Catanzaro Night News

Segnalazione di cani randagi a Giovino

Le segnalazioni inerenti un banco di cani randagi, che scorazza allegramente, nella pineta di Giovino e sull’arenile e che si è reso protagonista di varie aggressioni a danno di persone adulte e bambini, si susseguono, ma nessun intervento ad oggi è stato posto in essere né dal comune di Catanzaro, né dall’ASP. Su tale argomento eravamo intervenuti, all’inizio dell’estate, per segnalare l’aggressione subita ad opera di un cane randagio da una residente di Giovino. Repetita iuvant ?. Questa la denuncia di Fulvio Tolomeo e Massimo Gualtieri, del Movimento Civico Catanzaro Marina. La prima segnalazione, risale a circa un mese fa, allorquando una insegnante F. P. rientrando dal mare a casa, con la figlia, è stata aggredita dai cani in oggetto, in pineta. Soltanto la prontezza delle stesse, ha fatto si che i medesimi, desistessero dall’aggressione. Ma sono stati attimi di terrore. La cittadina, ha nei giorni seguenti, contattato con insistenza, sia i Vigili Urbani, sia l’Assessorato Ambiente ed Igiene del Comune, nonché l’ASP di Catanzaro. Gli enti le avevano assicurato l’immediato intervento. Ad oggi, però tutto tace e nessuno delle autorità preposte si è visto. Gli episodi si susseguono, quotidianamente, anche a danno di sportivi, persone anziane e compagnie di ragazzi che frequentano con assiduità la pineta di Giovino e conseguentemente le segnalazioni e le richieste di intervento. C’è chi è costretto, onde rientrare nella propria abitazione, a ridosso della pineta, fare il giro “lungo”, per timore delle aggressioni del branco e c’è chi, come accaduto ieri sera, in prossimità di un noto lido balneare di Giovino, ha dovuto rinunciare, al posto del piede e/o della gamba, ad una crocs, preda dei cani. C’è chi come una bambina in spiaggia, è stata salvata dal provvidenziale intervento dei genitori, cavandosela con tanta paura. E la sera, per ovvi motivi, la situazione peggiora. Ci chiediamo, ma gli episodi di questi ultimi anni, che hanno visto branchi di cani, aggredire ed in alcuni casi uccidere (si pensi ai casi siciliani) persone adulte e minori non hanno insegnato nulla a chi è preposto alla tutela dell’incolumità pubblica ?. Perché in tali casi, le autorità preposte, non intervengono ed anzi iniziano uno scaricabarile incredibile, in ordine alle competenze dell’intervento ?. E’ come è possibile fare turismo in queste condizioni da quarto mondo?. Che immagine resta impressa in chi frequenta il nostro litorale ?. Richiediamo quindi l’immediato intervento delle autorità citate, per la soluzione della pericolosa problematica, che non può essere più sottovalutata.

Fulvio Tolomeo e Massimo Gualtieri – Movimento Civico Catanzaro Marina

  


Autore

Salvatore Ferragina

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