Dalla Redazione

Tallini: “Sì a Cosentino. Ora è tempo di chiudere”

L’assessore ringrazia il patron di Gicos e conferma il sostegno delle istituzioni. Sul 40%: «Ci sono le condizioni per un impegno dell’imprenditoria catanzarese»

Riportiamo integralmente il comunicato dell’assessore regionale Tallini:

«Non è in atto alcuna mia trattativa personale con l’imprenditore Giuseppe Cosentino per indurlo ad acquisire la proprietà del FC Catanzaro. La circostanza, riferita da alcuni organi di stampa, è assolutamente priva di fondamento. Ad esplorare l’ipotesi Cosentino è sempre stato, in modo collegiale, il tavolo istituzionale (Comune, Provincia, Regione, Camera di Commercio).

Le condizioni poste dall’imprenditore per acquisire il Catanzaro sono ben note a tutti. D’altronde, il titolare della Gicos ha avuto modo di chiarire sulla stampa qual è il suo progetto e quali sono i presupposti economici dell’operazione. Cosentino, come è noto, sarebbe pronto a rilevare il 60% del pacchetto azionario a patto che il restante 40% venga acquisito dall’imprenditoria locale. Ciò non dovrebbe costituire un ostacolo insormontabile visto che, proprio in vista dell’arrivo di un imprenditore deciso ad acquisire la società, si era già formata una cordata imprenditoriale locale disposta ad accollarsi almeno il 30% delle azioni.

Ora si tratta, evidentemente, di mettere assieme questi pezzi e giungere ad una conclusione positiva della trattativa. L’unico punto fermo è l’impegno delle principali istituzioni (Comune, Provincia e Regione) di sostenere economicamente il cammino della nuova società.

Rinnovo a Giuseppe Cosentino il mio apprezzamento ed il mio ringraziamento per l’interesse dimostrato verso il Catanzaro Calcio e mi auguro sinceramente che possano determinarsi le condizioni da lui richieste.

Desidero ricordare che l’unica trattativa che mi sono permesso di avviare personalmente, animato esclusivamente dalla mia grande passione per il Catanzaro, è quella che avrebbe dovuto portare ad una diretta assunzione di responsabilità i quattro maggiori gruppi industriali della città. Ho creduto molto in quella possibilità, purtroppo per il momento svanita. Ma oggi è ancora possibile che l’imprenditoria cittadina possa concorrere con il 40% non solo all’opera di salvataggio del Catanzaro, ma anche al suo rilancio nel panorama calcistico nazionale».

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