Rassegna stampa

Rassegna stampa di domenica 5 dicembre

Ultimatum di Capuano per Alfieri


GAZZETTA DEL SUD

I giallorossi nella prima gara del girone di ritorno ospitano l’Acireale
e con i tre punti possono avvicinarsi alla zona alta della classifica
Il Catanzaro comincia la rincorsa al vertice

Vito Macrìna

CATANZARO – Vorrebbe cominciare il girone di ritorno con una vittoria,
ma il Catanzaro sa che dovrà fare i conti con l’Acireale, antagonista
che non ha certo riposto nel cassetto le ambizioni sol perché nell’ultima
frazione del girone d’andata ha accusato un po’ di fiato grosso. Ha gli stessi
stimoli il Catanzaro nella speranza che vada a buon fine il programma di potenziamento
che, tuttavia, rispetto all’Acireale, riparte con l’handicap del ritardo in
classifica, per molti versi giustificato dalla povertà dell’organico
in senso numerico e perché strada facendo ha incontrato tali e tante
difficoltà, sotto forma prima di tutto di infortuni e squalifiche, che
giustificano i 23 punti racimolati nelle prime 17 partite. Proprio quanto a
organico il confronto con quello dell’Acireale è sempre a svantaggio
di quello giallorosso e anche nel duello diretto odierno. Ecco che l’Acireale
si lascia accreditare di una maggiore pericolosità e, quindi, di maggiori
possibilità nel sostenere il confronto. Ciò, ovviamente, sulla
carta; all’atto pratico, invece, il piatto della bilancia potrebbe pendere dalla
parte del Catanzaro. Un Catanzaro che, a livello di proposito, vorrebbe allungare
la striscia positiva e soprattutto, come si diceva, cominciare bene la seconda
frazione del campionato. Sapendo, c’è da aggiungere, che un risultato
positivo potrebbe fungere da incoraggiamento per quel progetto vagheggiato dall’allenatore
Dellisanti sebbene lo stesso mancante della… materia prima, ovvero della disponibilità
di alcuni puntelli dei quali, detto per inciso, se ne potrà cominciare
a parlare nell’entrante settimana. A ogni modo un risultato positivo fungerebbe
da buon viatico nell’intraprendere la seconda parte del percorso del torneo,
poi da incentivare, appunto, con il necessario potenziamento della squadra e,
magari, nella speranza di un nuovo corso. Speranza che è legata anche
al buon esito dell’odierno confronto che il Catanzaro, dopo quelli dell’ultima
frazione del girone d’andata tutti di media, per non dire limitata, difficoltà,
è il primo di una certa severità. Scontato, per prima cosa, che
non bisogna tenere conto degli immediati precedenti dell’Acireale, dovuti probabilmente,
anzi quasi certamente, a un momento di flessione che la squadra siciliana ha
potuto superare con la sorta natalizia. Quindi nulla toglie che il team acese
si ripresenti a questo nuovo appuntamento tirato a lucido, cosa che sarebbe
giustificata dalla bontà del suo impianto che, oltretutto, si è
dimostrato efficiente nella doppia versione casalinga e in trasferta. Anzi fuori
casa, quella siciliana, è una delle squadre che ha concesso poco agli
avversari. Del resto basti dire che ha ceduto i tre punti soltanto in due occasioni.
Il che è avvenuto per la solidità difensiva e una discreta efficienza
offensiva. Insomma un avversario, come suol dirsi, tosto, per cui la squadra
giallorossa dovrà tirare fuori il meglio delle sue possibilità
per venire a capo del risultato. Anche se, c’è da aggiungere, l’inserimento
di Ferrigno, oltretutto un trascinatore, dovrebbe aggiungere al Catanzaro qualcosa
in più quanto a sviluppo delle manovre. Da tenere, tuttavia, conto che
il centrocampista si troverà oggi a disputare la sua prima partita vera
dopo il lungo stop, per cui l’allenatore Dellisanti ha programmato un impiego
part-time del centrocampista esterno. Ferrigno alla distanza verrebbe rimpiazzato
da Bertuccelli anche lui non in grado di reggere i novanta minuti. Quindi schieramento
iniziale con il solito Moscelli in avanti, mentre in difesa rientrerà
Ciardiello dopo aver scontato a Tivoli il turno di squalifica.


