Catanzaro Night News

Sistema innovativo impiantato per la prima volta in Calabria presso la Cardiologia Universitaria di Catanzaro

Un dispositivo esterno senza fili che si applica sulla cute per il monitoraggio dei pazienti con aritmie
L’obiettivo è quello di monitorare il paziente aritmico con tecnologia wireless diminuendo il periodo di ricovero ospedaliero

 

 

E’ stato impiantato per la prima volta in Calabria presso la Cardiologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, diretta dal Professor Ciro Indolfi, un dispositivo esterno da applicare sulla cute per il monitoraggio dei pazienti con aritmie, sfruttando la tecnologia wireless.

L’obiettivo significativo è quello di seguire l’evolversi del quadro clinico del paziente direttamente da casa, diminuendo dunque il periodo di ricovero ospedaliero, grazie ai vantaggi offerti dall’uso dei dispositivi di trasmissione senza fili.

“Il sistema – ha spiegato il Professor Indolfi – monitora automaticamente 24 ore su 24 ecocardiogramma e frequenza attraverso un dispositivo indossabile aderente da applicare nella regione prepettorale, vicino allo sterno”.

La filosofia del dispositivo è quella di monitorare il paziente lasciando a questi la possibilità di svolgere le sue attività quotidiane nell´assoluta tranquillità.

Il sistema può essere utilizzato per esaminare i pazienti con sintomi che potrebbero essere causati da aritmia cardiaca nota e non nota, quale dolore toracico, perdita di coscienza, capogiro o parziale perdita di coscienza, vertigini, stordimento, caduta, palpitazioni, episodi transitori di ischemia, dispnea; per valutare possibili aritmie in pazienti in fase di guarigione dopo un intervento chirurgico cardiovascolare o toracico,pazienti post infarto miocardico,  pazienti con disturbo respiratorio del sonno; per valutare i benefici dopo l’inizio o l’interruzione dell’assunzione di una terapia farmacologica antiaritmica.

“Tale tecnologia – ha concluso il Professor Indolfi –  è sicuramente un valido ausilio nella tempestiva diagnosi di sindromi aritmiche; inoltre consentendo il monitoraggio dei pazienti in regime non ospedaliero, permette  di ottenere informazioni notevoli, sia per le aritmie, sia per il controllo dei farmaci sulle stesse”.

 

Autore

Salvatore Ferragina

Scrivi un commento