Che fantastica storia è la vita!

Il Catanzaro batte il Crotone con una prova stupenda e si propone nei quartieri alti della classifica.

“… Mi chiamo Giorgio e faccio il capocannoniere… e quando pensi che sia finita… è proprio allora che comincia la … “partita”… che Fantastica Storia è la Vita…”
Chiedo venia al cantautore romano Antonello Venditti se prendo a prestito (trasformandole) le strofe del suo ultimo lavoro, evidentemente con una valenza differente, ma la tentazione era troppo forte.
Partita d’altri tempi quella di ieri. Messe a dura prova le coronarie di tutti i cuori giallorossi. E che nessuno venga a dire che era una partita come tutte le altre. Nei giorni passati sembravano quasi formarsi i partiti dei tempi dell’intellighenzia pitagorica: i molti e i pochi. Chi sosteneva che non si trattasse di un vero derby e chi sosteneva il contrario. Trasmissioni televisive, dichiarazioni, “teoremi”… Ma a cose fatte , o meglio ancora “viste” , quello di ieri è stato un derby, e che derby. E a proposito di “teoremi”…: ottima prova trigonometrica del Prof. Braglia, sia per le geometrie viste in campo che per l’animus con il quale i suoi “discepoli” hanno affrontato la gara. Una pietanza servita ai tifosi giallorossi da uno chef di nome Piero Braglia, toscano come il sig. Velotto di Grosseto che ha fatto di tutto, ma proprio di tutto per assumere le vesti del protagonista. Gol (validissimo) annullato ai giallorossi, cartellini gialli unidirezionali, punizioni a valanga, rigore, espulsione… e menomale che il toscano non si è sostituito alle punte rossoblu. A volte chi scrive cerca di glissare su certe argomentazioni, oggi si dice che bisogna farlo per “essere professionali” o ancora “per fare una corretta comunicazione”(?), ma al sottoscritto piace andare controcorrente, e non vorrebbe correre un rischio ben più grave: quello di dire il falso.

Giornata soleggiata (22°) dopo un venerdì e un sabato che avevano fatto temere una domenica condita di fulmini e saette e il Nicola Ceravolo stracolmo in ogni settore. In “curva est” circa seicento tifosi del Crotone con al seguito striscioni (numerosi) in …gergo per cercare di pungere i Catanzaresi e dall’altra parte, in Curva Massimo Capraro, un enorme striscione con su scritto: “I ventisei comuni della vostra provincia sono qui dal 1929” e applausi come unica risposta alle numerose provocazioni. Tutti concentrati al massimo, preparatore atletico compreso. Pensate un po’, quest’ultimo , a riscaldamento ultimato, si preoccupa di “rizollare” il manto erboso rovinato dagli scatti degli atleti. Dalle piccole cose , si evincono le grandi. Ieri tutti hanno dato il massimo. Anche le Forze dell’ordine, arrivate a Catanzaro con la “flotta aerea”. No, scherzavo, ma per molti minuti, a bassa quota, un aereo della Polizia di Stato sorvolava il Ceravolo esibendosi in pericolosi e azzardati giochini…! Non era questo un derby?

Il primo tempo inizia con un Catanzaro che parte convinto nei propri mezzi. Non un assalto scriteriato, ma ragionato e ben diretto da un Alfieri maestoso. Dopo un ottimo intervento di Lafuenti ad inizio gara, il Catanzaro , poco a poco prende possesso del centrocampo e le uniche palle perse dai giallorossi, sono frutto di rimpalli sfortunati. I minuti passano con le squadre che si fronteggiano ma con una prevalenza territoriale dei giallorossi di Braglia. Il Catanzaro dopo poco va anche in gol con Ferrigno: calcio di punizione dal limite, battuto troppo in fretta per l’arbitro che annulla. Ma al 20’ del primo tempo Toledo riceve palla sulla fascia di propria competenza. Il brasiliano viene anticipato da Citterio che spazza in calcio d’angolo, onde evitare … problemi. Mario Alfieri batte alla perfezione e Giorgio Corona , di testa gonfia la rete. Le ugole dei supporters presenti al Ceravolo trovano un meritato sfogo. Il Crotone cerca di reagire, ma la pressione degli uomini di Gasperini, si dimostra infruttuosa. Un certo Mario Alfieri continua a giganteggiare a centrocampo bene coadiuvato da Briano e dopo un personale slalom tra due difensori, viene atterrato. Punizione. Batte lo stesso Alfieri e dipinge una traiettoria stupenda che saluta il sette rossoblu e si insacca. Michelangelo non avrebbe fatto di meglio. Finisce il primo tempo con la squadra di Braglia sommersa dagli applausi. I tifosi del Crotone improvvisano trenini esorcizzanti. Ma si sa, neanche le Ferrovie dello Stato, attraversano un buon periodo!

