L’ASP risponde alle organizzazioni sindacali

In relazione al comunicato divulgato a mezzo stampa dalle Organizzazioni Sindacali CGIL, CISL e UIL, unitamente alla Rappresentanza Sindacale Unitaria aziendale, si ritiene doveroso formulare le seguenti considerazioni: l’Azienda Ospedaliera si associa alle legittime preoccupazioni espresse dalle OO.SS., in rapporto alla mancanza di personale, aggravatasi con le limitazioni imposte dal Piano di Rientro.

Si vuole tuttavia evidenziare, che già in data 14 gennaio, con due distinte note. II Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Tutela della Salute, i Sub Commissari per l’attuazione del Piano di Rientro, e il Dirigente Responsabile dell’Ufficio Piano di Rientro, sono stati formalmente interessati della problematica in questione chiedendo di essere autorizzati ad acquisire, nel breve periodo e senza attendere lo svolgimento degli eventuali processi di mobilità e di attuazione del Piano di Rientro, la disponibilità di n. 20 Operatori Socio Sanitari e di n. 30 Operatori Infermieri Professionali.

Con riferimento alle denunciate disfunzioni organizzative nel blocco operatorio, spinti da una proposta aziendale del 2 dicembre 2010 le OO.SS e la Direzione Aziendale sono da allora impegnate in una sequenza di relazioni sindacali per giungere alla definizione di un nuovo modello organizzativo che coniughi, attraverso un momento sperimentale, l’efficacia e l’efficienza degli interventi chirurgici con le risorse disponibili.

Merita, al contrario, un approfondimento, la problematica concernente la situazione delle sale operatorie di Ginecologia e Ostetricia che, dalle iniziali informazioni assunte presso la Direzione Medica di Presidio, non sembra così compromessa come denunciato dalle OO.SS.

E’ ugualmente vero, come rilevato dalle medesime OO.SS., che la rete Ospedaliera del territorio provinciale, non facilita, anzi, appesantisce le condizioni di lavoro e determina criticità nell’erogazione dei servizi assistenziali.

In siffatto contesto, non sfuggono per nulla le implicazioni legate agli obblighi di protezione e sicurezza dei lavoratori, tant’è che con altra nota, sempre del 14 gennaio, la Direzione Medica di Presidio e i Direttori di Dipartimento sono stati invitati ad organizzare le attività assistenziali per affrontare il periodo emergenziale, salvaguardando le tutele predisposte dall’ordinamento per i lavoratori.

Riaffermata, quindi, l’assoluta convergenza d’intenti, l’Azienda si riserva una prossima e ravvicinata convocazione, per informare le OO.SS. sulle opinioni espresse dalle strutture regionali interessate sulla problematica riguardante la mancanza di personale.

Autore

Salvatore Ferragina

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