Rassegna stampa

Rassegna stampa di martedi 7 gennaio

Alfieri resta a Catanzaro. Prolungato il suo contratto. Milone verrà ceduto al Martina (per cinquanta milioni di vecchie lire?).

IL QUOTIDIANO

Il centrocampista, dopo un incontro con Cavallaro, cambia idea: la
dirigenza lo considera incedibile
Alfieri ci ripensa: «Resto al Catanzaro»
Il presidente, intanto, stringe per l’attaccante: già disponibile domenica?

CATANZARO ­ Cambio di rotta, Mario Alfieri potrebbe rimanere a Catanzaro.
Questo è quanto si evince dalle parole delle due parti (il giocatore
e Cavallaro), incontratesi domenica nel dopo-partita. Un colloquio durato un’ora
e mezza, ma che non ha dissipato tutte le perplessità del regista di
centrocampo. L’impressione è che due volontà nette, distinte si
siano trovate l’una contrapposta all’altra.
La dirigenza spalleggiata, o meglio, pressata da Dellisanti, lo ritiene incedibile.
Il giocatore, invece, ha sempre fatto sapere pubblicamente di non gradire l’evolversi
della situazione societaria. Domani, se Alfieri dovesse mostrarsi irremovibile
dalle sue posizioni, la società chiederà tempo per trovare un
suo sostituto e lo lascerebbe partire. A chi gioverebbe trattenere una persona
contro il suo volere?
Queste le parole del giocatore: «Dopo aver parlato con Cavallaro, posso
affermare che c’è in me la volontà di rimanere. Stiamo ancora
discutendo, per trovare un accordo. La cosa più importante di cui ho
bisogno è di avere alle spalle una società seria e stabile, vicina
ai problemi della squadra. Proprio quello che è mancato nei mesi scorsi.
Avere questo sarebbe il massimo dal mio punto di vista. Sicuramente domani (oggi,
ndr) si risolverà tutto».
Ancora una volta, il presidente e l’ex atleta del Cosenza si vedranno (in giornata)
per riuscire a trovare il bandolo della matassa. Alfieri confessa: «Un
mese fa ero davvero convinto di lasciare i miei compagni, un periodo che ha
coinciso con delle prestazioni in campo negative. Ora se proprio dovessi puntare
100 lire sulla mia permanenza o sul trasferimento, sceglierei la prima opzione».

Dal canto suo, Cavallaro vuole mettere in chiaro un concetto: «La società
ha sempre creduto in Alfieri, anche quando questi era contestato da parte del
pubblico. Non ho mai detto che era in partenza, l’ho ritenuto fondamentale in
ogni istante. Lui ha già le idee chiare, stiamo lavorando per fargli
capire che nel Catanzaro riscuote la fiducia di tutti. La verità è
che tutti i giocatori stanno vivendo la situazione del cambio societario in
un certo modo, lui, però, essendo caratterialmente più sensibile
degli altri, ha preferito aprirsi e rivelare la sua inquietudine. I toni del
colloquio tenutosi dopo la gara con l’Acireale sono stati serenissimi. Certo
che se il Chievo avesse intenzione di offrire 2 miliardi di lire non potremmo
rispondere piccheŠ»
Il discorso, intanto, scivola via sulle altre questioni di mercato: «In
questa settimana arriverà una punta capace di risolvere i nostri problemi.
Tra i papabili, Dellisanti deciderà, su basi tecniche, chi praticamente
vestirà la maglia giallorossa. Il mercato di C2 è economicamente
livellato verso il basso. Povero, direi. I movimenti che si registrano sono
tutti a costo zero, l’unico onere è l’ingaggio. Ma questo non sarà
un ostacolo per il Catanzaro. Ripeto c’è una rosa di giocatori, che hanno
dato la disponibilità di trasferirsi qui, stilata a suo tempo dall’allenatore.
Lui deciderà, prendendosi tutte le responsabilità di questa sua
scelta. Rientra fra i miei piani l’acquisto di due attaccanti, anche se a causa
dei tempi tecnici, con tutta probabilità questa settimana giungerà
un solo elemento».
Il proposito del sodalizio giallorosso è di depositare entro domani tutta
la documentazione necessaria in Lega. Ciò permetterebbe a Dellisanti
di avere tra i disponibili la nuova punta, nella prossima trasferta con la Palmese.
In pole position Nunzio Falco di proprietà del Giugliano, a serguire
Verolino, Di Domenico e Lugnan.
Enrico Foresta


GAZZETTA DELLO SPORT

CATANZARO – L’epifania non ha portato annunci ufficiali, ma solo
la sostanziale conferma dell’arrivo del solo Falco. Per tutta la giornata
di ieri, il procuratore del giocatore ha rincorso il presidente del Giugliano,
per ottenere la pur promessa autorizzazione. Domenica Falco ha segnato il suo
quinto gol ma, purtroppo, era ancora con il Giugliano! La società campana,
evidentemente, non naviga in acque tranquille e la cessione della punta è
unicamente da collegare alle difficoltà di riconoscergli 60 mila euro.
Per fargli domenica indossare la maglia giallorossa, entro oggi pomeriggio sarà
depositato il contratto in Lega. Più difficile il contemporaneo arrivo
un altro attaccante (Lugnan, Marra, Di Domenico). “In questa precaria
situazione societaria –ha genericamente detto a proposito di acquisti
il presidente Cavallaro- non penso che si possa andare al di là dell’ingaggio
di un solo attaccante.” S’aggiunga che per quel che riguarda Di
Domenico in specie, che piacerebbe ai responsabili tecnici, anche nella società
del Sora ci sono movimenti azionari e mancherebbe chi dovrebbe assumere decisioni.
Un altro acquisto, invece, si può considerare quello della permanenza
di Alfieri. Le garanzie che cercava il giocatore, erano unicamente collegate
a scadenze contrattuali che, pare, siano state prolungate. Potrebbe sempre partire
per Martina Milone che, però, dovrebbe essere adeguatamente rimpiazzato.
Il ritorno da un viaggio in America del dottor Parente, dovrebbe accelerare
anche il trasferimento della società. L’abnorme dilatazione dei
tempi della cessione delle azioni, ha ridotto il presunto cambio di gestione
in un’estenuante telenovela. E’ un’attesa che ha fortemente
compromesso il mercato e le speranze sulla stagione in corso. Al presidente
Domenico Cavallaro non può bastare la buona volontà per arginare
i ritardi e le indecisioni degli attuali proprietari e degli aspiranti acquirenti.
E’ un modo d’agire che ha, altresì, compromesso il prezioso
patrimonio di pubblico della piazza di Catanzaro. I tifosi sono stanchi di continuare
a credere e sono in molti quelli che hanno rinunciato ad andare allo stadio
ed attendere tempi migliori. Voci più o meno credibili, in questi ultimi
giorni, hanno fatto partire ed arrivare carovane di giocatori, mentre c’è
chi giura che Mancuso ritornerà al suo posto, chi assicura che se ne
andrà, chi scommette sul gruppo degli imprenditori di Catanzaro e chi,
al contrario, su quello di fuori città. Insomma, il bel calcio di Catanzaro,
senza professionisti e gente coerente ed appassionata, s’è ridotto
in una farsa giornaliera. “Si, ma per quanto riguarda la società,
sono fiducioso che in settimana la situazione potrebbe sbloccarsi. –continuava
come un ritornello a ripetere sino a ieri il Presidente Cavallaro- Dovevamo
attendere il ritorno del dottor Parente, sia per gli avalli di mercato, sia
per la più ampia operazione societaria.” Sul fronte della squadra,
specie se domenica si riuscisse a schierare Falco, la situazione potrebbe essere
sensibilmente migliorata, anche per la disponibilità dei due brasiliani
(Toledo e Machado) e per quella probabile di Ambrosino.
Fabio Blasco


GAZZETTA DEL SUD

Ai giallorossi non sono andate giù alcune decisioni arbitrali
Catanzaro, un pari che brucia ancora

Vito Macrina

CATANZARO – Brucia ancora, e parecchio, il pareggio casalingo con l’Acireale.
Negli ambienti sportivi giallorossi non si va per il sottile e si mette sul
banco degli imputati uno dei collaboratori del direttore di gara, il signor
Elia di Lecce, il quale ha giudicato irregolare la posizione di Moscelli. Una
decisione che contrastava con la realtà, visto che il piccolo attaccante
giallorosso è scattato in linea con due compagni, a loro volta, affiancati
da altrettanti avversari. Una decisione sbagliata, quella del guardialinee che,
praticamente, è costata la Catanzaro due punti ampiamente meritati. Due
punti di una enorme preziosità. E spieghiamo subito perchè. Primo:
avrebbe cominciato a dare concretezza al progetto, vagheggiato dal clan giallorosso,
di poter recuperare il ritardo in classifica sulle prime nel girone di ritorno.
Secondo: avrebbe incoraggiato la dirigenz«a a “pensare in grande”
e a coprire quelle falle che si sono manifestate in alcuni reparti. Si dirà:
ora tutto ciò è stato accantonato. I rinforzi non arriveranno?Tutt’altro.
I due punti, dunque, avrebbero avvicinato la squadra giallorossa all’area play
off. Una impresa tuttora realizzabile, come si è per certi versi constatato
domenica valutando la caratura dell’Acireale che in classifica occupa uno dei
posti di privilegio. Tutto ciò a patto ovviamente che la squadra venga
potenziata. Il che offre il destro per riparlare del perché del pareggio
con la squadra siciliana, un risultato indubbiamente condizionato dalle decisioni
arbitrali (e il pensiero corre e va alla mancata concessione di almeno uno dei
due rigori per i falli plateali su Ferrigno e Moscelli), ma anche dalle lacune
strutturali della squadra giallorossa. In particolare in avanti, dove inizialmente
l’allenatore Dellisanti ha potuto schierare il solo Moscelli, peraltro a mezzo
servizio per via delle precarie condizioni fisiche. Dellisanti era convinto
che l’altro attaccante disponibile, Bertuccelli, avesse nelle gambe una autonomia
di un tempo, ma non ha tenuto in conto che in panchina c’era il giovane Longo.
La lacuna offensiva dovrebbe essere colmata entro oggi, giorno peraltro utile
per depositare in Lega il contratto per avere a disposizione Falco domenica
a Palma Campania. L’accordo con l’attaccante del Giugliano è stato raggiunto;
l’ultimo ostacolo da superare era il via libera del presidente della società
napoletana, Puziello, che lo stesso giocatore ha dato per scontato. È’
stata programmata, quindi, per oggi una corsa in macchina con sosta a Giugliano
e proseguimento a Firenze, appunto per il deposito del contratto. Ed a proposito
di attaccanti l’allenatore giallorosso sogna la… luna sperando nell’acquisto
anche di Di Domenico del Sora, il centravanti invano trattato in estate. All’ormai
probabile arrivo di Falco, fa riscontro la partenza di Milone nelle prossime
ore. Il difensore sarà ceduto al Martina, sia pure per una cifra modesta:
si parla di una cinquantina di milioni delle vecchie lire. Per altro verso da
registrare che è da considerarsi chiuso il «caso» Alfieri
dopo che il centrocampista aveva agitato la minaccia di trasferirsi alla Nocerina
del suo estimatore Capuano. Ad Alfieri è stato riconosciuto il prolungamento
del contratto nella speranza che, una volta tranquillizzato sul suo futuro,
il regista giallorosso possa ripetere le prestazioni, tipo quella di domenica
contro l’Acireale. Peccato che all’orizzonte si profili il pericolo che l’avere
esaudito la richiesta ad Alfieri possa scatenare altri appetiti da parte di
qualche compagno di squadra, come sembra da qualche segnale colto negli spogliatoi


LA CITTA’ DI SALERNO

La Nocerina ora prova a consolarsi con Bigica
Sfumato Alfieri, oggi la firma del fantasista Ma avrà bisogno di tempo
per trovare la forma

Marco Mattiello

NOCERA INFERIORE. L’amarezza, le polemiche, la questione del portiere, il primo
faccia a faccia con i tifosi allo stadio, le voci subito placate di esoneri
o dimissioni: è stato il naturale dopo-Olbia, corollario di una sconfitta
che ha fatto male a tutto l’ambiente. Ma la settimana che porta alla gara delicata
di Acireale è cominciata all’insegna del mercato: oggi sarà ufficializzato
l’ingaggio del centrocampista Emiliano Bigica. Conclusa con un nulla di fatto
la seconda puntatona della telenovela Alfieri, la prima era andata in onda nel
mese di luglio, la Nocerina si è immediatamente attivata per accontentare
Ezio Capuano e per portare a chiusura la trattativa con Emiliano Bigica, trentenne
dal passato illustre in A e B (Bari, Fiorentina, Napoli, Salernitana e ancora
Napoli), già fattosi vedere venerdì scorso al San Francesco. Prima
di procedere con Bigica, la constatazione della volontà del Catanzaro
di non dare senza adeguata contropartita Mario Alfieri ad una squadra dello
stesso girone, meglio al limite una cessione in C1 o l’obbligo di una permanenza
un po’ forzata in giallorosso fino al termine della stagione. Ad Alfieri non
è rimasto altro che telefonare alla Nocerina, di ringraziare e di tornare
indietro alcune garanzie ricevute. Poi ecco il nuovo ritocco per il centrocampo
molosso. Bigica, già pronto da qualche giorno all’accordo annuale con
la Nocerina ed a ricostruire l’asse centrale con l’amico Onofrio Barone che
consentì al Bari del ’93 allenato da Materazzi di conquistare la serie
A (Bigica appena ventenne era già il capitano dei biancorossi). Visite
mediche prima dell’okay al contratto, una precauzione ovvia. Bigica, arrivato
lo scorso 30 giugno a scadenza di contratto col Napoli, fino a qualche giorno
fa si è allenato con la Sangiovannese. Non gioca novanta minuti di fila
da Reggina-Napoli del novembre 2001. Capuano spera di poterlo utilizzare al
più presto, con l’idea di costruire una nuova mediana: Bigica play maker
basso, Barone mezzala, Campo e Piemonte magari ai lati. Ovviamente il miglior
Bigica, quello per intenderci degli anni belli, garantirebbe un bel passo in
avanti a livello di organico. L’unico dubbio è legato ai tempi che occorreranno
per vedere il miglior Bigica, visto che la Nocerina ha un calendario immediato
abbastanza impegnativo. Ricorrere al mercato però non dovrà significare
la rinuncia a valorizzare quello che di buono c’è in casa. Proprio da
centrocampista centrale, col numero otto sulle spalle dal primo minuto, domenica
ha giocato una bella partita il ventenne Carmine Giordano, quasi ignorato nella
prima parte della stagione rossonera, pur avendo in repertorio potenza e duttilità.
A Nocera lo portò a zero lire Angelo Belmonte. Poi lo salvò Carlo
Vitiello da una cessione affrettata. Infine Vito Giordano lo ha valorizzato
alla grande l’anno scorso in prestito alla Battipagliese. Dal centrocampo all’attacco:
aspettando i recuperi di Belmonte e Gulino, c’è sempre la volontà
di rafforzare ulteriormente il reparto . I nomi sul tavolo sono sempre i soliti:
Fresta, Zirafa (diventato il favorito), Passiatore, Lugnan e persino Luiso.
Qualcuno aggiunge Bondi e qualche altro ancora.


LA SICILIA

Acireale chiede Torino ed è vicina a Verolino
Mercato.
Prisciandaro costa troppo difficilmente vestirà la maglia granata

Giovanni Lo Faro

Acireale. Cambia poco o nulla dopo la boa. Nel senso che, mentre il Foggia
continua a volare (impressionante il rendimento dell’undici pugliese, sette
vittorie nelle ultime sette partite, roba da Guinness della categoria), le altre
arrancano. O quasi: vince il Brindisi, che ha una gara da recuperare e ch’è
virtualmente secondo, continua a perdere la Nocerina (dopo il Gela, pure l’Olbia
passa al S. Francesco), rallenta il Frosinone. E l’Acireale? I granata di Chiancone,
dopo l’incredibile serie di tre sconfitte consecutive, hanno recuperato una
certa regolarità di passo, senza quelle accelerazioni, però, che
sarebbero state necessarie per non perdere i contatti con la vetta della classifica:
una vittoria, quella risicatissima sul fanalino Puteolana, e due pareggi esterni
(ad Olbia e, ieri l’altro, a Catanzaro) nelle ultime tre partite non sono bastate
che a garantire la zona play off ed a restituire un pizzico di fiducia ad un
ambiente che rischiava seriamente di disamorarsi dopo le vampate di entusiasmo
che precedettero la sfortunatissima gara casalinga con il Brindisi.
Il resto, ovvero quel recupero di competitività che tutti s’attendono,
non potrà che dipendere dalla piena disponibilità delle risorse
(Bevo e Cardinale, oltre ad Anastasi che dovrebbe essere a disposizione tra
non molto) ma anche da interventi di mercato tanto mirati quanto risolutivi.

Che di qualcosa abbisogni l’Acireale per tenere il passo della concorrenza,
non c’è chi non lo riconosca, a questo punto, i dubbi o, se volete, le
incertezze riguardano gli obiettivi da perseguire (il primo posto che il Foggia
sembra già avere ipotecato o i play off ? ) e l’entità dell’impegno
da assumere.
Dubbi e incertezze che non mancheranno d’accompagnare Pietro Lo Monaco nella
sua missione odierna: quella di riuscire a mettere le mani, intanto, su un attaccante
che, integrandosi con Marino, assicuri alla squadra peso e incisività
e che sia spendibile, se possibile, già nell’occasione del faccia a faccia
di domenica prossima con la Nocerina, occasione unica per tentare di risalire
la corrente e di avvicinare il secondo posto, quanto meno.
Chè non v’è dubbio che i limiti dell’Acireale, alla distanza,
siano risultati visibili nei sedici metri, per la crisi di Pandolfi (un solo
gol, ad Olbia, dopo l’exploit di inizio stagione), certo, ma anche per quelle
modifiche all’impianto tattico che sono state imposte dall’esigenza di compensare
le sopravvenute defezioni sulla fascia di mezzo: recuperata una certa compattezza
difensiva con il recupero di Bonanno (un solo gol subito nelle ultime tre partite
dopo i sei incassati nelle tre domeniche della serie nera), la squadra non è
riuscita a guadagnare in offesa quell’incisività che ci sarebbe voluta
per trarre il massimo profitto dalla trasferta di Olbia se non pure da quella
di Catanzaro dove l’opportunità più ghiotta è capitata
addirittura sui piedi di Aloisi!
Riuscirà nell’intento, Lo Monaco? Chiuso, a meno di clamorose novità,
il discorso con il Martina per Prisciandaro, l’amministratore delegato della
società acese farà probabilmente un altro tentativo con lo Spezia
(per l’ex messinese Torino più che per l’inavvicinabile Pisano) prima
di chiudere con Verolino della Palmese (sei gol fino a questo momento). O con
l’immancabile sorpresa: vedremo.
Notiziario. Dopo la trasferta di Catanzaro, la squadra granata riprende nel
pomeriggio la preparazione al Tupparello in vista della partita di domenica
con la Nocerina. Chiancone esaminerà con i suoi le immagini della gara
del Ceravolo, quindi verificherà le condizioni dei singoli. Per il big-match
con la vicecapolista (ma c’è il Brindisi, che domani recupera la gara
con l’Olbia, pronto al sorpasso) il tecnico acese dovrà rinunciare al
difensore Danotti per il quale, dopo l’ammonizione di ieri l’altro, scatterà
la squalifica: sarà così Suriano l’esterno di fascia sinistra,
con Delle Vedove sulla stessa corsia, mentre a centrocampo la coppia Bevo-Cardinale
(il centrocampista palermitano, che ha scontato la lunga squalifica, sarà
nuovamente a disposizione), ancorché inedita, dovrebbe garantire buoni
contributi di qualità alla manovra. In prima linea, l’assetto resta subordinato
agli esiti delle operazioni di mercato. Domani doppia seduta.


DATASPORT.IT

Nocerina (C2/C): l’Ufficio Tecnico vieta ai rossoneri l’uso dello stadio

La decisione presa per consentire il recupero del manto erboso
A causa delle pessime condizioni del rettangolo verde, la Nocerina
calcio comunica il divieto di utilizzo per gli allenamenti dello stadio “San
Francesco” fino a data da destinarsi. La disposizione arriva direttamente
dall’Ufficio Tecnico del comune di Nocera Inferiore per consentire il
recupero del manto erboso.
Questo pomeriggio la squadra, cui si è aggregato anche Emiliano Francesco
Bigica, potrà utilizzare per l’allenamento solo l’antistadio,
la palestra e la pista d’atletica. Nei prossimi giorni si cercherà
una sede alternativa.
L’accordo per il passaggio in rossonero di Bigica, che vanta una carriera
giocata tra serie A e B – 60 presenze solo nella Fiorentina dal 1996 al 1999
– è stato raggiunto nella tarda serata di lunedì.

