Catanzaro Night News

Emergenza in mare a Simeri Mare

Riceviamo e pubblichiamo

CON l’entrata nel vivo della stagione balneare, il personale della Guardia Costiera dell’Ufficio Circondariale marittimo di Soverato, dell’Ufficio locale marittimo di Catanzaro Marina e dell’associazione GIOVI- Guardia Costiera Ausiliaria – alzano il livello di attenzione per i molteplici eventi, che si possono verificare durante la stagione balneare. Martedì scorso, intorno alle 18,15, una telefonata giunta alla Centrale Operativa del Numero Blu 1530 “Emergenza in mare” ha segnalato una situazione di pericolo nelle acque antistanti la località Homo Morto nel comune di Simeri Crichi. Dal porto di Catanzaro Marina, in pochi minuti, ha mollato gli ormeggi un gommone d’altura “classe B” in dotazione all’ associazione GIOVI-Guardia Costiera Ausiliaria, allertata dal comandante dell’Ufficio Locale marittimo, maresciallo Nicola Zangari, da Soverato, invece, è partito immediatamente il gommone della Guardia Costiera – Capitanerie di Porto diretti dal Tenente di Vascello, Fabio Serafino. In breve tempo i volontari del GIOVI, quasi contemporaneamente al personale della Guardia Costiera, sono giunti sul punto segnalato, a circa 500 metri dall’arenile dell’Homo Morto e hanno visto “rotolare” un canotto sulla superficie marina sospinto dal vento di ponente con forza 4/5. Avendo avuto notizia di una persona a bordo, hanno cominciato a perlustrare il tratto di mare dove probabilmente poteva essere caduto l’uomo. Fortunatamente, M.N. di 65 anni, senza perdersi d’animo, è riuscito a raggiungere la riva a nuoto. Sul posto è giunta anche un’autoradio dell’Ufficio Locale marittimo che ha provveduto a informare gli equipaggi sui mezzi nautici del cessato allarme,  a identificare l’uomo e ricostruire la dinamica dei fatti. Lo stesso M.N. ha raccontato agli uomini della Guardia Costiera di Catanzaro Marina che si stava dirigendo con il suo canotto a remi di appena un metro su una barca ormeggiata a circa 150 metri dalla battigia quando il forte vento non gli ha permesso di raggiungere la sua meta e le forti raffiche lo hanno trascinato verso il largo. A quel punto, la fredda decisione di tornare a riva a nuoto prima di essere trascinato più a largo. Durante il rientro dei mezzi nautici nelle rispettive sedi, il personale di bordo si è adoperato al recupero di alcuni tronchi d’albero che affioravano a pelo d’acqua, molto pericolosi per le barche in  navigazione. Dopo averli imbracati con alcune cime li hanno trasportati nel porto del quartiere marinaro per l’opportuno smaltimento. Da sempre la Guardia Costiera invita i bagnati a non avventurarsi in mare con i piccoli mezzi quali canotti, materassini, canoe o altro, in presenza di forte vento. Basta poco per ritrovarsi dal divertimento al serio pericolo.

Francesco Merante

Autore

Salvatore Ferragina

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