Il botta e risposta Ventura vs Tallini

Ventura:

‘Ho avvertito un profondo scoramento nel leggere la nota stampa dell’Assessore regionale e Consigliere comunale, Domenico Tallini. In verità non è la prima volta che mi succede. Soffro molto, per il rispetto che ho delle istituzioni, e delle persone che le rappresentano, quando, chi svolge ruoli di rilievo, sì lascia andare in apprezzamenti e affermazioni del tutto desolanti’. Così scrive l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Catanzaro, Sabatino Nicola Ventura. ”L’on. Olivo è persona che ha goduto e gode di stima vera da parte dei suoi concittadini e all’interno delle istituzioni. Il partito di appartenenza, la coalizione di centro-sinistra, sono orgogliosi e onorati di averlo avuto Presidente della Regione, Sottosegretario di Stato, Parlamentare e oggi, ottimo, sindaco della città -prosegue la nota -. Non può essere consentito a nessuno, tanto meno anche a Tallini, definire ”peso morto’ una personalità delle qualità e della moralità dell’On. Rosario Olivo. E’ un modo barbaro, incivile di confronto politico, che deve essere denunciato. Tallini ha il dovere, altrimenti è omissivo anche rispetto alle funzioni che lo obbligano al controllo e alla verifica, di denunciare, alle autorità competenti, quanto dichiara. Riprendo cosa ha scritto ”…non una sola parola è stata spesa per difendere l’attuale primo cittadino dai circostanziati e documentabili rilievi che gli ho mosso’. ”Evidentemente, il centro-sinistra tenta di stendere un velo pietoso su questioni molto imbarazzanti per Olivo e la sua Giunta…’. Se Tallini è a conoscenza che Olivo e la sua Giunta si sono rese responsabili di attività che devono essere denunciate e perseguite, deve essere conseguente. E’ suo preciso dovere. Io, dico a Tallini che il Sindaco Olivo e la sua Giunta, per come provato in anni d’impegno, hanno sempre difeso Catanzaro. E i circa cinque anni di amministrazione Olivo sono caratterizzati dalla totale e assoluta trasparenza e correttezza amministrativa. I veri nemici della città come si è ravvisato in qualunque atto diretto a migliorare e a potenziare lo sviluppo di Catanzaro sono stati gli esponenti del centro-destra nei vari livelli di governo che hanno assolto e che assolvono tuttora’.

Tallini:

L’assessore Nicola Ventura è come il soldato giapponese Onoda che solo dopo 29 anni scoprì che la guerra mondiale era finita. Parla a nome della Giunta, ma non si accorge che la Giunta non c’è più. Il vicesindaco e altri due assessori si candidano con Loiero, un quarto assessore avrebbe già firmato l’accettazione di candidatura per una lista pro Traversa, altri assessori avrebbero preso le distanze. Sull’isoletta delle Filippine ci sono rimasti solo lui e il sindaco Olivo.

Una giunta senza assessori e senza maggioranza, patetico simbolo del degrado della città, sonoramente bocciata da tutti i sondaggi. Solo un catanzarese su dieci è soddisfatto dell’operato della Giunta Olivo. Il centrosinistra, nel disperato tentativo di recuperare qualche voto, ha candidato un giovane della sinistra antagonista che non perde occasione per prendere le distanze dai suoi imbarazzanti compagni di viaggio. E’ proprio il candidato della sinistra a ripetere continuamente che “bisogna cambiare” e che “cambiare è possibile” ed il riferimento non può che essere ad una Giunta clientelare che ha utilizzato per cinque anni il suo potere solo per fare favori a parenti ed amici. Si è ben guardato il candidato della sinistra a parlare di “continuità” dell’esperienza Olivo. Ventura avrebbe fatto meglio a “richiamare” il suo candidato, consigliandolo di essere più cauto quando parla di “clientele”.

Non c’è bisogno di rivolgersi alla magistratura per segnalare eventuali abusi compiuti in questi anni dalla “trasparente” giunta Olivo, visto che la Guardia di Finanza sta già indagando su concorsi, promozioni, affidamento di servizi sociali, sul modo come gli sfollati di Janò sono stati dirottati in un albergo cittadino.

Le altre questioni da me sollevate – e sono tutte documentate – riguardano l’opportunità politica di favorire parenti e amici. Sfido l’assessore Ventura a dichiarare pubblicamente che nessun parente del sindaco figura tra le figure di spicco nominate al Comune o nelle società partecipate, che nessun contratto è stato recentemente rinnovato, che nessuna consulenza a parenti o amici è stata affidata al Comune e nei collegi dei revisori delle partecipate, che non esiste alcun conflitto di interessi tra un assessore-imprenditore e il Comune e alcune società partecipate. Attendo con pazienza e serenità che arrivi questa pubblica dichiarazione.

Autore

Salvatore Ferragina

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