IL QUOTIDIANO

Battendo l’Acireale i giallorossi si porterebbero a 3 lunghezze dalle
prime
Catanzaro, arriva la svolta?
Dellisanti vara l’inedita staffetta Ferrigno-Bertuccelli

CATANZARO – L’unico dubbio emerso dalla rifinitura di ieri è su chi
affiancherà Moscelli in avanti tra Ferrigno e Bertuccelli. Dellisanti,
dopo aver visto la squadra all’opera nella vigilia dell’importante match con
l’Acireale non ha sciolto completamente le riserve. Con tutta probabilità
Ferrigno si sistemerà in attacco a sinistra nel primo tempo, per poi
essere sostituito da Bertuccelli nella seconda frazione di gara. La ragione
della staffetta sta nelle non perfette condizioni fisiche dei due atleti. Il
centrocampista ex Giulianova affronterà la sua prima partita dal 1′,
in seguito al lungo stop che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per mesi.
Ferrigno dovrà adattarsi a giocare in un ruolo non suo, data la mancanza
di punte. I due brasiliani, che nel corso della stagione sono stati schierati
in avanti, hanno appena fatto ritorno dalla loro terra d’origine e presentano,
quindi, una condizione atletica non ottimale.
Discorso analogo per Bertuccelli. L’esperta punta è reduce da un intervento
al menisco, che non gli ha permesso di riscattare le prestazioni non esattamente
entusiasmanti dei primi turni di campionato. Il trentaseienne ex Taranto, che
comunque non ha avuto numerose occasioni per mettersi in mostra perché
chiuso da Ingenito, deve dimostrare in questa partita di poter ancora dire la
sua, prima che arrivino nuovi elementi che rinforzeranno il reparto. Infatti,
per Nunzio Falco del Giugliano, sembra ormai tutto stabilito. Il giocatore,
che può vantare anche trascorsi in serie A, dovrebbe disputare l’ultima
partita con la maglia gialloblù oggi pomeriggio, nel derby con la Puteolana.
Più complicato l’affare Verolino, il giocatore raggiungerebbe di corsa
Catanzaro, la società, però, non è molto propensa a privarsene.
L’allenatore Dellisanti fa una rapida summa di come la sua squadra vive la gara
con i siciliani. «Senza dubbio è una partita importante ­ esordisce
il trainer – Una vittoria potrebbe costituire la svolta, pur in una situazione
societaria non perfettamente chiara. Al termine del match potremmo ritrovarci
a soli tre punti dai play off».
Dellisanti sa bene che gli acesi, nelle ultime partite, hanno un ruolino di
marcia che non sta certamente rispettando la media promozione. «E’ fondamentale
l’approccio alla sfida ­ prosegue il tecnico – Bisogna scendere in campo
con la giusta mentalità, anche perché l’Acireale non sta attraversando
un periodo brillantissimo. Comunque sia sarà una partita importante per
noi, ma anche per loro che dovranno affrontare il Catanzaro al “Ceravolo”».
Formazione. In difesa si registra il rientro di Ciardiello, che ha scontato
la giornata di squalifica inflittagli dal giudice sportivo. Sulla sinistra Corazzini
riesce a recuperare, nonostante i dubbi sorti in proposito all’indomani del
rientro dalle ferie. De Sanzo è riconfermato a destra. Stesso discorso
per Folino, sulla medesima fascia. Lo Giudice è schierato nel ruolo di
Ferrigno, che si sposta in avanti per dare man forte a Moscelli.
Enrico Foresta

Dopo l’infortunio contro l’Acireale il centrocampista torna in campo.
Preso Falco, piace Verolino
Catanzaro, tutta la rabbia di Ferrigno
«Che delusione questa società: ci hanno lasciati soli nel momento
più delicato»

