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“L’infiltrazione dei colletti sporchi nel tessuto economico e sociale calabrese”

Ciambrone: «Oggi la mafia non è più rappresentata dalle “coppole storte e la lupara sulle spalle”, ma dai Colletti Sporchi.
La soluzione? Giovani, formazione e meritocrazia»

 Camera di Commercio di Catanzaro

 Si è da poco concluso il convegno dal tema “L’infiltrazione dei colletti sporchi nel tessuto economico e sociale calabrese” a cura dell’avv. Luigi Ciambrone, esperto di diritto penale, comunitario d internazionale, incontro organizzato dalla “50 & Più Università” nel salone di Confcommercio Catanzaro.

«Non si tratta più di una mafia agricola – ha detto Ciambrone – ma moderna, transazionale e imprenditrice che gestisce grossi traffici. Il vero volto della mafia non è più quello del controllo del territorio, dei marciapiedi, delle faide. Il mafioso è, oggi, un uomo distinto che cammina in giacca e cravatta». «Non possiamo tradire il patto generazionale con i nostri figli – ha aggiunto – dobbiamo insegnare la legalità, ritornare all’educazione civica, al rispetto dell’altro, alla necessità dei fondamenti di uno Stato democratico. Bisogna ricostruire, in questo Paese, un’Etica Pubblica ed un’Etica privata. Come si può risalire la china? La soluzione è chiara e netta: giovani, formazione e meritocrazia».

«Se la criminalità organizzata è diventata una grande Holding – ha concluso – allora si capisce quanto grande sia stato l’errore dello Stato, se di errore si tratta, di considerare solo l’ala militare della mafia. Se si fa sul serio, se si cambia la legge sulla confisca dei beni, si cambia la legge sul riciclaggio, si fa funzionare l’anagrafe dei conti e dei depositi e si intraprende un’iniziativa forte sui paradisi fiscali, allora le società finanziarie, le banche, gli immobili, le azioni cominciano ad essere confiscate, I consigli Comunali a essere sciolti anche al Nord. Questi sono fatti che incidono direttamente sull’economia. È necessario pensare ad una nuova “legge Rognoni-La Torre”, idonea ad aggredire i patrimoni nella disponibilità dei comitati di affari, tenendo a  mente che, mentre in passato le cosche mafiose investono in cose che si vedono – casa, terreni – oggi investono prevalentemente in beni non visibili». «Falcone – ha concluso Ciambrone – sosteneva che la mafia è un fenomeno umano e, come tale, destinato ad estinguersi. Io ritengo che la mafia si sia già estinta poiché oggi, si è rigenerata in un Comitato di Affari composto da Colletti Sporchi, funzionante come un qualsiasi Consiglio di Amministrazione di una grossa Società per Azioni a diffusione internazionale».

Sono intervenuti all’incontro, la presidente della “50&Più – Università”, Giuseppina Belardinelli, che nell’occasione ha proiettato un breve presentazione in slide sulle attività svolte negli ultimi tre anni; il direttore della “50&Più – Enasco”, Fabrizio Gimigliano; il padrone di casa, Pietro Tassone ed il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, Paolo Abramo.

Autore

Salvatore Ferragina

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