Catanzaro Night News

Scuola Superiore di Magistratura: Bergamo e Firenze in dirittura d’arrivo, Catanzaro resta al palo

Riceviamo e pubblichiamo

 

«Decolla la Scuola di Magistratura. Finalmente il Csm ha nominato i membri del Comitato direttivo di sua competenza». E’ questo l’annuncio che vorrei sentire per la prestigiosa istituzione catanzarese, invece il virgolettato si riferisce ad una comunicazione relativa alla Sede di Bergamo. «Il Ministero della Giustizia il 30 luglio 2010 ha emanato un avviso di indagine di mercato per locazione immobiliare per la Sede della Scuola Superiore di Magistratura». Anche questa volta, purtroppo, il provvedimento del Dicastero di Via Arenula riguarda la Sede bergamasca e non già quella di Catanzaro. E non è tutto, perché, se la Sede del Nord Italia sta concludendo le fasi preliminari alla inaugurazione dell’importante organismo, anche la Sede del Centro Italia, quella di Firenze, ha già superato lo scoglio del sopralluogo di idoneità dei locali effettuato da Luigi Birritteri, Capo dipartimento dell’Organizzazione giudiziaria, del Personale e dei servizi del Ministero della Giustizia, il quale, a termine dei lavori, cui hanno preso parte rappresentanti dei Comuni di Scandicci e Firenze, della Provincia di Firenze, della Corte di Appello, nonché parlamentari del Pd e del PdL, ha espresso la propria soddisfazione ed ha annunciato che è intenzione del Ministro Alfano «costituire una Scuola fiorentina che per cultura e dimensione possa diventare un centro giuridico di livello europeo».

E la Scuola di Magistratura del Distretto territoriale del Sud, quella di Catanzaro, a che punto si trova?

Sappiamo tutti com’è andata ed è ormai acclarato che, dopo iniziali inerzie e successivi tentativi di scippi, la Città di Catanzaro nel 2009 ha finalmente incassato un pronunciamento favorevole da parte del TAR Lazio che, annullando lo sciagurato decreto del ceppalonico Mastella, ha sancito la legittima collocazione della Scuola di Magistratura sui Tre Colli.

E allora, cosa si aspetta? Quali sono le ragioni che impediscono alle nostre Istituzioni, alla classe dirigente, ai politici locali ed alla intera delegazione parlamentare calabrese dell’uno e dell’altro schieramento, quello catanzarese in particolare, di chiedere con forza al Ministro Alfano che vengano avviate tutte le procedure politico-amministrative necessarie a pervenire, nel più breve tempo possibile, alla costituzione a Catanzaro della Sede del Sud Italia della Scuola di Magistratura?

Non voglio avventurarmi in cervellotiche considerazioni e valutazioni sul cinismo dell’alternante opportunismo politico, né fare ricorso a sterili e controproducenti analisi intrise di cultura del sospetto né, ancora, oso immaginare che l’intera faccenda sia stata cancellata dall’agenda del Ministro e, cosa ancora più grave, da quelle degli uomini della politica calabrese. L’unica amara riflessione che posso fare, negando decisamente di volermi ergere al vuoto e superbo ruolo di fustigatore, sentendomi, invece, spinto dai valori del buon padre di famiglia, è che questa nostra Calabria e, in questo, come in altri casi, l’amata e troppe volte bistrattata Catanzaro, non riescono ad affrancarsi da un destino di subalternità e di supina acquiescenza verso un “potere centrale”, di cui è stata ieri “figlia prediletta” ed oggi una “risorsa cui destinare 250 miliardi di Euro”, e che le nostre intelligenze, che pure ci sono e sono ben sveglie, vengano malamente utilizzate.

Aldo Ventrici

Cittadino di Catanzaro

Autore

Salvatore Ferragina

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