Catanzaro Night News

Andrea Ranieri soddisfatto per la nomina di Salerno

Un forte e sincero plauso per la scelta intrapresa dal sindaco Rosario Olivo nell’affidare, al Dott. Raffaele Salerno, la delega di assessore alla Sicurezza, Gestione del Pon Sicurezza, all’integrazione sociale nelle aree a rischio e alla Polizia Urbana. .

La nomina di Salerno, catanzarese stimato e conosciuto per l’ottimo lavoro svolto al servizio delle istituzioni, profondo conoscitore della nostra realtà, è una risposta forte e chiara all’emergenza che viviamo nella nostra città.

Si rafforza così la volontà dell’amministrazione a voler  garantire sicurezza e rispetto delle regole con la certezza che con tale competenza sia possibile definire quei provvedimenti avviati ormai da tempo, come l’approvazione del Pon sicurezza e l’apertura della Scuola di Polizia penitenziaria ed aumentando gli interventi tendenti a sviluppare la cultura della legalità.

Oggi più che mai con tutto ciò che sta accadendo, dove la certezza del diritto sembra essere messa in discussione, il principio di eguaglianza essere quasi offuscato da far pensare a figli e figliastri, in una realtà calabrese, ieri a Reggio la manifestazione contro la criminalità, e non da meno nella nostra città troppo facilmente definita isola felice, e così non è, e, non lo è mai stata, dove il potere criminale è fortemente presente, affrontare i temi della legalità e della sicurezza deve essere il fulcro del dibattito politico.

Non è ammissibile che invece di affrontare tematiche di questo genere ci si debba perdere in perverse discussioni per mere questioni di posizionamenti interni legate a logiche di corrente e cordate, si da determinare l’allontanamento delle persone dai luoghi della politica, troppo spesso sembra di essere miopi e non vedere le notevoli difficoltà di chi amministra in questa nostra terra, e lo dico da amministratore, che in alcuni momenti ha vissuto più l’isolamento ché il supporto nelle battaglie sociali , civili e di legalità.

Oggi è necessario avere un centrosinistra che apra la discussione a tutti coloro che non si riconoscono nel progetto del governo anti meridionale Bossi-Berlusconi-Tremonti, un centrosinistra che non rimanga chiuso in se stesso, sarebbe anacronistico, ma che lavori per un nuovo programma, partendo da ciò che è stato fatto e da ciò che si e programmato, individui politiche comuni che possano costruire proposte per sviluppare risorse nel meridione, senza  assistenzialismo, ma con vere operazioni di risanamento politico e di legalità, dove la cultura-scuola e università- siano considerati investimento e non perdita, e il rispetto delle regole senza se e senza ma, il tempo trascorre e non si può rimanere incagliati in discussioni oramai stantie, questa amministrazione ha lavorato e sicuramente poteva fare di più, ma non è sopportabile che all’interno del centro-sinistra c’è sempre chi vede il bicchiere mezzo vuoto e mai mezzo pieno.

 

Autore

Salvatore Ferragina

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