Rientrano le squadre in campo con un Crotone motivato ed un Catanzaro pronto a spegnere le velleità di rimonta dei pitagorici. Piero Braglia sostituisce Ascoli con l’ex Caterino (5’ S.T.) e Toledo con Biancone (9’ S.T.). Il Catanzaro fa l’errore di indietreggiare e Lafuenti si deve superare al 26’ su Bertolini. Il portiere giallorosso a tu per tu con il crotonese, non si sbilancia e finta un tuffo sulla propria sinistra per indurre il calciatore rossoblu a calciare sulla destra. Bertolini abbocca e Silvio Lafuenti salva il Catanzaro da un gol già fatto (questa volta di mano e non di piede…). Al 33’ Paglierini e Pastore sono a tu per tu in area giallorossa. Si toccano e Velotto, senza indugi, concede il penalty. Batte di potenza Porchia e realizza. 2 –1 e palla al centro. Giusto il tempo di vedere un errore madornale di Biancone ad un metro dalla porta avversaria, che al 42’ l’ottimo Dei verticalizza per un certo Giorgio Corona. Il bomber, freddo e sicuro, ubriaca il portiere Dei e insacca all’angolino proprio sotto gli occhi allibiti dei tifosi Crotonesi. Il Nicola Ceravolo è una bolgia infernale. L’urlo dei giallorossi invade anche l’aeroplanino della Polizia di Stato. E’ il 3 –1 . Ma non finisce qui. Al 45’ Paglierini , dopo uno scambio veloce con un compagno, si presenta solo innanzi a Lafuenti e calcia . La palla sbatte sotto la traversa e si insacca. L’arbitro concede ben cinque minuti di recupero. Lo stesso Paglierini richiede (invano) una certa complicità di intenti ai propri sostenitori cercando di rianimarli. Velotto cerca di dargli una mano, provvedendo ad espellere Zappella dopo una furibonda zuffa creatasi nella porta catanzarese, a seguito del gol del Crotone. Ma i cinque minuti trascorrono e il risultato non cambia più. E’ il 3 –2 finale e il Ceravolo esulta.

Vittoria e sorpasso per il Catanzaro di Braglia, contro un Crotone coriaceo, ma ieri poco concreto e poco sicuro in difesa. Il Catanzaro “P&P”, si propone con forza come protagonista nelle zone alte della classifica, sfruttando in pieno la prima delle due gare interne consecutive.
Il Catanzaro si riappropria del suo ruolo e seppur timidamente, gonfia il petto. Guai a parlare agli addetti ai lavori giallorossi di qualcosa che vada oltre una tranquilla permanenza! E’ il giusto atteggiamento di chi sa di essere forte , ma, allo stesso tempo, assume l’atteggiamento umile proprio del tennista, che , anche se in vantaggio sull’avversario, sa che la partita non finisce mai e che la vittoria finale dipende solo da se stesso. Non basta essere in vantaggio, non basterà vincere questa battaglia, la truppa di Braglia , ne siamo certi, non lascerà nulla di intentato per raggiungere ambiti traguardi. Ssshhh, non ditelo a nessuno. “Che fantastica storia è la vita”! Avanti tutta! Avanti così Catanzaro!

Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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