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IL Movimento per Catanzaro Marina scrive sul canalone di Giovini, Tallini parla del nuovo ospedale e della perenne indecisione presso il Comune di Catanzaro

Iniziati i lavori per la riapertura e la messa in sicurezza del canalone di Giovino

Come avevamo annunciato questa estate, e con un po’ di ritardo sulla tabella di marcia dovuto a problemi di natura tecnica – economica, sono iniziati nelle scorse settimane e stanno procedendo i lavori della riapertura e messa in sicurezza del canalone di Giovino. In data odierna (vedi foto) è stata effettuata la pulizia del fosso in prossimità dello sbocco, sito in pineta, per liberare lo stesso, mentre nei prossimi giorni si comincerà con la vera opera di demolizione, come da progetto. A darne notizia Massimo Gualtieri e Fulvio Tolomeo del Movimento Civico Catanzaro Marina. Nelle scorse settimane, lo ricordiamo si era proceduto alla riapertura ed alla ripulitura del percorso, nei primi tratti a ridosso della pineta, con l’ausilio dell’autospurgo, che ha operato con potenti getti di acqua, per rimuovere la massa di fango e detriti che ostruiva il percorso naturale dell’opera. Ci siamo interfacciati nelle scorse settimane con il geometra Ferdinando Greco, e stamani con l’Ing. Giuseppe Cardamone che stanno seguendo i lavori, dopo aver a lungo seguito l’iter con il quale si è arrivato finalmente alla soluzione del problema. Proficue sono state le riunioni tenute nei mesi scorsi, con l’Ing. Giuseppe Cardamone del Settore Progettazioni Infrastrutturali, l’Architetto Carolina Ritrovato del Settore Gestione del Territorio e l’ex Assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Ricca. Ad onor del vero, tutti i tecnici citati, sollecitati dal nostro movimento, anche con dei sopralluoghi mirati, hanno compreso l’entità del problema che vivevano da circa due anni, vari residenti di Giovino, che puntualmente alle prime piogge, si ritrovavano con le case letteralmente allagate di fango, acqua e detriti di ogni genere, mentre le vie risultavano non praticabili. Le nostre richieste sono state accolte. E’ stato previsto, lungo il percorso, il posizionamento di grate asportabili in modo che l’opera, una volta riaperta potrà essere facilmente pulita attraverso l’ausilio dei mezzi meccanici (bobcat). Ricordiamo poi, che a monte dell’opera, sui terreni siti a ridosso di Viale Crotone, il progetto prevede il posizionamento di alcune “briglie” che serviranno a trattenere la sabbia che a causa delle piogge si riversa nel canalone. Ci è stato assicurato, poi, che anche l’ulteriore richiesta effettuata, ovvero quella di risistemare Via Vigliarolo, attualmente “sollevata” dalla furia delle acque e del fango, sarà accolta. La soluzione del problema canalone era necessaria, oltremodo, perchè solo una volta ripristinata la funzionalità del percorso e dello sbocco esistente, potranno “funzionare” i pozzetti di raccolta delle acque piovane (oggi inutili per come dimostrato dalle recenti piogge cadute), collegati ai tubi già predisposti, sia in Via C. Pisacane ed in Via Fondacaro eliminando (parzialmente) gli allagamenti da sempre esistenti. In ogni caso secondo il nostro modesto parere, tali opere devono essere accompagnate per una loro perfetta funzionalità da lavori che dovrebbero interessare tutte le strade dell’abitato di Giovino, ovvero il rifacimento e al bitumazione della varie vie con adeguate ed idonee pendenze e la realizzazione di una rete completa delle acque piovane per tutto l’abitato. Anche su tale punto, inserito nel cosiddetto “dossier” Giovino, protocollato presso il comune, lo scorso mese di marzo, ovvero sulle opere di urbanizzazione dell’abitato, saremo oltre che vigili, presenti quotidianamente presso il comune di Catanzaro. L’opera del Movimento Civico Catanzaro Marina continua su tutto il territorio di Marina.

Massimo Gualtieri e Fulvio Tolomeo – Movimento Civico Catanzaro Marina.

 

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Gli indecisi si sbrighino sulla scelta dell’Ospedale

Il sindaco Olivo e la sua parte politica (non possiamo parlare di maggioranza perché sanno tutti che questa non esiste più) si stanno confermando come un “pugno di uomini indecisi a tutto”, come ironizzava un grande scrittore.

Di fronte all’incapacità del centrosinistra di prendere decisioni ci sarebbe da ridere, se non fosse che di mezzo c’è il destino del nuovo ospedale di Catanzaro, opera che rischia di non essere realizzata perché il Comune non indica con chiarezza dove dovrà sorgere.

Nel giro di pochi giorni abbiamo registrato ben tre posizioni diverse – e tra loro contrastanti –  da parte della ex maggioranza: la Giunta è per la localizzazione a Germaneto, il presidente della commissione urbanistica è per una nuova area tra Santa Maria e Lido, il capogruppo del Partito Democratico è per l’area del “Ciaccio”.

Il centrosinistra al Comune sta ripetendo gli stessi tragici errori del centrosinistra alla Regione, quando il presidente Loiero, pur di non prendere posizione nei contrasti tra Università e Azienda ospedaliera, fece andare avanti i progetti degli altri quattro nuovi ospedali (Vibo, Gioia Tauro, Sibaritide e Cosenza), lasciando dietro l’ospedale del Capoluogo.

Il Popolo della Libertà, accertata la ferma volontà del Governatore Scopelliti di realizzare il nuovo ospedale di Catanzaro, ha presentato in Consiglio comunale una mozione, sottoscritta da 22 consiglieri e quindi dalla reale maggioranza, per sollecitare la tempestiva indicazione dell’area.

Se l’Amministrazione comunale non fornirà, con atti ufficiali, la sua definitiva scelta della localizzazione, il presidente Scopelliti non sarà nelle condizioni di mandare avanti l’iter per la costruzione del nuovo ospedale.

La confusione totale che si registra nel Partito Democratico e in quella che era la maggioranza ci fa pensare al peggio.

Catanzaro non può permettersi di perdere l’opportunità di avere un nuovo ospedale, visto che il vecchio “Pugliese”, nonostante tutti gli interventi di ristrutturazione, non sembra più adeguato al suo ruolo.

Sento il dovere, come capogruppo del Popolo della Libertà, di rivolgere un appello al sindaco Olivo. Intervenga, con l’autorità che gli deriva dal suo ruolo, per portare a sintesi la ridda di proposte e di idee e venga al più presto in Consiglio comunale con una proposta unitaria e condivisa, come gli era stato chiesto nella mozione firmata da 22 consiglieri.

 

                                                                                           Domenico Tallini

                                                                             Capogruppo Popolo della Libertà

 



Autore

Salvatore Ferragina

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