le indagini a verificare se si possa essere trattato dell’ennesimo caso di malasanità.

“Faremo le verifiche necessarie, ma quanto denunciato è davvero molto grave. I risultati dell’elettrocardiogramma non sono stati letti o, peggio, sono stati ignorati, provocando la morte di un uomo di 46 anni che aveva chiaramente un infarto in corso. I carabinieri del Nas in servizio presso la Commissione d’inchiesta avvieranno una istruttoria per far luce su quanto accaduto”. Così Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, dopo la morte di un uomo a Catanzaro, dimesso dal pronto soccorso dell’ospedale ‘Pugliese’ nonostante, secondo i parenti, l’elettrocardiogramma attestasse un infarto in corso. “Verificheremo anche l’appropriatezza dell’assistenza sul territorio – continua Marino – la disponibilità ventiquattr’ore su ventiquattro delle strutture di emodinamica della zona è strategica dato il carattere di estrema rapidità ed emergenza degli interventi necessari in caso di patologie cardiovascolari”.

Autore

Salvatore Ferragina

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