Il Pungolo sull’eventuale soppressione di cardiochirurgia: valuteremo se ricorrere

Qualche tempo fa abbiamo segnalato l’esistenza del provvedimento (N.18/2010) con cui il Presidente Scopelliti ha decretato la fine del reparto di cardiochirurgia esistente presso l’Azienda Mater Domini di Catanzaro. L’unità di cardiochirurgia costituisce una realtà medico-clinica e chirurgica di grande rilievo per l’intera regione all’interno della quale sono stati eseguiti e vengono eseguiti regolarmente interventi chirurgici di eccellenza medico-scientifica. Insomma, la cardiochirurgia, finalmente a Catanzaro e in Calabria, costituisce, grazie al polo di Mater Domini, una realtà vera ed effettiva e sono finiti i viaggi della sperenza che i catanzaresi e i calabresi erano costretti a fare verso altre regioni per affrontare patologie cardiologiche gravi e affliggenti. Purtuttavia, Scopelliti con il detto decreto ha inteso annientare il centro specialistico catanzarese (patrimonio di tutta la regione) ed intende trasferirlo immotivatamente in altra città della Calabria (Cosenza o Reggio Calabria). Si coglie, pertanto, la illogicità di tale provvedimento che sembra dettato più da una particolare vicinanza verso alcuni territori (presso cui dovrebbe sorgere il detto polo cardiochirurgico) che da serie e ragionevoli motivazioni tecnico-scientifiche. Non cambierebbe alcunché, sotto alcun profilo, per nessuno e nemmeno per i conti della sanità calabrese, lo spostamento della sede del polo cardiochirurgio a poche decine di chilometri dalla sede di Catanzaro presso cui oggi si trova. Senza contare che Catanzaro, per la sua centrale posizione geografica, garantisce un facile raggiungimento non solo a tutti gli utenti calabresi ma anche a quelli delle altre regioni. Quel decreto, pertanto, non può rimanere in piedi e se la politica catanzarese subisce supinamente la sottrazione del polo cardiochirurgico, noi gridiamo ai quattro venti la ingiustizia di tale decreto, augurandoci che i vertici regionali ascoltino le ragioni della città di Catanzaro, senza tralasciare la possibilità, che stiamo già valutando, di proporre un’azione giudiziaria avverso quell’ingiusto ed illogico decreto di soppressione che costruirebbe uno schiaffo alla dignità della città di Catanzaro.

Autore

Salvatore Ferragina

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