Catanzaro Night News

Critiche dai lavoratori della Fondazione Campanella a Mungo dell’UGL

E’ quanto meno singolare che un sindacato dei lavoratori, la UGL nella persona del rappresentante per la Sanità, Giampaolo Mungo, sia così molto attento nel prendere le difese inutilmente,  in modo immotivato e gratuito di una parte politica ma così poco attento alle lotte effettuate dai lavoratori, lotte che se non sono sindacalmente guidate o organizzate, addirittura non esistono.

…..Infatti, la UGL  nelle varie manifestazioni indette dal Comitato non ci è mai stato!!!!!

 Il Comitato in difesa del Polo Oncologico costituisce una voce autonoma dei lavoratori; è rappresentata infatti in egual misura da personale, votato da un’assemblea generale,  appartenente a ciascuna delle UU.OO. di questo Ente.

Il Comitato si è  sempre distinto per aver assunto una posizione super partes,  sforzandosi di porsi in maniera costruttiva nei confronti dei propri interlocutori a prescindere dalla politica, dal mondo universitario e persino dei sindacati.

Rammentiamo che questo Comitato, che ha visto la luce all’indomani della legge regionale che prescriveva la soppressione della Fondazione “T. Campanella”, non solo si è “detto preoccupato nella precedente gestione della Giunta Loiero” ma avverso gli atteggiamenti assunti da quest’ultima ha addirittura organizzato una manifestazione il 24 giugno 2009 che si è sviluppata per le strade di Catanzaro.

            Tra l’altro, quella manifestazione, a cui hanno partecipato moltissime persone, senza tessere sindacali o di partito, è stata il culmine di una raccolta di firme inviate al governatore Loiero, di continui comunicati trasmessi alla stampa nonché di forme di agitazione all’interno della struttura.    Ma, si sa,  ciò che il sindacato non governa, non esiste.

Era forse poco attento l’esponente Mungo quando un anno fa già si manifestava per rivendicare una professionalità screditata proprio dalla trasmissione Report, che per colpire questo o quel dirigente, in questo caso davvero in modo fazioso e pilotato, ha messo nel mezzo e infangato tutte le attività di questa Fondazione e per la quale, i professionisti della Fondazione e di tutta la sanità calabrese dovrebbero persino chiedere i danni morali.

La nostra mission è sempre stata quella di tutelare un progetto oncologico, una idea su cui poggiare le fondamenta di una complessa rete oncologica regionale che coinvolgesse in modo armonico tutte le strutture e figure professionali della nostra regione. Tale idea all’inizio è stata resa possibile da un protocollo d’intesa n. 799/2004 stipulato tra Regione Calabria  e Università Magna Graecia di Catanzaro, che già nella Sua prima stesura prevedeva delle successive modifiche sulla base delle evidenze quotidiane cliniche e manageriali.

  Sarebbe opportuno che i due soci fondatori, Regione Calabria e Università “Magna Graecia” si adoperassero in un tavolo di lavoro tecnico-politico insieme al Presidente e all’intero CdA, che dovranno tradurre in indirizzo politico programmatico le scelte scaturenti da questo tavolo, per una risoluzione definitiva delle problematiche inerenti la Fondazione, di carattere giuridico, clinico e di progettualità scientifica. 

             Siamo lieti di condividere con Mungo parole rivolte alla volontà di pianificare un modello organizzativo oncologico, parafrasando parole e intenti che noi insieme ad altri predichiamo da anni.

La manifestazione di questi intenti “munghiani” ci rendono soddisfatti, quanto meno per la consapevolezza di essere sulla stessa linea d’onda.

Se veniamo definiti “mostro giuridico”, in maniera spesso provocatoria,  di certo non siamo mostri sanitari ed in questo i dati delle nostre prestazioni sanitarie erogate parlano chiaro.

            Piuttosto il Nostro atteggiamento nei riguardi della Giunta Scopelliti è stata di speranzosa attesa, tanto da avere digerito il taglio di €. 10.000.000,00 senza battere ciglio, sin quando non ci si è resi conto che l’unico atto concreto nel pianeta sanità è stato solo quello.

Di certo il personale della Fondazione “T. Campanella” non starà a guardare insieme ai malati oncologici sempre più preoccupati della loro sorte e di cui nessun politico regionale se n’è mai fatto carico se non durante la campagna elettorale.

Siamo certi che il Presidente Scopelliti, ricordando le Sue parole pronunciate qui a Germaneto durante la Sua campagna elettorale, non sottovaluterà il patto sociale tra i malati oncologici e la sanità regionale e i lavoratori della Fondazione che hanno fatto sì che finalmente il malato oncologico potesse avere un Suo punto di riferimento .   

               Il Comitato di Coordinamento lotta per il Polo Oncologico

Autore

Salvatore Ferragina

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