Catanzaro Night News

Tallini critica gli attacchi sul PON sicurezza

La nota dell’assessore regionale

Avevamo auspicato, dopo il ritiro delle dimissioni del sindaco Olivo, una nuova fase al Comune di Catanzaro, stante l’inconsistenza numerica (appena 17 firme sul documento pro Olivo, le adesioni orali lasciano il tempo che trovano) e politica della ex maggioranza. Passata la grande paura del commissariamento, i buoni propositi sono stati subito messi nel cassetto e l’ex maggioranza ha pensato di percorrere le vecchie strade per coprire i suoi gravissimi ritardi. Se la città è allo sbando, se la macchina comunale naviga a vista, la colpa è sempre del Governo. Il Comune ha sempre le carte in regola, anche quando perde i giudizi davanti al TAR, quando si vede bocciati i progetti, quando è clamorosamente assente, quando non riesce a pulire le strade, quando non riesce a bandire i concorsi. La colpa, in altre parole, è sempre degli altri. Il sindaco e gli assessori si autoassolvono con straordinaria faccia tosta. Tanto è vero che non hanno perso tempo per scaricare le loro responsabilità sui dirigenti, tra l’altro da essi stessi scelti e nominati.

Non è questa la fase nuova che avevamo auspicato. Evidentemente il sindaco ha scelto di farsi puntellare qua e là da singoli consiglieri invece di ricercare, come avevamo proposto, le giuste convergenze in Consiglio comunale.

Prendiamo atto che a dettare la linea del sindaco è sempre uno sparuto movimento civico, spazzato via nelle recenti elezioni regionali, ma che continua ad occupare indebitamente spazi di potere all’interno dell’Amministrazione comunale. L’attacco rivolto all’on. Traversa dai superstiti di CNC, movimento ormai ridotto all’agonia, è inaccettabile nei toni e nelle mistificanti argomentazioni. La larghissima adesione di vasti strati della società catanzarese, compresi molti pezzi della sinistra, alla candidatura Traversa ha suscitato un’ondata di panico, soprattutto in chi, grazie ad una manciata di voti, si ritrova a governare il Capoluogo di Regione.

Ci aspettiamo che il sindaco Olivo prenda le distanze dai provocatori documenti siglati dal movimento fantasma. L’on. Olivo in alcuni  interventi ha riconosciuto le qualità del ministro dell’interno Maroni, un ministro che ha raggiunto risultati senza precedenti nella lotta alle mafie, come gli hanno attestato alcuni giorni fa all’ONU. Il modello italiano contro il crimine, che addirittura molti Paesi occidentali vorrebbero mutuare, ha portato alla confisca di beni mafiosi per 9 miliardi di euro e all’arresto in appena due anni di 5.500 pericolosi criminali.

Gli attacchi al Governo e al Ministro dell’Interno sono la foglia di fico che la ex maggioranza al Comune usa per nascondere le proprie insufficienze. E’ la stessa tattica usata dal presidente Loiero nell’ultima campagna elettorale, con i risultati che si sono visti.

 

Domenico Tallini


 

Autore

Salvatore Ferragina

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