Catanzaro Night News

Continua la diatriba sull’Effeci

Costanzo ironicamente e Cardamone replicano a Cimino

 

Riceviamo e pubblichiamo due note dei consiglieri Costanzo e Cardamone che rispondono a Cimino.

Senza voler entrare nel merito della questione poiché ormai tutti i tifosi (ed elettori) giallorossi conoscono benissimo le vicissitudini estive del sodalizio catanzarese, non si riesce a comprendere come mai nessuno s’interroghi su ciò che è avvenuto e nessuno ammetta le proprie responsabilità nella vicenda. Non crediamo che al tifoso vero interessi se le responsabilità siano di uno o di una sola parte politica, la realta dice che la classe politica catanzarese di ogni latitudine ha miseramente fallito.

Ci troviamo d’accordo con Cardamone quando scrive che – i soldi dovevano essere elargiti solo qualora l’Fc Catanzaro fosse divenuta una nuova e sana società – ma buona parte dei contributi sono stati elargiti con il consenso di tutti, maggioranza e opposizione in una seduta del consiglio comunale e altri oboli sono stati erogati dall’Ente provincia e dalla CCIAA di Catanzaro

Infine, ci pare che Tribuna Gianna, ovvero il bancomat erogatore, è composta (in attesa di dimissioni ufficiali) da soggetti di entrambi gli schieramenti politici. 

 

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Caro Generale, le scrivo per ricordarLe che nessuno più del sottoscritto, fido soldato in quel di ”Waterloo 2006′, è dispiaciuto per il Suo esilio forzato in quel di ”S. Elena’. Se Lei oggi è uno ”sciancato’ o meno, non sta a me giudicarlo, quello che so è che ”Waterloo 2006′ non è stato un brutto sogno, ma la triste e cruda realtà di una vicenda realmente vissuta!!! Lei, forse, con un po’ di arroganza e mania di grandezza ha mandato, dopo una prima fase favorevole per merito dei suoi uomini, il Suo esercito allo sbaraglio ed il ”soldato’ Costanzo è sopravvissuto allo stillicidio solo grazie ad un ”miracolo’. Anche il ”soldato’ Cardamone, che pure ha speso tutto il suo vigore (oltre 500 estimatori), è rimasto sul campo di battaglia per difendere il nostro ideale ed il nostro Napoleone. Quel ”soldato’ Cardamone, purtroppo, è rimasto sul campo di battaglia, anche a causa delle Sue stravaganti strategie. Tutti i Generali e i Colonnelli che hanno combattuto al Suo fianco, all’indomani della sconfitta, si sono rimboccati le maniche ed avuto un ”futuro’ migliore del Suo, e ciò solo grazie alla loro coerenza e alla concretezza con cui hanno affrontato la realtà successiva. Oggi sono sopravvissuti, non con le parole e la retorica di cui Lei è ”maestro’, tra l’altro col solito stancante rituale, sempre lo stesso anche se aggiornato ad argomenti e soggetti diversi, quella retorica che può affascinare inizialmente ma che col tempo, come nel caso Suo, si rivela inganno e monotonia. Lei, Napoleone del 2010, dal Suo esilio forzato vede grandi Strateghi, Generali e Colonnelli come streghe con i capelli ricci o diavoli alti con occhiali e baffi, e cerca di scaricare su di loro le responsabilità della disfatta di Waterloo 2006 imputando, a questi, la causa del suo esilio forzato. Ci scuserà l’autentico Napoleone per l’infedele accostamento alla vicenda, anche perché Egli fu un vero Generale ed un vero Imperatore al contrario di chi, come il consigliere Cimino, che questo ruolo lo ha svolto solo virtualmente e nella sua sconfinata fantasia, a Lui riconosciamo una grande capacità nel raccontare barzellette.

Sergio Costanzo

 

«Consigliere Cimino, sulla questione Catanzaro Calcio, lei continua a parlarsi addosso e tergiversa su squadra e finanziamenti, visto che non ha argomentazioni e tematiche più utili per affrontare le problematiche cittadine. Utilizza la cosiddetta onda, ci salta su e cerca di cavalcarla affinché i titoli dei giornali possano restituirle lustro e popolarità persi entrambi tra gli scranni di palazzo De Nobili».
Tralasciando l’inutile e infelice battuta, che un uomo di una certa caratura politica non si sarebbe mai permesso di fare, offendendo in primis l’arma dei Carabinieri, la cosa ormai ci tocca marginalmente visto il livello di confronto che si sta aprendo. Non si comprende sinceramente se il consigliere Cimino non capisce quello che abbiamo detto o siamo noi a non esserci spiegati bene, magari utilizzando un registro lessicale non congeniale». «Le rammentiamo, nuovamente, – dice Cardamone – che i soldi promessi da Regione Calabria, Provincia e secondo accordi presi dovevano essere elargiti solo qualora l’Fc Catanzaro fosse divenuta una nuova e sana società. Cardamone continua sottolineando a Cimino che «è, ad ogni modo, inutile rammentarle tutta la storia della questione Catanzaro Calcio, perché se non la si conosce si farebbe meglio a non cavalcare onde dalle quali si può cadere, rischiando di trovarsi in acque più profonde di quelle nelle quali adesso si annaspa». 

«Le sue arringhe sulla questione Catanzaro Calcio – continua la nota – pare siano simili alla locuzione latina ”Panem et circenses’, ovvero offrire ai cittadini il cibo e il divertimento per mantenere un consenso popolare personale mai avuto. Le ribadiamo che la città ha tanti problemi da affrontare e non ha bisogno certo di demagoghi». Infine conclude Cardamone: «Caro Cimino, c’è chi legge e chi scrive separatamente riuscendo ad effettuare un ragionamento; lei che si è moltiplicato per ben tre volte ragionando da solo, trattando come candidato a Sindaco di una coalizione nel 2006, con il centro-sinistra, con la maggioranza di Olivo, per la Presidenza del Consiglio Comunale ed infine con gli amici dell’Udc per una eventuale candidatura regionale 2010 o come futuro Sindaco della Città di Catanzaro, di ragionamenti ne ha fatti tanti tuttavia non riuscendo nell’intento. Da ultimo speriamo che il consigliere Cimino non utilizzi il suo conclusivo ragionamento per una ulteriore disponibilità a candidarsi come primo cittadino questa volta con il centro-sinistra per le prossime competizioni, considerato che il sindaco Olivo ha pubblicamente dichiarato di non volersi ricandidare”. 

Ivan Cardamone

Autore

Salvatore Ferragina

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