Avversario di turno

FERMANA CALCIO 1920

Il prossimo avversario ai raggi X

PREMESSA

Sfida inedita domenica prossima al “Ceravolo” tra il Catanzaro e la Fermana. La società marchigiana, fondata nel 1920, assunse l’attuale denominazione e i colori sociali giallo-blu nel 1925. Dopo una lunga militanza nei campionati dilettantistici e una breve parentesi in terza serie nei primi anni ’50, la Fermana ottenne la prima promozione in serie C2 nel 1984, dove però rimane solo un anno. La definitiva risalita nel calcio professionistico avvenne grazie al ripescaggio del 1° agosto 1994. Da quel giorno i canarini non assaggiarono più il sapore amore del dilettantismo, anzi dopo soli due anni arrivò anche la promozione in C1, grazie ai play-off. In semifinale la Fermana sconfisse la Ternana (2-0; 1-2) e nella finale di Cesena il Livorno ai calci di rigore. Fondamentali i 14 gol di Protti.
Ma dopo altri tre anni, la storica promozione in serie B, al termine di una stagione fantastica, conclusa in vetta davanti al Palermo. Decisiva la vittoria di Battipaglia (1-2) all’ultima giornata con i gol di Marino e Mastrolilli. I fautori di quella cavalcata vincente furono Iaconi in panchina e Marino con i suo 15 gol. La successiva stagione in serie B fu invece fallimentare con l’ultimo posto e il mesto ritorno in terza serie.
Dopo due campionati di metà classifica, l’anno scorso la Fermana è retrocessa con l’ultimo posto, ma il ripescaggio estivo ha premiato i canarini con il pronto ritorno in C1.
La Fermana gioca allo stadio “Bruno Recchioni”, intitolato ad un calciatore giallo-blu morto a Cefalonia.

I PRECEDENTI

Non ci sono precedenti tra le due squadre. Quando la Fermana ha militato nella stessa categoria del Catanzaro (serie C2) durante gli anni ’90, è sempre stata inserita nel girone B.

LA SQUADRA

La campagna acquisti della Fermana durante l’estate non è stata certamente esaltante. Le incertezze sulla possibile cessione della società da parte del patron Battaglioni hanno destabilizzato l’ambiente, creando malumori all’interno della tifoseria ed evidenti scompensi tecnici nell’organico. Il nuovo allenatore Gianni Bortoletto, l’anno scorso vice di Cavasin a Firenze, si è trovato a dover gestire una rosa assolutamente incompleta e ricca di ragazzi con scarse esperienze in serie C. L’età media dell’organico canarino è inferiore ai 23 anni. L’unico over 30 è Romualdi.
Gli acquisti principali sono stati in attacco Smerilli, 17 gol l’anno scorso col Tolentino ma nel CND; in difesa Pellegrini dalla Vis Pesaro, 6 presenze in B col Verona, veterano della categoria; a centrocampo proprio Romualdi dal Fano, 38 partite in B con Alzano e Ternana.
Bortoletto adotta un classico 4-4-2. Il guardiano della porta è il giovane Chiodini, una vita a Fermo, ma titolare solo nella scorsa stagione. Il pacchetto arretrato è formato da una coppia di centrali, Pellegrini-Bonfanti, di una certa esperienza (il secondo ha al suo attivo anche una presenza in A con l’Atalanta), mentre sulle fasce agiscono Farina (al 2° anno in maglia giallo-blu dopo una carriera passata ad Olbia) e Lacrimini, ex Torres. Il centrocampo è il reparto migliore della squadra, potendo contare su Perra, bandiera della squadra nonostante una breve parentesi l’anno scorso a Pescara, Romualdi e il promettente Di Deo, 22 anni e 9 partite in B con la Salernitana. Non è stato ancora utilizzato un altro giovane della Salernitana, Lucani, di scuola laziale con qualche presenza in B con i granata e con il Cosenza. Il reparto meno completo è l’attacco: i due titolari sono Smerilli e Bucchi, 20enne cresciuto a Fermo, entrambi con due gol all’attivo, ma mancano ricambi validi.
Bortoletto ha chiesto al presidente un rinforzo a centrocampo (dove la fascia sinistra è occupata da Pacini e Morici, 41 anni in due) e uno in attacco, dichiarandosi contento della sua difesa. Battaglioni ha risposto che rinforzerà la squadra nel reparto avanzato, ritenendo utile anche un puntello in difesa, mentre in mezzo al campo non sembra intenzionato ad intervenire.
Il rapporto tra presidente e allenatore non è quindi idilliaco, e solo la vittoria sull’Aquila ha consentito a Bortoletto di conservare la panchina.
Formazione-tipo (3-4-3):
Chiodini; Farina, Bonfanti, Pellegrini, Lacrimini; Perra, Di Deo, Romualdi, Pacini, Bucchi, Smerilli

VERSO CATANZARO-FERMANA

Nonostante una situazione ambientale non facile, la Fermana ha ottenuto in questo primo scorcio del campionato 10 punti, frutto di 2 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte, e occupa una posizione di centro-classifica. Il successo per 2-0 sull’Aquila nell’ultima partita di campionato ha riportato in casa giallo-blu quei tre punti che mancavano dalla prima giornata (2-1 al Paternò). In mezzo 4 pareggi contro Benevento, Lanciano, Sora (fuori casa) e Giulianova (al “Recchioni”) e 2 sconfitte onorevoli contro le titolate Foggia (0-1) e Viterbese (3-1 con l’uomo in meno).Tutto sommato un buon ruolino di marcia per una squadra con tanti problemi, abbandonata domenica scorsa anche dai propri tifosi che hanno scioperato, contestando duramente la società per i mancati acquisti. Il braccio di ferro tra Battaglioni e gli ultras sembra ormai insanabile.
I canarini comunque si presenteranno domenica prossima al ”Ceravolo” in buona forma e quasi al completo. Mancherà infatti soltanto Yuri Pellegrini in difesa, un’assenza pesante in un reparto finora poco perforato (solo 7 gol incassati, 7 anche quelli segnati). Bortoletto confermerà al centro della difesa Farina al fianco di Bonfanti (al rientro dopo la squalifica), e sulla destra il 20enne Bonetto.
La Fermana giocherà per il pareggio a Catanzaro, e sarà molto difficile perforarla. L’attitudine difensiva dei marchigiani è confermata anche dalle parole del suo presidente che per questo motivo ha più volte rimproverato il tecnico. Tuttavia fino a questo momento le scelte tattiche hanno dato ragione a Bertolotto. Toccherà ai giallo-rossi scardinare il prevedibile bunker, soprattutto con le percussioni sulle fasce di Toledo e Ferrigno. Tatticamente potrebbe essere un’altra partita difficile, simile a quella col Sora.
Probabile formazione (3-4-3):
Chiodini; Bonetto, Bonfanti, Farina, Lacrimini; Perra, Di Deo, Romualdi, Pacini (Morici), Bucchi, Smerilli.

I TIFOSI

La Fermana, nonostante una discreta tradizione ultras, non dispone di un seguito di pubblico notevole. La media delle presenze casalinghe è la penultima del girone con solo 1343 unità e 164 abbonati, in flessione rispetto alla passata stagione quando si era attestata sulle 1833 unità con 312 abbonati.
Il gruppo-guida della Curva Ovest è quello delle Brigate GialloBlu, attivo dal 1974. Gli ultras canarini hanno come principali rivali i vicini ascolani, mentre sono gemellati con i pescaresi. In passato si ricordano il gemellaggio con l’Avezzano e l’amicizia con i trapanesi.

Ivan Pugliese

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento