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Marcucci: inaccettabili le manovre del Governo e di Tremonti

 

 

L’assessore al bilancio Giuseppe Marcucci è intervenuto, con una nota, sulla questione dei tagli agli enti locali previsti dalla manovra finanziaria del Governo.

“La decisione del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi di rifiutare un incontro politico ai rappresentanti delle Regioni e degli Enti Locali e di porre la questione di fiducia sulla manovra finanziaria, rendendola immodificabile, costituisce un grave errore, le conseguenze del quale peseranno a lungo sui cittadini italiani.

Le richieste ragionevoli, ma pressanti delle Regioni delle Provincie e dei Comuni sono state respinte addirittura con arroganza.

Ha fatto bene il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti a reagire con fermezza alle inaccettabili accuse di “cialtroneria” rivolte alle Regioni Meridionali dal Ministro Tremonti.

Nell’ultimo anno il ministro ha prima negato l’esistenza della crisi economica e finanziaria e proposto di tassare le banche (ricordate la Robin tax ?), poi alla stesse banche ha dovuto conceder aiuti. Ha proposto a giorni alterni interventi statalisti o una linea ultraliberista, quindi ha annunciato la fuoriuscita dalla crisi, salvo poi vedersi costretto a varare una manovra finanziaria da 24 miliardi di euro. A pagare questi soldi sono chiamati in primo luogo gli Enti Locali ed i dipendenti pubblici e poi tutti i cittadini che si vedranno tagliati drasticamente i servizi sociali.

 Sarebbe stato possibile operare in maniera ben diversa – anche a saldi invariati – distinguendo situazioni ed urgenze. Il comune di Catanzaro ha mantenuto, da sempre, una gestione attenta delle sue finanze, ha un indebitamento minimo, non ha titoli tossici in portafoglio ed ha sempre rispettato i limiti imposti dal Patto di Stabilità. Tutto ciò senza aumentare tasse e tariffe e senza ridurre le prestazioni ai cittadini.

Perché allora non permettere a noi e agli altri comuni “virtuosi” di spendere i finanziamenti di cui già dispongono, i propri soldi, per realizzare opere pubbliche necessarie, rilanciando così l’economia?

Perché parlare genericamente di Regioni incapaci di utilizzare i finanziamenti Europei quando la Calabria ha in questi anni fatto registrare un vistoso aumento delle risorse UE impiegate ed anche la visita del Comitato di Sorveglianza POR FSE 2007/2013 del 24 e 25 giugno scorsi si è chiusa con giudizi lusinghieri sull’operato degli Uffici Regionali Calabresi?

E le continue richieste di rimodulazione del PON Sicurezza presentato dal Comune non costituiscono forse un incomprensibile ritardo nell’utilizzo  – da parte del Ministero degli Interni e non della Regione – di finanziamenti Europei?

E’ allora un bel curioso Federalismo quello propugnato dal Ministro Tremonti e dai suoi alleati della Lega, un Federalismo che sottrae alle realtà locali poteri e risorse e che sposta attenzione e finanziamenti a favore delle aree più forti del paese.

In questo quadro anche l’avvio del Federalismo Fiscale con l’attribuzione ai comuni di una nuova imposta unica sugli immobili, che comprenderà oltre l’ICI, se dovuta, l’imposta di registro, la cedolare secca sugli affitti, ecc. e sostituirà trasferimenti dello Stato per 16 miliardi di euro, rischia di avere effetti devastanti per le finanze locali: è già stato calcolato, infatti, che a causa del diverso valore degli immobili un comune lombardo incasserà da questa nuova tassa circa 600 euro annui a cittadino, un comune calabrese meno di 200”.

Autore

Salvatore Ferragina

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