Intervistiamo

L’intervento del promoter Senese in merito alla polemica sul Gran Teatro Le Fontane

Alla luce dell’esito degli ultimi eventi, credo opportuno e doveroso un momento di riflessione sul GranTeatro Le Fontane e sulla sua importanza per il territorio calabrese e catanzarese nello specifico. A prescindere dalle incresciose polemiche sorte insieme a questa imponente tensostruttura, peraltro evitabili in tutto e per tutto oltre che inutili, l’allestimento del GranTeatro è stata una novità, qualcosa di insolito, accolto con le consuete diffidenze destinate a ciò che non si conosce. In realtà in quasi tutti i maggiori centri d’Italia esistono siffatte strutture, proprio per compensare quella carenza, di cui soffre anche la Calabria, di siti ampi abbastanza per ospitare grandi eventi, che in altri edifici difficilmente potrebbero essere realizzati. E’ per questo che il GranTeatro può perfettamente convivere con altre realtà cittadine e non solo: il fine della struttura è di permettere anche durante il periodo invernale a questo territorio la possibilità di godere di quegli spettacoli maestosi, per costi e allestimenti, che richiedono ampi spazi ed altrettanti parterre – proprio per compensarne le eccessive spese -, non esistendo un altro posto simile. Ed è per questo che nella fattispecie, strutture come il Politeama, ad esempio, che potrebbero in qualche modo entrare in diretta concorrenza con il GranTeatro non hanno nulla da temere: il teatro massimo di Catanzaro è e rimane la casa della cultura della città e della regione. Ma spettacoli che richiedono qualche migliaia di spettatori non possono esservi ospitati per ovvie questioni logistiche, oltre che di capienza. Il GranTeatro Le Fontane, che sì, per grandezza è insieme ai suoi omologhi di Padova e Roma unico in Italia, ha saputo così ritagliarsi uno spazio tutto suo, andando a colmare questa lacuna strutturale, e diventando un punto di riferimento per tutti i calabresi – ma anche per le regioni vicine -, in materia di grandi spettacoli dal vivo. In meno di due anni dalla sua realizzazione, il GranTeatro ha potuto ospitare grossi concerti, a partire dalla sua apertura, a dicembre 2009 con Francesco De Gregori, e poi a seguire, sul suo palco si sono succeduti Massimo Ranieri, Enrico Brignano, Renzo Arbore e la sua Orchestra Italiana, Fiorella Mannoia, Francesco Renga, Mario Biondi, il Concerto di Natale 2010 con un cast invidiabile a partire da Nicola Piovani, passando per Marco Carta, Luisa Corna, Cheryl Nickerson, i Sonohra. Tutti eventi organizzati a totale rischio della Esse Emme Musica, senza alcun contributo pubblico. Ed adesso si appresta ad ospitare il concerto di Gianluca Grignani e quello dei Pooh, entrambi in esclusiva regionale, e l’ultimo imperdibile show di Giorgio Panariello. Se non ci fosse stato il GranTeatro, quasi tutti questi eventi, probabilmente, non li avremmo mai visti dalle nostre parti! 

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento