Avversario di turno

FC Crotone Calcio

I pitagorici al Ceravolo. Di Ivan Pugliese

FC CROTONE CALCIO

 

PREMESSA

L’ottava giornata del campionato riserva al
Catanzaro la più affascinante sfida di tutta la stagione. Innanzitutto il derby
con i “cugini” crotonesi è una partita fondamentale dal punto di vista tecnico
perché potrebbe proiettare definitivamente la squadra vincente nei quartieri
alti della classifica. Inoltre, dal punto di vista emotivo, la sfida è molto
sentita. Mentre i tifosi giallo-rossi manifestano (simulano!) un certo
distacco, motivato da una comprovata superiorità storica (calcistica
ovviamente), quelli rosso-blu vivono l’attesa del grande evento, sperando di
regalare una bruciante delusione al loro vecchio capoluogo.

Il football a Crotone gode di una discreta
tradizione, sicuramente superiore a quella di molte altre società del girone. I
primi calci nella città pitagorica risalgono al 1923. Prima della seconda
guerra mondiale il Crotone milita nei campionati minori con sparute apparizioni
in serie C. Dopo il conflitto, inizia un’altalena con brevi periodi in IV
quarta serie e molte stagioni in serie C. Gli anni migliori sono dal ’64 al
’77, con un terzo posto conseguito proprio prima che la riforma dei campionati
spedisse il Crotone in C2.

La retrocessione d’ufficio è solo l’inizio di un
periodo travagliato, costellato da due fallimenti (1979 e 1991), molte stagioni
tra i dilettanti e poca gloria in quarta serie. Fino all’avvento di Raffaele
Vrenna che acquista la società pitagorica dopo il fallimento del ’91
progettando la risalita. La marcia del Crotone è inarrestabile e, per molti
versi storica. Partendo dal campionato di Promozione nel 1993, i rossoblu
vincono 5 campionati in soli 7 anni, giungendo ad ottenere la prima storica
promozione in serie B e il 9° posto nel primo anno tra i cadetti. Gli artefici
delle promozioni sono i tecnici Corigliano, Morrone e Cuccureddu.

L’abilità di Vrenna e la strategica alleanza con la
Juventus (Cabrini, Cuccureddu, Sculli, Re David, Aronica, Ametrano, Gasperini
solo per fare qualche nome) portano il Crotone in paradiso, ben due categorie
sopra il Catanzaro. Molti tifosi giallo-rossi del Crotonese, delusi
dall’anonimato della C2, abbandonano gli spalti del “Ceravolo” per affollare
quelli dello “Scida”. Ma la retrocessione di due anni fa e il sesto posto della
scorsa stagione, unitamente al ripescaggio del Catanzaro, faranno riscoprire
agli sportivi calabresi il sapore del derby. Non sarà il derby con il Cosenza o
con la Reggina, ma sempre un derby è!

 

I PRECEDENTI

Ad alimentare lo scetticismo dei tifosi giallo-rossi
nel considerare un derby questa partita, viene in soccorso il bilancio dei
precedenti. I derby di campionato giocati al “Ceravolo” sono soltanto sette (5
di serie C, 1 di IV serie, 1 di C2). I primi sei giocati a cavallo degli anni
’50, l’ultimo (dopo 44 anni di sfide soltanto infrasettimanali) nel ’97 vinto
dai giallo-rossi per 1-0 con un gol di Picasso. Il bilancio complessivo è
favorevole al Catanzaro con quattro vittorie, due pareggi (l’ultimo 2-2 il
4/11/1951) e una sola sconfitta (0-1 nel ’52). Il computo complessivo dei gol
indica un vantaggio di 12-8 per i giallo-rossi.

Le due squadre si sono incontrate negli ultimi anni
anche in Coppa Italia. Nel ’97 vinse 3-0 il Catanzaro, mentre le due ultime
sfide, giocate però allo “Scida”, hanno visto prevalere il Crotone (2-0 nel ’99,
2-1 quest’estate con i gol Porchia, Corallo e Ferrigno).

 

LA SQUADRA

Dopo un fulminante inizio di campionato, l’ultima
tribolata stagione del Crotone si è risolta in un vano inseguimento ai
play-off, in un deludente sesto posto finale e in un valzer di allenatori. La
nuova scalata alla serie B è stata affidata da Vrenna a Gian Piero Gasperini,
45enne tecnico proveniente dalle giovanili della Juventus (naturalmente!) dove
ha allenato diverse formazioni fino alla Primavera campione d’Italia.

La squadra tuttavia non è stata rivoluzionata
rispetto all’anno scorso. Gli unici acquisti rilevanti sono stati il centrale
difensivo Di Meglio, reduce da tre anni tra i cadetti a Messina, il centravanti
Corallo (di proprietà del Lecce con cui ha giocato qualche partita in B) e il
giovane e promettente attaccante pugliese Vantaggiato, 19enne di proprietà del
Bari (5 presenze in  l’anno scorso) che
ha già debuttato con la Nazionale under 20. Il resto della truppa è
praticamente inalterato rispetto allo scorso campionato, soprattutto se si
considera che le altre due novità sono Cardinale e Re David, cavalli di ritorno
a Crotone dopo una stagione rispettivamente a Cosenza e a L’Aquila.

