Rapporto azienda-ente pubblico in relazione ai crediti da riscuotere

Nota di Filippo Capellupo Presidente commissione Provinciale per l’emersione del lavoro irregolare che ha chiesto un incontro al nuovo Prefetto di Catanzaro

Il 2011 è iniziato con le stesse problematiche con cui si era chiuso il 2010 per le aziende che attendono di riscuotere i loro crediti da parte degli enti pubblici.

Auspicavamo che le sollecitazioni, che da più parti sono giunte rispetto alla necessità di affrettare i tempi di liquidazione delle commesse, potesse sortire gli effetti sperati, soprattutto che il Governo non perdesse tempo a recepire la normativa già adottata dalla Comunità Europea secondo la quale gli enti pubblici, per il pagamento di quanto dovuto non possano superare i 60 giorni.
Abbiamo notizia del fatto che molte aziende che lavorano nel campo ambientale e della depurazione debbano ricevere quanto dovuto dal 2008, l’esempio è quello riportato dalla stampa rispetto alla situazione del Comune di Lamezia.

Questo crea un’evidente strozzatura dell’intero sistema economico e sociale poichè a catena le aziende non pagano i dipendenti, che a loro volta diventano facile preda di pseudo imprenditori che offrono lavoro a nero che la gente è costretta ad accettare a causa di una necessità che significa sopravvivenza.
 Nel dare il nostro augurio di buon lavoro al nuovo Prefetto di Catanzaro, nei prossimi giorni, la Commissione provinciale per l’emersione del lavoro irregolare chiedera’ un incontro per evidenziare la situazione dei crediti in sofferenza affinchè l’economia locale possa prendere fiato e ricominciare a camminare nell’interesse delle famiglie che, come punto terminale del sistema, subiscono il peso più tragico dell’intera situazione che si sta trasformando in un vero cappio al collo.

Autore

Salvatore Ferragina

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