CATANZARO ­ Per Nunzio Falco è quasi tutto deciso. L’attaccante,
attualmente in forza al Giugliano, approderà a Catanzaro entro martedì
prossimo. Restano da definire solo gli ultimi dettagli con la società
campana. La punta è in scadenza di contratto(2003), e cedendolo il Giugliano
si libererebbe dall’onere di uno degli stipendi più alti di tutta la
rosa. Falco, che ha già raggiunto un accordo verbale col Catanzaro, è
una prima punta, spesso utilizzata anche in altri ruoli, come tornante. Un attaccante
non eccessivamente prolifico, ma fisicamente dotato. Il giocatore, nato a Castelfranco
Emilia (MO), 29 anni, è alto 179 cm per 79 kg di peso. Ad attirare le
attenzioni del Catanzaro, c’è anche Verolino, attaccante di proprietà
della Palmese, per la verità non molto propensa a portare a termine l’affare.
Verolino rimane, comunque, uno degli obiettivi individuati a suo tempo da Dellisanti.
In questo autentico caos, un punto fermo rimane la voglia di fare bene nella
partita di domani con l’Acireale. Atleticamente la squadra sta bene, ma a confermare
che il gruppo non ha smaltito la delusione delle note vicende societarie interviene
Fabrizio Ferrigno: «Inutile negare che c’è qualcuno che ha sbagliato.
E’ facile gioire nei momenti positivi, meno quando le cose non vanno più
per il verso giusto. E’ proprio quello che ha fatto la dirigenza, doveva stare
vicina alla squadra. E’ da tempo che invece non si vede».
Il forte centrocampista, scenderà in campo con i siciliani fin dal 1′.
Dopo l’infortunio occorsogli quasi a inizio stagione, per il giocatore ex Giulianova
la partita con l’Acireale è un po’ come un nuovo inizio di campionato.
«Giocherò sin dall’inizio, finché riuscirò ad andare
avanti. Tutti in squadra stanno vivendo male questa situazione. Ho rifiutato
di andare a vestire altre maglie, anche di serie C1, per indossare quella giallorossa.
Ora non mi va di gettare benzina sul fuoco, dopo il 18 gennaio avrò molte
più cose da dire. Questa estate quando sono stato ingaggiato mi era stata
prospettata tutta un’altra situazione, ora per rimanere in Calabria voglio una
società alle spalle. Non mi va di essere trattato così. Sono arrabbiato
e deluso. Pochi mesi fa avrei potuto scegliere tra Catanzaro e Rimini. Farò
di tutto perché la scelta che ho fatto non sia quella errata».

Il giocatore menziona, ad ogni modo, alcuni elementi positivi del Catanzaro:
«Innanzitutto i tifosi, non credevo ai miei occhi quando ho visto alcuni
di loro in clinica a Milano, quando ero ricoverato a causa dell’infortunio.
Inoltre, il presidente Cavallaro si sta dimostrando una gran brava persona.
Ha tutta l’aria di una persona che se promette poi mantiene. Solo gente del
genere merita secondo me l’appellativo di “uomo”». Ferrigno
sposta il tiro sulla partita con l’Acireale: «La cosa importante è
non perdere».
Enrico Foresta


STADIO GIALLOROSSO

Intervista col mister al giro di boa di un campionato che vede la squadra
assestata a metà classifica dopo un buon inizio
Franco Dellisanti, il punto fermo
«In questo momento sto facendo soprattutto lo psicologo di un gruppo sano»
di Antonio Ciampa


