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Elettrodotto di Montalto Uffugo: interrogazione al Parlamento Europeo di De Magistris

Nota stampa del parlamentare IdV, Luigi De Magistris

La vicenda dell’elettrodotto Laino-Feroleto-Rizziconi approda al Parlamento Europeo. L’europarlamentare Luigi de Magistris (IDV) ha infatti presentato un’interrogazione scritta alla Commissione per verificare il rispetto della normativa comunitaria per il tratto dell’elettrodotto che attraversa il comune di Montalto Uffugo (CS), in particolare le frazioni di Pianette e Lucchetta. L’iniziativa dell’on. de Magistris segue le numerose proteste da parte del comitato di cittadini “Insieme per la salute” e di associazioni ambientaliste – oltre che dello stesso Comune di Montalto Uffugo – che denunciano i possibili rischi per la salute derivanti dai campi elettromagnetici generati dall’elettrodotto, il cui tracciato in alcuni tratti arriva a sfiorare le abitazioni. Gran parte dei residenti delle frazioni di Pianette e Lucchetta – scrive de Magistris nell’interrogazione – lamenta numerosi disturbi fisici, come vertigini e cefalea, ed è giustamente preoccupata per l’insorgere di possibili malattie come cancro e leucemia. Rischi peraltro evidenziati da una perizia tecnica redatta per conto del Comune, nella quale sono espresse “forti perplessità di ordine ingegneristico, biologico, sanitario ed ambientale” e si consiglia  “prudentemente l’ubicazione in un’altra zona” dell’elettrodotto. Sempre secondo la perizia, la società “Terna Spa non ha tenuto conto degli effetti biologici e clinici derivanti da esposizione permanente ai campi magnetici emessi dall’elettrodotto”. Per questo de Magistris ha chiesto alla Commissione di verificare se “nella costruzione dell’elettrodotto Laino-Feroleto-Rizziconi a Montalto Uffugo sia stata rispettata la normativa comunitaria e tutelata la salute dei cittadini, anche alla luce della Raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 1999 relativa alla limitazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici”. “E’ inaccettabile che cavi dell’alta tensione a 380 Kw passino sulla testa dei cittadini – spiega de Magistris –, con tutti i rischi per la salute legati all’esposizione a campi elettromagnetici. Bisogna pretendere da Terna la modifica del tracciato con l’interramento dei cavi nelle zone abitate”. “In Calabria – commenta poi de Magistris – avviene che i soliti comitati d’affari, in concorso con la criminalità e con la connivenza della politica, stanno depredando e devastando il territorio puntando sulla filiera dell’energia. Nella regione spuntano come funghi pale eoliche, centrali a biomasse, tralicci dell’alta tensione, senza alcun rispetto per l’ambiente, per il paesaggio, e soprattutto senza alcuna tutela per la salute delle comunità locali. Energia, peraltro, che non serve al fabbisogno della regione, ma viene prodotta per essere esportata in altri territori, mentre la Calabria vede sempre più compromesse le possibilità di sviluppo legate ad uno sfruttamento delle risorse naturali e paesaggistiche che sia sostenibile e compatibile con l’ambiente. I cittadini devono ribellarsi, gli amministratori non devono girarsi dall’altra parte o peggio essere conniventi con chi si arricchisce alle spese delle collettività. La Calabria diventa terra di conquista da parte di prenditori senza scrupoli – conclude de Magistris – proprio perché questi confidano nella ‘scarsa reattività della popolazione locale’:  per questo sono fondamentali la partecipazione democratica e la vigilanza civile da parte dei cittadini, che sempre più numerosi scendono in piazza per difendere i propri territori e il diritto alla salute delle comunità”. 

Autore

Salvatore Ferragina

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