Un pari che sta stretto ma…

Aquilotto da Messina ci racconta la sua trasferta a Paternò.

Dopo un pomeriggio colorato di giallorosso torno a casa un po’ deluso per il pareggio ottenuto alle falde dell’Etna, ma non eccessivamente perchè tutto sommato quello ottenuto è pur sempre un pareggio esterno, un risultato che può andare bene per raggiungere il primo obiettivo prefissato da P&P: la salvezza tranquilla evitando la lotteria dei play-out.
Quello di ieri è sicuramente un pareggio che sta stretto alle aquile in un campo di certo non impossibile da espugnare.
Sono stati tra i 350 e i 400 i tifosi giallorossi giunti dal capoluogo calabrese e da altri posti,per la maggior parte della Sicilia. La fede per il Catanzaro è indiscussa e io non ho pensato 2 volte ad arrivare alle falde dell’Etna, infatti, alle 13:10 ero già arrivato davanti al “Falcone-Borsellino”, lo stadio di Paternò, il quale, naturalmente a quell’ora era deserto. Dunque decido di pranzare in una pizzeria vicina per finire prima delle 14, ora in cui avrei dovuto incontrare 2 “catanesi”, GialloRossoSuperSayan e FrancescoVV. Dopo essermi munito di biglietto, subito prima di entrare incontro Calabria Giallorossa, Uviduve e Spillo che erano giunti da Catanzaro con la macchina. Alle 14:30 avevamo già preso posto al centro della curva ospite, nel gradino più alto.
Prima e dopo la partita incontro anche Bolgia Giallorossa giunto da Davoli Marina per sostenere le aquile, Fabio, Fabriziouccc e il “messinese” Sozizzu.
Ore 15 parte la partita, e con essa anche i primi cori dei supporters giallorossi ed entra in funzione anche la mia macchina fotografica, nella quale alla fine conterò 15 foto scattate.
Del primo tempo poco di rilevante, per lo più noioso, con poche azioni da gol, infatti il portiere paternese Passarini rimane praticamente spettatore non pagante, così come l’estremo difensore giallorosso Lafuenti, tranne in un’occasione, quando in calcio di punizione innocuo di Pagana, Lafuenti si complica la vita ricorrendo ai piedi per respingere una palla diventata minacciosa per la porta catanzarese.
Si va a riposo con un punteggio ad occhiali. Durante l’intervallo non si notano volti particolarmente insoddisfatti tra i sostenitori giallorossi i quali non possono non affermare che gli uomini di mister Braglia ce l’hanno messa tutta.
L’impresa rimane possibile. Si rientra dagli spogliatoi con un Catanzaro ancora più intenzionato a portare a casa l’intera posta in palio, Ferrigno si danna l’anima e sforna cross nei quali però, purtroppo, gli attaccanti calabresi non riescono a mettere a rete.
Al 15′ del secondo tempo dopo un triangolo di passaggi Toledo-Ferrigno-Corona, quest’ultimo la mette dentro in scivolata ma a mettersi contro il Catanzaro c’è il sig. D’Ambrosi, che alza la bandierina probabilmente giustamente.
Gli uomi di mister Braglia tentano varie volte di siglare la marcatura che avrebbe consenito di portare a casa il bottino pieno, ma vengono bloccati dal bunker del Paternò, impeccabile.
E al 92′ per poco non arriva la beffa, infatti dopo un pasticcio difensivo Pagana tenta di approfittarne ma nulla da fare. Il punteggio rimane a reti inviolate, 1 punto per squadra, che tutto sommato non fa male a nessuno, che consente al Catanzaro di conquistare il primo pareggio stagionale fuori dalle mura amiche.
Anche se rimane un po’ di rammarico per una vittoria che i giallorossi erano fortemente intenzionati a vincere, ma tutto sommato i calabresi raggiungono un quinto posto che soddisfa pienamente i tifosi giallorossi. Insomma, è bene accontentarsi, anche perchè in più di un’occasione si è rischiata la beffa.
Dal punto di vista dello sport è stata una bellissima giornata, infatti prima della partita molti catanzaresi dialogavano tranquillamente con tifosi rossoblù e questo è stato un segno evidente di rispetto reciproco, un fattore fondamentale e necessario per l’esistenza dello sport.

Valerio Maria Cacciola
AquilottoRapace (da Messina)

Autore

Tony Marchese

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