Allora, Mister Dellisanti, èarrivato il momento del consuntivo di
metà campionato.
Considerando le varie avversità che ci sono successe, direi che sono
abbastanza soddisfatto di quanto abbiamo fatto, certo, magari mancano due o
tre punti, frutto di partite che con un pò di concentrazione e fortuna
in più potevano finire meglio, su tutte gli incontri casalinghi con Lodigiani
e Latina, ma in questa situazione era difficile fare di più.
A proposito di tale situazione, rimproveri da fare o magari farsi? Ritengo che
eventuali rimproveri siano da muovere per errori commessi nel passato e del
quale ancora oggi stiamo pagando leconseguenze, ma, sinceramente, terrei a sottolineare
che, da parte mia, ci sono motivazioni altissime nel cercare di raddrizzare
questa stagione,anche perchè a Catanzaro sto vivendo intensamente e mi
rendo conto di cosa significhi la squadra di calcio per questa realtà
con la quale mi confronto quotidianamente ed alla quale mi piacerebbe ridare
l’entusiasmo perso. Certo, non è facile allenare con la crisi societaria
alle spalle…
È assolutamente chiaro che senza una solida società alle spalle
potrebbe crollare tutto ed, in questi giorni, a volte tocca anche fare un pò
lo psicologo del gruppo per evitare che ciò accada, io posso solo sperare
che presto ci sia qualche buona notizia a livellosocietario, e se ciò
avvenisse, atteso che a me importa poco chi ci sarà altimone, esenzafare
inutili promesse, posso dire però che, tecnicamente, iltempoper recuperare
il terreno perduto c’è tutto.
Ma, a proposito di psicologia, mi sembra evidente che serpeggi un gran nervosismo
all’interno della squadra. E’ proprio quello che dicevo prima, a causa dei rapporti
difficili con i tifosi soprattutto, ma anche per i problemi societari che sono
sotto gli occhi di tutti, alcuni ragazzi stanno pagando uno scotto in termini
di nervosismo che gli fa compiere gesti od assumere atteggiamenti sbagliati,
certo non è bello nè professionale, ma bisogna pur considerare
tutto il contesto nel guale avvengono questi episodi e pertanto è necessario
uno sforzo di comprensione da parte di tutti, me per primo.
Passando all’aspetto tecnico, c’è qualcosa o qualcuno che pretenderà
dalla, eventuale, nuova proprietà?
Domanda troppo facile cui rispondere, è sotto gli occhi di tutti quello
che serve alla squadra: una punta, anzi due, non necessariamente con le stesse
caratteristiche e mi piacerebbe avere anche un puntello a centrocampo, poi,
se qualcuno dovesse chiedere di andar via (ma spero proprio di no) sarà
evidentemente necessario sostituirlo; certo, ribadisco che non è il caso
di fare promesse, ma, se arrivassero tali rinforzi e considerando che le mie
squadre hanno sempre fatto bene alla distanza, i play-off non sono così
irraggiungibili… Mi permetta di fare, per una volta, il tecnico, ma un trequartista
non potrebbe essere utile?
In linea di principio non sono contrario ad utilizzare lo schema con l’uomo
dietro le punte, visto anche che sono stato tra i primi ad adottarlo ad Agropoli
ben 12 anni fa, ma il fatto è che trequartisti che fanno la differenza
in questa categoria non ne vedo e pertanto preferisco farne a meno.
Ultimamente si è notato qualche pericoloso sbandamento difensivo.
La difesa, dal mio punto di vista, non è un problema, considerando anche
che è tra le meno battute tra tutti i gironidi serie C, il fatto è
che non avendo chi risolve i problemi lì davanti è necessario
avanzare un pò il baricentro di tutta la squadra con le conseguenze che
appunto rimarcava.
Lezione tecnico-tattica terminata. Passiamo all’attualità: la situazione
dell’infermeria.
Mah (uno dei limiti della carta stampata è di non poter mostrare espressioni
dell’intervistato che a volte valgono più di mille parole…) è
incredibile, non si riesce mai a stare tranquilli; in ogni modo, Bertuccelli
e Ferrigno, che per noi è fondamentale perchè è uno che
sa saltare l’uomo con facilità e mettere buone palle in mezzo all’area,
sono sulla via del recupero definitivo, per Ambrosino toccherà pazientare
ancora un pò, mentre la brutta novità è data dalla febbre
alta che ha avuto Moscelli in settimana e che non so proprio in che condizioni
possa averlo lasciato.
In definitiva e prima di congedarci, c’è qualcosa che vuole dire ai tifosi
che sembrerebbero averla adottata come principale, se non unico, punto di riferimento?
Guardi, mi assumo il compito, davanti al pubblico, di fungere da garante del
lavoro che sto svolgendo e del fatto che, se tale lavoro, non potessi continuare
a svolgerlo per il meglio, com’è per me necessario, dato anche che mi
sto giocando molto, in termini professionali, in quest’avventura catanzarese,
ne trarrò le opportune conseguenze.
Ed allora ci congediamo ammirando, in ogni caso, Franco Dellisanti, professionista
esemplare mentre inanella, sconsolatamente solo, (triste metafora o malinconica
realtà?) l’ultima serie di giri di campo al termine dell’allenamento.

La società siciliana, attrezzatasi per il salto di categoria,
si presenta al “Ceravolo ” vogliosa dei tre punti
Arriva l’Acireale di mister Chiancone

L’Acireale, attuale quarta forza del campionato scende al “Ceravolo”
per confrontarsi con un Catanzaro che, al solito, si presenterà alquanto
rabberciato. La squadra del presidente Antonino Pulvirenti nell’estate scorsa,
dopo due stagioni anonime, si è rafforzata per fare un campionato d’avanguardia,
si è affidata ad un tecnico di indiscusso valore, il quarantanovenne
salernitano Roberto Chiancone, fresco di promozione col Martina e profondo conoscitore
del girone meridionale della C2 che in passato, (1996/’97), aveva già
vinto guidando la Battipagliese. Gli innesti a centrocani o di Carnale (prelevato
dal Martina) e della vecchia conoscenza giallorossa Gianni Delle Vedove, del
bomber Andrea Pandolfi (finora 6 centri) che fa coppia col trentenne Orazio
Russo (5 reti il suo score), hanno dato ai granata che si schierano col 4-4-2,
il piglio della grande squadra. Partiti forte, via via gli etnei hanno perso
qualche punto di troppo. Nelle ultime 5 giornate, infatti, l’Acireale sui 15
punti a disposizione ne ha fatti propri soltanto 4 perdendo a Brindisi, tra
le mura amiche col Giugliano e quindi col Frosinone che ora si ritrova appaiato
in classifica in piena bagarre play-off. Gli unici punti per la formazione di
Chiancone sono venuti da una striminzita vittoria casalinga contro il fanalino
di coda Puteolana (1-0) e da un pareggio ad Olbia prima della sosta natalizia.
Il Catanzaro dunque, se vuole davvero agganciare il treno dei play-off dovrebbe
approfittare di questo momento di appannamento dei siciliani.
Marilena Aiello


LA CITTA’ DI SALERNO

Mercato: il Catanzaro deve sciogliere la riserva. L’alternativa è
Bigica. Contattato Luiso
Ultimatum di Capuano per Alfieri

NOCERA INFERIORE. Breve pausa nelle operazioni di mercato, in attesa di rituffarsi
nelle trattative a partire da domani. Per il centrocampista, ultima telefonata
ed ultima scadenza per Mario Alfieri (Catanzaro). Ma nel frattempo Capuano pensa
sempre di più all’ipotesi di portare Emiliano Bigica in maglia rossonera,
tra l’altro a cifre non eccezionalmente alte. Per l’attacco, con Totò
Fresta (Como) sempre in pole position, da registrare una telefonata fatta dal
tecnico rossonero a Pasquale Luiso (Ancona). Ovviamente non è detto che
Luiso, detto il ”Toro di Sora”, possa realmente arrivare, avendo già
ricevuto proposte interessanti sia dalla serie B che dalla C1. Però il
contatto, confermato da Capuano nelle scorse ore, dimostra ancora una volta
la volontà di prendere un pezzo forte in avanti (volontà dimostrata
pure con gli interessamenti per Passiatore e Zirafa). Due operazioni in uscita
concluse intanto dal diesse Vito Giordano: in prestito all’Angri sono stati
ceduti i promettenti ’85 Di Maio e D’Amico, rispettivamente trequartista e centrocampista.
Domani il portiere ’84 Amabile passerà all’Ariano Irpino, mentre mercoledì
il difensore ’84 De Martino firmerà col Trapani. No alla Palmese infine
per la cessione del centrocampista ’82 Carmine Giordano, giudicato utile alla
causa della Nocerina nel girone di ritorno.

Autore

God

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