Nocerina (C2/C): raggiunto l’accordo con Daniele Balli
Il portiere, classe ’67, proviene dalla Pistoiese
Continuano a pieno ritmo le trattative del mercato di gennaio della
Nocerina.
L’ultimo acquisto in ordine di tempo si chiama Daniele Balli, classe ’67,
portiere, originario di Firenze.
Il calciatore, proveniente dalla Pistoiese, ha vissuto la stagione della promozione
in Serie A, 1998, della Salernitana. Negli ultimi anni ha giocato con la Ternana,
mentre nel passato ha militato con Empoli, Tempio, Ponsacco e Trento.
L’accordo con la società rossonera è stato raggiunto nelle
prime ore del pomeriggio.

Chieti (C1/B): la società abruzzese si assicura Donato Terrevoli
L’attaccante barese prelevato dal Brindisi
Un uomo che serviva a coprire la cessione di Tacchi al Latina, un attaccante
che dopo un passato di tante soddisfazioni non aveva trovato nel Brindisi gli
spazi giusti per riconfermare il proprio valore. Ecco, dunque, la chiamata dal
Chieti per il 33enne barese Donato Terrevoli, esperienza da vendere e tante
battaglie nel circo della C1.
Quattro stagioni in serie B e 38 gol in competizioni ufficiali nei professionisti
per l’ex Brindisi, che cercherà di mettersi in mostra in questa sua ennesima
nuova avventura nel campionato in corso.

Varese (C1/A): preso Paolo Zirafa dal Cosenza
L’ex attaccante rossoblù già a disposizione di mister Roselli
Il Varese calcio (C1/A) comunica di aver ingaggiato l’attaccante Paolo
Zirafa, classe ’74, dal Cosenza.
Prima di militare nella formazione rossoblù, Zirafa ha disputato due
stagioni all’Alessandria – 63 presenze e 26 reti – una allo Spezia – 2
presenze – due all’Avellino – 46 presenze e 10 centri – Ha militato inoltre
nel Cittadella – 72 gettoni presenza e 26 gol – nell’Alzano – con ben
83 gare disputate 34 sigilli all’attivo – ed, infine, nella Spal, senza essere
mai sceso in campo.
Il calciatore è già a disposizione dell’allenatore Giorgio Roselli.

Serie C1/B: Paternò ancora sul mercato
Tre rinforzi dal Messina: Bertoni, Criaco e Marra
Al termine della gara vinta di misura con sul L’Aquila il direttore
generale degli etnei Marcello Lo Bue e il direttore sportivo Sotera hanno comunicato
di essere in partenza per Messina per chiudere, in serata, un’operazione
di mercato. In procinto di passare alla società di corso Italia ci sono
tre giocatori giallorossi che sino a ora hanno trovato poco spazio in riva allo
stretto: i difensori Bertoni e Criaco e la punta Marra. Per l’ufficialità
mancherebbe soltanto la firma degli attori interessati.

Latina (C2/C): Maurizio Tacchi alla corte di Specchia
Il centravanti prelevato dal Chieti chiamato a rinforzare l’attacco dei pontini
Il Latina corre ai ripari dopo la terza sconfitta consecutiva subìta
in campionato, ed ecco, allora, arrivare l’uomo che serviva a mister Specchia:
si tratta di Maurizio Tacchi classe ’73 con tanti anni di carriera alle spalle
iniziati nelle fila del Francavilla nel 1991.
Un centravanti di esperienza che vanta 7 presenze in serie B con il Ravenna
nel 93/94, in cui ha militato per cinque stagioni, ultima quella del 2000/2001,
sempre nella serie cadetta, prima di passare al Chieti.
Sono 36 le presenze e 6 i gol con la compagine abruzzese, dei quali 2 proprio
nella stagione in corso.
Ben 40 le reti realizzate tra i professionisti con un picco di 14 marcature
nel campionato di C2, 97/98, con la casacca del Fano.
Il cannoniere abruzzese servirà sicuramente ad un attacco che ha racimolato,
nelle ultime sei giornate, una sola rete, chiudendo il girone di andata con
16 gol fatti e 15 incassati.


