Fondazione Betania; botta e risposta fra Pdl e Pd catanzarese

Una polemica che a lavoratori e pazienti interessa poco

 

Le  schermaglie in vista delle prossime elezioni comunali sono iniziate da tempo, ogni occasione è buona da una parte e dall’altra per denigrare l’avversario, per vantarsi di aver trovato la soluzione o per ergersi a salvatori di una causa comune, dimenticando che a lavoratori e pazienti interessano semplicemente due cose: “lavorare e avere il diritto di essere assistititi”.

– – – – – 

Lino Silipo (Commissario cittadino PD)

 

“Non è consentito mercanteggiare il consenso sulle disgrazie che colpiscono i più deboli”. Così Lino Silipo commissario cittadino del Pd boccia senza se e senza ma l’intervento di Wanda Ferro e Michele Traversa nella vicenda di Fondazione Betania. Intervento che, come spesso gli interessati hanno sottolineato, era stato richiesto da operatori e famiglie di Betania. Il Partito Democratico però non ci sta a stare a guardare mentre qualcuno sembra aver tolto la soluzione dal cilindro.”La città non può essere governata secondo l’antica politica del “me la vedo io”. La soluzione che è stata trovata è la stessa che il Comune, rispettoso delle istituzioni e degli impegni aveva ipotizzato che i servizi fossero trasformati da socio sanitari a socio assistenziali, con la richiesta, portata al tavolo del 29 dicembre, di ottenere un adeguato finanziamento per coprire la differenza di spesa”. “Tavolo – fa eco l’assessore Ventura – le cui risultanze non solo sono state ignorate ma il cui impegno preso per un riaggiornamento al 3 di gennaio è stato ignorato con un’entrata a gamba tesa di chi, in questi mesi in cui la Regione Calabria aveva paventato lo scippo del progetto Said a Fondazione Betania, non si è minimamente interessato né dal punto di vista della presenza né dal lato delle proposte. Ecco che – ha detto ancora Ventura – siamo lieti che una soluzione ci sia, ma dobbiamo ristabilire la verità dei fatti. Non ci interessano i pennacchi ma non ci stiamo a sentir parlare di meriti laddove esse non sono ascrivibili a chi effettivamente in questi mesi si è dato da fare, se pur inascoltato proprio da parte della Regione. il sindaco di Catanzaro – ha detto ancora Ventura – il primo dicembre scrisse al presidente Scopelliti, chiedendo un incontro urgente per affrontare la questione Betania. Una lettera che non ha mai avuto risposte. La Regione è andata avanti nella sua opera di scempio nei confronti di Betania, fino ad aspettare il momento giusto per tornare sulle sue decisioni”. “Questo creare i problemi, ingenerare nell’opinione pubblica l’idea che qualcosa stia per accadere – ha concluso l’assessore – e poi servire a convenienza la soluzione non ci sta bene e non deve star bene a questa città”

 

– – – – – 

 

Michele Traversa esponente Pdl


La sinistra catanzarese si augurava, evidentemente, il fallimento della mia iniziativa a favore di Fondazione Betania, d’altra  parte sollecitatami dai vertici della stessa Fondazione e dai lavoratori. Non riesco a spiegare altrimenti gli attacchi assurdi ed isterici che mi sono stati rivolti dal Partito Democratico e dal portavoce del sindaco Olivo. Era e resta mio dovere, quale parlamentare espressione di questa città, ascoltare il grido di dolore che viene da una struttura che rappresenta una vera “eccellenza” e dai lavoratori che da anni vi svolgono la loro fattiva e preziosa attività sociale.

Evidentemente, all’inconcludente sinistra che ha portato al collasso il Capoluogo non sta bene che il mondo del lavoro e il mondo del bisogno abbiano nuovi e più credibili interlocutori.

A questi signori brucia il fatto che invece di vuote parole e ancora più vuote solidarietà, si sia passati ai fatti, individuando una soluzione che permetterà di salvare sia i livelli occupazionali sia i livelli assistenziali erogati da Fondazione Betania.

Invece di esultare ed esprimere compiacimento, il PD e il portavoce del sindaco perdono tempo a rincorrere primogeniture istituzionali, dimenticando che la crisi di Fondazione Betania è direttamente figlia del dissesto della sanità prodotta dal centrosinistra alla Regione.

Bisognerebbe chiedere ad Olivo e al Partito democratico perché, in cinque anni, mai abbiano alzato la voce per denunciare gli sperperi della sanità pubblica, per invocare un corretto utilizzo delle risorse o per ottenere il pagamento delle spettanze arretrate a Fondazione Betania.

La verità è che il PD non si rassegna al fatto che interi pezzi della società catanzarese, che prima si identificavano nel centrosinistra, guardino ora con fiducia e interesse al progetto politico di cui siamo portatori.

La mia iniziativa per Fondazione Betania non è stata né demagogica né elettoralistica, ma solo un doveroso atto nei confronti di una struttura virtuosa che, semmai, non è stata adeguatamente sostenuta e valorizzata da chi finora ha retto Regione e Comune.

Posso solo dire che, passata la fase dell’emergenza, Fondazione Betania dovrà rappresentare sempre di più una struttura d’eccellenza, un punto di riferimento in Calabria per l’assistenza e la riabilitazione di persone con disabilità fisiche, psichiche, cognitive, nonché di persone anziane non autosufficienti.

Su questo punto ho registrato il positivo interesse del presidente Scopelliti che è impegnato oggi nella difficile sfida di coniugare il rigore del piano di rientro con la qualità dei servizi ai cittadini.

Solo facendo quadrare i conti, sarà possibile assicurare a strutture come Fondazione Betania un futuro stabile, senza dovere ricorrere continuamente a soluzioni-tampone.

Infine, ritengo di non dovere nemmeno replicare alle provocazioni del portavoce recentemente “ingaggiato” dal sindaco Olivo che ipotizza una campagna elettorale “aspra e durissima”. Il centrodestra non ha bisogno di mostrare i muscoli: l’opinione pubblica ha già bocciato, senza appello, la peggiore coalizione che mai abbia governato Catanzaro. Faremo una campagna elettorale dedicata ai programmi e ai contenuti, indicando tempi e modi per fare uscire al più presto Catanzaro dalla palude in cui l’ha gettata il centrosinistra. Costruiremo assieme ai cittadini, alle associazioni, ai sindacati, alle forze vive e sane della società catanzarese, compresi i tantissimi delusi del centrosinistra, un ambizioso progetto per una  città nuova, moderna e vitale.

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento