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Ricorso al Tar per il P.S.C.; intervento di Corsi e Costanzo

Una successione di articoli apparsi sulla stampa locale si sono occupati del grave disappunto espresso dal Sindaco Olivo, dalla Giunta Comunale, ed in particolare del neofita assessore Soriero (che esprime velate minacce ed interpretazioni arbitrarie) sul ricorso presentato al TAR dall’arch. Pierluigi Cervellati circa la graduatoria relativa alla gara indetta dal Comune per la redazione del P.S.C. (ex P.R.G.).

Come si è appreso sempre dalla stampa il prof. Cervellati lamenta di essere stato ingiustamente scavalcato da altro concorrente. Saranno pertanto gli organi giudiziari competenti (TAR e Consiglio di Stato) a decidere la questione, prettamente di diritto, se il primo classificato prof. Oliva ed il suo gruppo abbiano i requisiti prescritti dal bando predisposto dal Comune.

Per la precisione al ricorso presentato dal prof. Cervellati non si sono associati i componenti il suo gruppo (Studio Angotti, Sintagma, ing. Pierluigi Mancuso, geol. Maurizio Mancuso e Agr. Francesco Scalfaro), che, ovviamente, si ritiene condividano le motivazioni del ricorso stesso e ne auspichino la vittoria.

Tutto ciò rientra fra le regole della civiltà giuridica che si attengono alla correttezza di una procedura di gara fra concorrenti ammessi da una Commissione comunale e non già di rissa tra gli stessi.

Al contrario il Comune farebbe meglio a chiarire le ragioni delle procedure seguite ed in particolare se a parere dell’Ufficio Legale dello stesso Comune, il gruppo Oliva abbia o meno i requisiti prescritti dal bando e quindi le ragioni sulle quali si fonda l’interessa del Comune a seguire un giudizio che vede contendenti due gruppi professionali che si sono classificati sostanzialmente alla pari nella graduatoria stilata dalla Commissione di gara. Quale è dunque la ragione che ha spinto il Sindaco Olivo, l’Assessore Soriero e la Giunta a dare mandato di costituirsi in giudizio in una causa che espone l’Ente ad una rilevante spesa legale (al momento già di circa 14.000 euro) che peraltro avrebbe potuto evitare ricorrendo al proprio Ufficio Legale (ove ne condivida le motivazioni), o meglio lasciare che la vertenza si svolgesse fra le parti interessate?.

Il Comune avrebbe fatto bene, innanzitutto ad accertare se sussistono eventuali altre ragioni che hanno concorso ad eventuali errori nella compilazione della graduatoria e a chiarire perché la stessa gara (indetta oltre 2 anni fa con determina del 19/8/2008) vinta sempre dal prof. Oliva (ne aveva i requisiti?), fu annullata in autotela sempre dallo stesso Dirigente preposto su ricorso del prof. Karrer che segnalava con un esposto inviato all’Autorità di Vigilanza presunte irregolarità, da questa confermate con invito all’Ente a procedere alla revoca degli atti emessi in autotela.

Insomma la vicenda presenta aspetti poco comprensibili considerato che il Comune tra prima e seconda procedura di gara si è esposto a spese rilevanti impegnandosi recentemente anche a sostenere spese legali esterne per un contenzioso che riguarda esclusivamente due concorrenti giudicati dall’Amministrazione professionalmente egualmente validi.

Il Sindaco avrebbe invece potuto tenere edotto della vicenda il Consiglio Comunale (titolare della vicenda urbanistica), alla luce dei documenti, delle spese e delle valutazioni del caso, nonché di quelli della precedente gara. Ma così non è stato.

Sulle affermazioni, velatamente minacciose, del neofita assessore Soriero, che non rappresenta un pulpito attendibile né per trascorsi politici (Comunista, Dipietrino, avversario di Olivo e quindi del centro sinistra di cui ora è assessore) né per esperienza amministrativa presso il Comune di Catanzaro, non se ne comprende il significato e l’intento, né quale sarebbe “la sequela di offese contenute nel ricorso che finiscono per sminuire l’operato politico dell’Amministrazione Comunale”!”

Autore

Salvatore Ferragina

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