Rassegna stampa

A Giulianova per Pastore sarà Derby

da Il Quotidiano

CATANZARO ­ Un vero e proprio derby. Questo sarà per Ivano Pastore il posticipo di lunedì prossimo contro il Giulianova. Il difensore centrale dovrà confrontarsi con il proprio passato: «A parte il Catanzaro, il Giulianova è stata la squadra più importante dove ho giocato. Anche per l’attaccamento che mi ha legato al pubblico e alla società. Non sarà una partita come le altre».
Lo stesso giocatore giallorosso ripercorre i momenti salienti della sua permanenza nella squadra abruzzese: «Ho trascorso tre anni a Giulianova. Sono stato benissimo lì, sia con i tifosi, sia con la società. Sono rimasto in buoni rapporti con il presidente. Poi, si è incrinato qualcosa. Una specie di calvario».
Vicende di vita vissuta, che lo accomunano al suo attuale compagno di squadra, Fabrizio Ferrigno. Entrambi i giocatori sono stati capitani del Giulianova. «C’è un aspetto che ci lega tutti e due ­ ammette Pastore ­. Qualcosa che teniamo per noi stessi. Cinque anni fa arrivai al Giulianova a inizio stagione, Fabrizio, invece, a novembre. Quell’anno (1998-’99, ndr) disputammo i play off, ma senza successo. Poi lui tornò a Padova, mentre io rimasi. Dopo un anno a Padova, appunto, Fabrizio tornò. Il terzo anno lì, che poi fu anche l’ultimo per me, io ero ancora il capitano della squadra. Poi sono andato via perché si creò una situazione particolare. Io sarei voluto rimanere, anche l’allenatore Buffoni mi chiese di restare. La società, però, chiese tempo perché avrebbe dovuto liberarsi di alcuni contratti. Io ho aspettato fino alla chiusura del mercato, ma la situazione non si sbloccò. Andai, quindi, al Taranto da svincolato. Una scelta che si rivelò azzeccata, visto che la società non risolse quei contrattempi fino a fine stagione».
Un altro dato lega i due giocatori ex Giulianova: nella loro ultima stagione in Abruzzo ­ 2000/2001 Pastore e 2001/2002 Ferrigno ­ collezionarono lo stesso numero di presenze (20), segnando entrambi due reti.
Il difensore nato a Bari il 2 dicembre del ’70 non nasconde la voglia di far bene lunedì prossimo: «Andremo lì per vincere. Tutti ci teniamo a fare bene, è un posticipo in diretta televisiva. Anzi già immagino che la curva riservata ai tifosi ospiti sarà piena. Anche i nostri supporter avranno voglia di dimostrare quanto valgono in televisione. Giulianova non è lontana da Roma e Firenze, città dove ci sono un bel po’ di tifosi giallorossi. E’ la prima volta che affronto il Giulianova da avversario, quando ero a Taranto ero infortunato nell’occasione. E’ un campo piccolo, ma molto caldo. Gli spettatori sono molto vicini al campo. Sono al massimo in quattromila allo stadio, ma si fanno sentire. Certo non è possibile paragonarli alla quantità di persone che viene a vederci al Ceravolo».
Pastore e Giulianova, un rapporto intenso. Il difensore dichiara di non aver pensato all’eventualità di una rete con la maglia giallorossa in uno stadio che è stato il suo, per tre lunghi anni. «Non so se esulterei se dovessi fare gol ­ afferma Pastore, dopo qualche attimo di riflessione ­. Ora, mi viene da dire no. Non so, però, come reagirei in campo. I fischi? Sì, c’è il rischio che il pubblico locale non mi accolga con applausi ma coi fischi».
Il Catanzaro è reduce da una vittoria che è valsa la piazza d’onore solitaria del girone. Certo, la Fermana non si è lasciata apprezzare come una temibile concorrente, ma i padroni di casa hanno mostrato una buona organizzazione di gioco. Per tutti i novanta minuti, Corona e compagni hanno mantenuto il controllo della gara, senza dare vita a cali di tensione come nelle scorse giornate di campionato. «Con la Fermana ­ sentenzia compiaciuto Pastore ­ abbiamo giocato forse la migliore gara dall’inizio dell’anno. Il mister ci ha fatto i complimenti. Quando in campo si sta stretti e corti, come abbiamo fatto noi domenica, si gioca bene».
Intanto, ieri pomeriggio l’intero organico a disposizione dell’allenatore Piero Braglia ha cominciato la preparazione in vista della trasferta abruzzese. I giocatori hanno goduto di una giornata in più di riposo per via del posticipo a lunedì del match col Giulianova. Il tecnico toscano ha fatto svolgere una partitella a ranghi misti.

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Redazione

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