La squadra di Gasperini gioca con un 3-4-3 speculare a
quello del Catanzaro, forse un po’ più offensivo negli uomini che lo
compongono. Il portiere Dei è una sicurezza per la categoria. In difesa
l’innesto di Di Meglio accanto a Porchia e Scardina innalza la qualità del
pacchetto arretrato. A centrocampo i due registi Cardinale e Juric (ex Hajduk
Spalato e Siviglia) sono di categoria superiore, mentre in attacco il reparto è
ben coperto, soprattutto quantitativamente. Se dovesse esplodere almeno uno tra
Corallo e Vantaggiato, il Crotone sarebbe sicuramente tra le principali
pretendenti al salto di categoria.

Formazione-tipo (3-4-3):

Dei; Porchia, Di Meglio, Scardina; Leone, Cardinale,
Juric, Re David; Tarantino, Corallo, Bertolini.

 

VERSO CATANZARO-CROTONE

Il Crotone arriva al derby dopo un periodo difficile per
infortuni e per risultati. Dopo un pre-campionato esaltante (con Tarantino e
Vantaggiato in grande evidenza) e una partenza sprint con tre vittorie nelle
prime tre gare (due esterne a L’Aquila e Paternò e una allo “Scida” contro il
Sora), la squadra di Gasperini sembra essersi inceppata, cogliendo soltanto 3
punti nelle ultime quattro partite (tre pareggi casalinghi contro Taranto,
Acireale e Chieti e una sconfitta a Teramo). Il ricordo della partenza
bruciante dello scorso anno seguita da un mediocre campionato è ancora vivo
nelle menti dei tifosi rossoblu che domenica scorsa hanno dato i primi segni
d’impazienza. Fischi impietosi nei confronti di Corallo, deludente nelle ultime
prestazioni contro Teramo e Chieti anche a causa di un ginocchio ballerino che
lo mette in dubbio per la trasferta di Catanzaro.

Domenica il Crotone non può sbagliare. Un ulteriore passo
falso nel derby significherebbe crisi, e Gasperini potrebbe essere già in
discussione. In vista di questa importante sfida, il tecnico piemontese ritrova
Carmine Leone, il grande ex della partita (dall’altra parte ci sarà Caterino),
nato a Isola Capo Rizzuto, nove anni vissuti a Catanzaro con 69 presenze e un
gol in prima squadra. Guarito dall’infortunio, Leone si piazzerà sulla fascia
destra del centrocampo al posto di Porchia che potrà così tornare nel suo
abituale ruolo difensivo. Proprio intorno al pacchetto arretrato ruotano i
principali dubbi di Gasperini, visto il problema muscolare che ha costretto Di
Meglio a uscire anzitempo domenica scorsa e gli acciacchi di Scardina.

Ballottaggio anche in attacco tra Corallo (che sta
tentando di recuperare in extremis dal problema al ginocchio) e Vantaggiato.
Entrambi hanno due gol all’attivo, ma il primo sta deludendo le aspettative.
Accanto alla boa centrale prescelta si muoveranno a destra Tarantino (autore
del gran gol che domenica ha consentito al Crotone di acciuffare il Chieti a 4
minuti dalla fine) e a sinistra Bertolini, ristabilito dall’infortunio che lo
ha tenuto fuori per una settimana. In lizza per una maglia in attacco, ma con poche
chances, Ciarcià, Galardo e Pagliarini.

Probabile
formazione
(3-4-3):

Dei; Porchia, Di Meglio (Rossi), Scardina; Leone,
Cardinale, Juric, Re David; Tarantino, Vantaggiato, Bertolini.

 

I TIFOSI

Il Crotone ha un discreto seguito di pubblico. La media
degli spettatori presenti allo stadio “Scida” (capace di ospitare 10.000 unità)
nelle prime partite di questa stagione è stata di 3.300 spettatori (4° posto
complessivo), molto simile a quella dell’anno scorso. Sono cresciuti invece gli
abbonati: dai 1.270 della passata stagione agli attuali 1.830.

I più importanti gruppi organizzati della tifoseria
rossoblu sono il “Commando Ultrà Teddy Boys” (CUTB), gruppo storico nato nel
1978, i “Nasty Boys”, asse portante della tifoseria crotonese, nato nel 1996
dalle ceneri della “Fossa Jonica”, e la “Gioventù Pitagorica”. La principale
rivalità è con il Lamezia. Altre inimicizie storiche con Catanzaro, Palermo,
Benevento, Cagliari, Siena, Torino, Salernitana, Reggina. Gli ultras rossoblu
sono invece gemellati con Cavaiuoli e Catanesi. Rapporti d’amicizia con
tifoserie storicamente di sinistra come Empoli, Venezia e Ancona, mentre
l’amicizia con i cosentini è finita in un derby di un paio d’anni fa.

La connotazione politica di alcuni gruppi crotonesi è
infatti abbastanza marcata e costituisce, insieme al fattore storico e
geo-politico, uno dei principali ingredienti dell’accesa rivalità con i tifosi
del Catanzaro, i quali tuttavia non ricambiano con la stessa acrimonia l’odio
dei “cugini”.

 

Si ringrazia

www.fccrotone.it

http://utenti.lycos.it/agosin

Ivan Pugliese

Autore

Tony Marchese

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