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Paco De Lucia: standing ovation al festival d’Autunno

Ieri sera, con una standing ovation si è concluso il terzo appuntamento del Festival d’Autunno, manifestazione diretta da Antonietta Santacroce. Il destinatario di un così importante tributo è stato Paco de Lucia che, con la sua band, ha regalato ai presenti un concerto di grande intensità.

L’artista Andaluso, riconosciuto innovatore del flamenco, ha trasformato il Teatro Politeama di Catanzaro in una cueva con il suono dei suoi ritmi gitani, accompagnato dalla band e dal classico “palmas”, il battito delle mani dei “cantaores”. Il concerto ha visto la partecipazione anche di Farruco, erede di una famosa famiglia di ballerini, i Montoya.

L’esibizione del ballerino ha dato grande vitalità all’intero impianto musicale, chiara dimostrazione di quanto il “baile”, considerato da sempre uno degli elementi caratterizzanti del flamenco,  sia efficace per i musicisti che trovano in essa una maggiore forza espressiva.

Con l’assolo iniziale “A mi nino curro”, Paco de Lucia ha introdotto i presenti nel mondo flamenco, che da quella situazione classica ha evidenziato, con l’ingresso graduale dei musicisti, le innovazioni che ha inserito in un genere che sta trovando spazi più ampi e sempre maggiori riconoscimenti di pubblico e critica.

Con le successive “Antonia” e “Calle municion”, nelle quali Paco de Lucia  è stato accompagnato dalle percussioni di Piranha e dall’accompagnamento vocale di Duquende e David Jacoba, due tra i più grandi cantanti dell’attuale scena flamenca, sono evidenti quei cambiamenti, dei quali si è avuta conferma, successivamente, con l’ingresso dell’intera band.

Da “Convite” in poi è stato un susseguirsi di accattivanti improvvisazioni, di “inserzioni” di altri generi musicali, fra tutti il jazz ed il rock, che apparentemente distanti creavano una dimensione nuova frutto delle collaborazioni avute da Paco de Lucia nel corso della sua carriera con artisti del calibro di John McLaughlin, Al Di Meola e Carlos Santana, per citarne alcuni

Gli assolo di Antonio Serrano, al flauto traverso, e di Alain Perez sono stati determinanti a mostrare questo nuovo aspetto di una cultura musicale sempre più in evoluzione.

Poi la standing ovation, che ha portato nuovamente gli artisti sul palco per una grande esecuzione della celebre “Entre dos aguas”. E durante il saluto finale, i musicisti davanti ad un “incredulo” Farruco accennano alcuni passi di danza, sotto gli occhi divertiti del pubblico delirante.

“Il concerto di stasera – ha dichiarato Antonietta Santacroce al termine dello spettacolo – ha confermato quanto la gente abbia voglia di partecipare a grandi eventi e di confrontarsi con artisti di grande spessore come Paco de Lucia. Un abbrivio maggiore per le future iniziative del Festival, che ogni anno si segnala per le sue proposte musicali di prestigio”.

Il Festival d’Autunno non si concede pause e vivrà un’altra intensa settimana con ben tre appuntamenti che avranno il prologo giorno 24 novembre, alle ore 17,00, presso il complesso monumentale “S. Giovanni”, verrà inaugurata la mostra fotografica “Per forza o per amore – storia di brigantesse nell’Italia post unitaria”, continuando il giorno dopo, alle ore 18,00, con l’incontro dibattito “I briganti nella storia d’Italia”, che vedrà la partecipazione del prof. Enzo Ciconte, e che avrà il suo epilogo giorno 26, alle ore 21,00, all’Auditorium “G. casalinuovo”, con il concerto di Eugenio Bennato, “Briganti e migranti”.

I biglietti del concerto di Eugenio Bennato potranno essere acquistati presso la sede del Festival sita in Via Spasari, 15 (tra la Provincia e la galleria Mancuso) oppure con l’acquisto on line, attraverso carta di credito e Postepay, e con le stesse modalità sul sito www.festivaldautunno.com . La segreteria resterà aperta dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle ore 16,30 alle 19,30 di tutti i giorni escluso la domenica. Per ottenere maggiori informazioni è attivo il numero telefonico 389.0931362 e la mail info@festivaldautunno.com

 

Autore

Salvatore Ferragina

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