A cinque anni dalla morte di Rotella: “ricordiamoci che è catanzarese”

Nota dell’Osservatorio per il Decoro Urbano

Oggi siamo stati nel cimitero urbano di Catanzaro dove un’ampia sepoltura accoglie il corpo di uno tra gli interpreti più ispirati e conosciuti nel panorama mondiale dell’arte moderna. Sostare davanti alla tomba di Mimmo Rotella non è stato, perché non può essere, un gesto di ordinaria quotidianità e i fantastici colori che pervadono le splendide Marilyn, le ruggenti tigri, i clown, un emblematico Tommaso Campanella, hanno oltrepassato la fredda lastra sepolcrale per raccontare ancora il geniale e innovativo linguaggio dello straordinario catanzarese che, con i suoi décollage, ha scritto un suo personale capitolo nel grande libro della Storia dell’Arte.

Il critico d’arte Alberto Fiz, ha definito il clima storico, culturale e artistico creato da Mimmo Rotella come un processo di “rotellizzazione”, ben interpretando, con questo neologismo, la nuova dimensione temporale e spaziale a suo tempo individuata da Rotella e comunicata dallo stesso con queste sue parole, risalenti agli anni cinquanta del XX secolo “Strappare i manifesti dai muri è la sola compensazione, l’unico modo di protestare contro una società che ha perduto il gusto del cambiamento e delle trasformazioni favolose”.

La cerimonia commemorativa del quinto anniversario della morte del grande artista catanzarese, pure ampiamente comunicata dai media locali, si è svolta in maniera sobria, forse troppo, quasi intima, e solo la presenza di una troupe di RAI3 ha messo in evidenza la mancata partecipazione di cittadini, di esponenti del mondo della Cultura e delle Istituzioni, ad eccezione del Comune di Catanzaro rappresentato dall’Assessore Ventura.

Cari catanzaresi, se Mimmo Rotella a Londra, a Parigi, a Mosca, a New York ed in tutto il mondo è conosciuto come un artista italiano, noi, proprio noi, ben consapevoli che l’arte di questo nostro concittadino non può essere imprigionata in un riduttivo perimetro sub-planetario, siamo chiamati però a difenderne e ad affermarne la sua catanzaresità, impedendo che il disinteresse spezzi la catena che lega il nome di Rotella alla Città di Catanzaro.  

 

Autore

Salvatore Ferragina

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