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Edilizia sociale e blocco della legge 36; il Comune chiede un incontro con Scopelliti

Un incontro urgente con il presidente Scopelliti e con l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Giuseppe Gentile, per capire quali siano i motivi che hanno portato al blocco della Legge 36, quella che finanzia, tra l’altro, le imprese cooperative per la realizzazione di alloggi sociali. E’ quanto hanno chiesto l’assessore all’Urbanistica Giuseppe Soriero e l’assessore ai Servizi sociali, Nicola Sabatino Ventura, alla luce dell’allarme lanciato dalle stesse cooperative. Le quali, dopo aver partecipato al bando, dopo essere entrate regolarmente nelle graduatorie approvate per decreto il 7 ottobre del 2009 e, in alcuni casi, dopo aver cominciato i lavori, nel mese di luglio hanno ricevuto comunicazione di sospendere ogni attività perché sospesa l’efficacia esecutiva delle graduatorie. Il tutto in attesa di ulteriori informazioni che non sono mai arrivate. Una vera e propria doccia fredda che ha creato apprensione tra tutti coloro che hanno puntato sulle cooperative e che potrebbe costituire un duro colpo per l’economia della città. Gli investimenti previsti, infatti, sono di circa 120 milioni in tutta la provincia e di circa 50 milioni nel capoluogo. Cifre importanti, il cui taglio comporterebbe il fermo delle imprese con un duplice danno: per i lavoratori e per coloro che avrebbero dovuto, tra qualche mese, avere una nuova abitazione. “Quello che risulta incomprensibile – affermano i due assessori – è perché si è deciso di bloccare cantieri già avviati o pronti per essere iniziati in un momento di così grave crisi per il settore delle costruzioni. Ecco perché ci rivolgiamo al presidente Scopelliti e al suo assessore al ramo, affinché chiariscano la vicenda, dando l’input necessario per dar seguito a una legge – concludono – di elevata valenza sociale”.  

Autore

Salvatore Ferragina

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