Società

Aiello: ”No a progetti tecnici non condivisi”

Il presidente attacca la decisione di Catalano: “Potrebbero essere un ostacolo per eventuali compratori”. E manda in ritiro solo i giocatori sotto contratto

Pubblichiamo integralmente il comunicato dell’amministratore unico del Catanzaro Antonio Aiello:

Red

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«In relazione al comunicato diffuso nel pomeriggio dal socio di minoranza Filippo Catalano intendo precisare e sottolineare quanto segue:

1) A seguito dell’iniziativa assunta dal socio Catalano che ha stipulato, autonomamente, un accordo con una struttura alberghiera toscana sostenendo che si tratta di un accordo gratuito per il Catanzaro, ho alla fine autorizzato, dietro l’insistenza in verità difficilmente comprensibile dello stesso Catalano, la partenza per il ritiro degli attuali giocatori contrattualizzati, gran parte dei quali sono giovanissimi.

2) Non ho autorizzato né la convocazione di calciatori attualmente liberi, né quella di allenatori attualmente liberi, sia perché non ne avrei capito la ragione in assenza di un tecnico e di una società dall’assetto definito, sia per evitare responsabilità di qualsivoglia tipo della società rispetto ad infortuni o altre difficoltà che potrebbero insorgere.

3) Ritengo che, vista la situazione di transizione che attraversa la società, non è assolutamente il caso di varare progetti tecnici di alcun tipo. Gli eventuali nuovi proprietari del Catanzaro, infatti, potrebbero non gradire situazioni di fatto che non hanno stabilito loro ed anzi potrebbero addurre proprio un dato del genere come  elemento su cui costruire il rifiuto di acquisire la maggioranza della società e di procedere alla richiesta di ripescaggio. Quanto ai progetti tecnici “gratuiti”, chi, anche marginalmente, si è occupato o si occupa di calcio, sa che di gratuito non c’è nulla e che tutto ruota attorno al danaro che una società è in grado di garantire a questo o quell’operatore di mercato, a questo o quel giocatore.

4) Ricordo pertanto ai tesserati del Catanzaro che prenderanno parte a questo ritiro che devono restare a disposizione soltanto dei tecnici contrattualizzati (preparatore atletico etc.) e non anche di eventuali allenatori di passaggio o disponibili ad occuparsi “gratuitamente” della truppa giallorossa.

5) Colgo l’occasione per ricordare al socio Catalano che, nella riunione svoltasi a Lamezia il 25 giugno, tutti i soci (Aiello, Bove, Catalano, Soluri e Tribuna Gianna) avevano assunto l’impegno a procedere con decisioni condivise, e comunque mai impegnative per la società dal punto di vista economico, fino al momento in cui non fosse stato chiaro quale fosse il nuovo e definitivo assetto societario. Credo che nessuno, né i giocatori sotto contratto, né i tifosi, né la città, sentissero il bisogno di una accelerazione autonoma, inopportuna e probabilmente dannosa per i futuri equilibri atletici della squadra.

6) Ricordo ancora al socio Catalano che i progetti tecnici vanno comunque vagliati all’interno della società, deliberati e portati avanti sulla base delle rispettive responsabilità. Al momento, lo ricordo, Catalano è un semplice socio di minoranza e non sembra neppure avere, viste le dichiarazioni di Cosentino lette sui giornali, la possibilità di continuare a sostenere di essere un referente di uno dei possibili futuri padroni del Catanzaro.

Preciso infine che, fino alla conclusione della vicenda passaggio di proprietà, giusto accordo tra i soci del 25 giugno, il Catanzaro non stipulerà accordi o contratti con nessun DG, nessun DS, nessun allenatore, nessun giocatore».

Autore

Redazione

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