Archiviata l’inchiesta sul porto di Catanzaro

Si e’ conclusa con una richiesta di archiviazione nei confronti di dodici indagati l’inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro relativa ad ipotesi di truffa e frode nelle pubbliche forniture in riferimento alla costruzione del porto in localita’ Casciolino, nel quartiere marinaro del capoluogo di regione. Nel corso dell’indagine, il sostituto procuratore Gerardo Dominijanni, titolare delle indagini condotte dalla Guardia di finanza, nel gennaio 2010 aveva emesso undici avvisi di garanzia nei confronti di diversi soggetti che, nel corso degli anni, si sono a vario titolo susseguiti nel cantiere. I destinatari degli avvisi erano: Salvatore Mazzei, 54 anni, di Lamezia Terme; il figlio di quest’ultimo, Armando Mazzei, 34 anni, di Lamezia Terme; Antonio Ruberto, 72 anni, di Lamezia Terme; Giampaolo Papa, 64 anni, di Roma; Alberto Galeazzo, 65 anni; Domenico Epifani, 44 anni, di Badolato (Catanzaro); Gesuzza Bianco, 51 anni, di Catanzaro; ed inoltre le ditte “Mazzei Geometra Armando srl”, “Cosma Costruzioni srl”, “Casciolino Scarl”, “Ira Costruzioni Generali”. L’inchiesta ha preso le mosse dalla denuncia di un imprenditore che, circa due anni fa, ha fatto precise segnalazioni sulla presunta inadeguatezza dei materiali forniti dalla ditta Mazzei, chei sarebbero stati di qualita’ inferiore rispetto a quella prevista e necessaria per realizzare l’opera. Lo stesso Mazzei, componente dell’Associazione temporanea di imprese che stava procedendo alla costruzione del porto, in precedenza aveva sporto querela contro la “Ira Costruzioni”, allora capofila dell’Ati, per il mancato pagamento di circa un milione di euro per le forniture effettuate, nonostante l’erogazione delle somme dovute dal ministero delle Infrastrutture. Questa prima denuncia non ha poi avuto sviluppi giudiziari, mentre la seconda, presentata a carico di Mazzei, ha portato all’apertura del fascicolo da parte del sostituto procuratore Dominijanni. Nell’ambito delle indagini il pm aveva disposto l’effettuazione di accertamenti tecnici per verificare la qualita’ dei materiali utilizzati fin qui, affidata il 25 gennaio 2010 al professor Alberto Lamberti, docente di Idraulica presso la Facolta’ di Ingegneria dell’Universita’ di Bologna. Proprio sulla base della consulenza, da cui e’ emersa la regolarita’ dei materiali finiti sotto la lente degli investigatori, l’ufficio del pubblico ministero ha concluso chiedendo al giudice per le indagini preliminari l’archiviazione del procedimento. (AGI) 

Autore

Salvatore Ferragina

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