CALCIOCAMPANO.COM

Impazza il mercato di C-2 Falco e Romondini sono sempre più
sul punto di lasciare il Giugliano, più difficile che vada via anche
Giulio Migliaccio. Per sostituire l’attaccante, destinato al Catanzaro, è
pronto Gigi Castaldo della Puteolana. Il Gladiator cerca un difensore centrale
esperto tra Ciro Ferrara della Palmese e Pastore del Catanzaro. Ai sammaritani
èpiace sempre Pasquale Ottobre, che arriverà qualora Moschino
andasse alla Viribus. Preso Bigica, la Nocerina, che ha Fresta nel taschino,
in alternativa pensa a Passiatore del Taranto o Pantano della Pistoiese, ex
Lodigiani, ed amico fraterno di Francesco Totti. Attesa ad ore l’ufficializzazione
di Cuomo.
Gianluca Monti

Nocerina: Ufficializzato Bigica, si cerca un campo di allenamento Nocera
Inf (SA) – La Nocerina ha ufficializzato l’ingaggio di Emiliano Bigica, centrocampista
di costruzione classe 1973 con un ricco curriculum tra Serie A e B. Il calciatore
giunge a Nocera dopo una rapida trattativa, suggellata dall’incontro di venerdì
scorso al San Francesco con Eziolino Capuano. Contratto annuale per Bigica,
che pur svincolato si era finora allenato con la Sangiovannese, squadra del
girone B di C2 in cui milita Ciccio Baiano, amico del neo-acquisto rossonero.
Con l’arrivo di Bigica Capuano ha con molta probabilità sbattuto la porta
in faccia a Mario Alfieri, il cui ingaggio si ventilava da tempo ma che è
sfumato a causa di un poco elegante tira e molla con la dirigenza del Catanzaro.
Oltre all’affaire Alfieri, potrebbe sfumare anche la pista Fresta, visto che
anche l’attaccante ex Avellino continua ad avere problemi con il Como per la
riscossione di alcune mensilità arretrate. Radio mercato ha da tempo
diffuso il nome del nuovo obiettivo dei molossi, che dovrebbe essere Paolo Zirafa,
tuttora al Cosenza ma appetito anche da diverse società di C1.
Intanto una brutta tegola si abbate sui molossi. L’amministrazione comunale
di Nocera Inferiore ha infatti imposto alla Nocerina il divieto di utilizzare
il rettangolo di gioco del “San Francesco” per gli allenamenti fino
a data da destinarsi, a causa delle pessime condizioni del prato e quindi per
l’inizio dei lavori di rifacimento. Il sodalizio rossonero è già
alla ricerca di un campo in erba su cui allenarsi, ma sarà difficile
reperirne uno nel comprensorio. Oggi pomeriggio i rossoneri limiteranno il loro
raggio d’azione al campetto dell’antistadio e alla pista in tartan che circonda
il prato del “San Francesco”, per poi spostarsi domani al campo sportivo
“Alfaterno” di Nocera Superiore in attesa, come appena detto, di reperire
un campo in erba in condizioni accettabili.
Giuliano Pisciotta

La Nocerina prende Balli Nocera Inf. (SA) – La Nocerina risolve
il problema portiere con Daniele Balli, classe 67′, originario di Firenze. Il
calciatore, proveniente dalla Pistoiese, ha vissuto la stagione della promozione
in Serie A della Salernitana. Ha giocato anche con Empoli, Tempio, Ponsacco
e Trento.
Il Gladiator cerca un difensore

Il Gladiator cerca un difensore Santa Maria Capua Vetere
(CE) – Prime valutazioni sulla squadra nerazzurra dopo la gara di ieri con la
Lodigiani da parte del neo tecnico sammaritano Pino Palumbo che ha espressamente
richiesto un difensore centrale di esperienza: si parla di Levanto del Latina
o Ciro Ferrara della Palmese.
Gianluca Monti

Autore

God

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