Catanzaro Night News

Un cittadino del comune di Borgia scrive al Governatore Scopelliti

Riceviamo e pubblichiamo

Esimio Calabrese nonché Governatore della Calabria,

come d’abitudine, quando scrivo, mi piace sempre rivolgermi direttamente alla parte più alta, senza intercessioni, le quali producono niente o quasi.

Mi chiamo Pietro RIJILLO, cittadino come a Lei di questa “BellaSorgente”, la quale mi dona sempre delle belle sensazioni di vita materiale ed animica. Le scrivo per segnalarle una grave anomalia, con riferimento all’Identità di Borgia, che si reitera oramai da anni. Gli anni passati, il sottoscritto, aveva già segnalato a chi di competenza la deficienza nello scrivere un’ Identità sbagliata(inesistente) nei confronti di Borgia. Leggo con attenzione, il programma del Magna Grascia Teatro Festival, dove Lei scrive ” è una occasione di arricchimento culturale, e non solo, per tutta la Calabria”, se ciò che scrive, corrisponde al vero, vero è, che nell’identificare i luoghi dove queste manifestazione si svolgono, guarda caso, tutti comuni sono giuridicamente evidenziati e, solo Borgia, deve subire un’identità non propria, per mera abitudine e dispregio verso i Borgesi tutti. Signor Governatore, chi Le scrive, desidera che, una volta per sempre, si dia identità giuridica al territorio di Borgia, la quale in questi anni, ha provocato una spaccatura all’interno della comunità stessa, dove per imposizione e mera ignoranza propagandata dalle scuole e mezzi d’informazione, si è arrivati a questo stato e, leggendo la scaletta del programma (tratto dalla brochoure…Dodici gli scenari d’eccezione che saranno utilizzati: i parchi archeologici di Sibari, Crotone, Roccelletta di Borgia, e poi il Teatro dei Ruderi di Cirella, l’Abbazia benedettina di Lamezia, il Tempio di Marasà di Locri, il Teatro all’aperto di Palmi, piazza Castello a Reggio Calabria, il Teatro della Torre Marrana di Ricadi, l’area archeologica di Rosarno, l’antica Kaulon e lo spazio del Castello al Parco delle Rimembranze di Vibo Valentia…) vedrà che solo Borgia non è chiaro, poiché disturbato da un vezzeggiativo, causa della divisione e cattiva informazione. Perché, ricerca di tracce! Proprio per addivenire definitivamente alla verità storica, la quale deve essere sempre perseguita, in quanto fonte di forza, crescita e sviluppo dei Popoli e, la Calabria in particolar modo. Il programma ben impaginato e, molto bello nelle immagini, pensato con attenzione e dovizia di foto ed esplicazioni dei Tredici Siti Archeologici, è un viatico d’identità e cenni storici di grande e scientifica confutazione da parte degli studiosi, che per il lettore è sinonimo di verità, la quale non può essere disattesa dalla pochezza e consuetudine del dire comune, pertanto per evitare che ciò possa ancora di più aggravare l’identità di questo territorio e dei cittadini che lo abitano, la prego di trovare la soluzione per porre rimedio, attraverso la Sua autorevolezza, confutando personalmente se ciò che Le ho esposto corrisponda a verità. Signor Governatore Scopelliti, per quanto su scritto, lo scrivente, avrebbe il piacere di una Sua risposta in merito, con la diramazione a tutti gli Enti, in primis la Regione Calabria tutta, a non far più scrivere il vezzeggiativo (rocc. di Borgia) per identificare il Parco Archeologico Scolacium ed il territorio tutto. Per l’occasione, Voglia gradire i saluti più sinceri, augurandole prosperità, e che la Calabria possa Sorgere, nella Sorgente di vita, tanta agognata da tutti Noi Calabresi.

                                                                                                                                                                                                                                                                                                           Pietro RIJILLO

Autore

Salvatore Ferragina

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