Giornata della Memoria: due scuole di Catanzaro la ricordano

In occasione della “Giornata della  Memoria” del 27 gennaio l’Istituto Comprensivo “Mater Domini” di Catanzaro  è stato presente  alle manifestazioni commemorative svoltesi nel Campo di internamento di Ferramenti di Tarsia (Cosenza). 

Nello specifico hanno preso parte, a questo importante momento formativo, le classi V° B e V°A  accompagnate dalla  Preside, Dottoressa Loredana Cannistrà, e dalle rispettive docenti Fabiano Rosanna e Chiriano Elisa, Pugliese Maria Rita e Fotino Caterina. 

Gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Mater Domini” di Catanzaro come  è stato ricordato nel corso della cerimonia commemorativa dal Presidente della Fondazione Ferramonti, Dottor Panebianchi, hanno rappresentato tutti quei ragazzi calabresi che con la loro voce vogliono dare il loro contributo alla realizzazione di un mondo diverso, in cui regni la pace, l’amore e l’integrazione.

Emozionante, infatti, è stata la recita della poesia “Scarpette rosse” eseguita dagli alunni Michele Muzzi, Maria  Elena Mariano, Teresa  Misitano e Mattia Scalise ed apprezzata è stata la lettura della lettera fatta dagli stessi giovani allievi e rivolta al mondo degli adulti.

Ecco il testo integrale. <>.

Una lettera piena di commozione ed amore quella scritta e letta degli alunni del “Mater Domini” e rivolta agli adulti. Un messaggio di pace ed integrazione che è stato condiviso da tutti i presenti a Tarsia e che non va lasciato lettera morta.

 

 

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Anche alla Vivaldi è stata celebrata la giornata della memoria.

 

Anche presso l’Istituto Comprensivo “V. Vivaldi” di Catanzaro Marina,alla presenza del Preside Dott. Vitaliano Rotundo e di molti genitori degli allievi di terza media sezioni F ed H si è celebrata la giornata della memoria. Tale ricorrenza sancita ed istituita in Italia in base alla Legge 20/7/2000, n° 211, in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico (Shoah) e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti ha una data particolare, il 27 Gennaio, ovvero quella dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz con l’entrata nel campo di sterminio delle truppe sovietiche. In tale data, si ricordano altresì le istituzioni delle vergognose leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la prigionia, la morte, nonché coloro che anche in campi diversi si sono opposti al progetto di sterminio ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Così recita la legge. Come non ricordare a proposito il famoso Schindler’s List che più di ogni altro ha rappresentato tra i tanti film l’olocausto, insieme al capolavoro di Benigni La vita è bella. Il progetto voluto e curato dai docenti Saracino Stefania, Matacera Maria Teresa, Arcuri Maria Antonietta, Mirabelli Elvira e Provenzano Raffaele, ha voluto proprio attraverso la narrazione dei fatti, di momenti di riflessioni, di canzoni, di poesie e di documentari, consegnare alle nuove generazioni di giovani, il ricordo di una immane, immensa ed indelebile atrocità compiuta dagli uomini contro i loro simili, in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia dell’intera umanità e del nostro paese, affinchè simili eventi non possano mai più accadere. I valori della solidarietà, del rifiuto di ogni forma di razzismo, di qualunque tipo, hanno ispirato e sono stati il filo conduttore del progetto messo in campo. La memoria deve essere tenuta viva ed accesa nella società odierna che molte volte propone modelli frivoli, di indifferenza verso il prossimo o verso chi soffre, di emarginazione, come accadde con le leggi razziali, con le quali moltissimi bambini di origine ebrea fecero i conti finendo isolati da parte dei lori amici, anche se vi furono delle coraggiose eccezioni di famiglie che rifiutarono ciò, magari pagando a caro prezzo la loro decisione. Il giorno della memoria, quindi deve non solo essere un evento di commemorazione ma soprattutto un evento didattico – culturale. Bellissime le canzoni ed i cori ascoltati da “Auschwitz” di F. Guccini a “Imagine” di Jhon Lennon da “La vita è bella” di Nicola Piovani a “Dove nasce la pace” di G. Cento, da “Blowing in the wind” di Bob Dylan a “Evenu Shalom Alejem”, mentre significativi sono stati i documentari le ricostruzioni storiche e le poesie, tra le quali “Se questo è un uomo” di Primo Levi. Per non dimenticare mai.


Autore

Salvatore Ferragina

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