Catanzaro Night News

Due comunicati sull’emergenza criminalità nei quartieri a sud di Catanzaro

Nota di Emilio Verrengia e del Coisp

Ancora una volta dobbiamo registrare, purtroppo, un omicidio nella zona sud di Catanzaro ed in particolare tra i quartieri di S.Maria e Catanzaro Lido, che segue una morte per overdosa di un giovane nel quartiere Aranceto.. Dopo l’omicidio di Massimiliano  Citriniti accaduto lo scorso anno durante una giornata di festa tramutata in tragedia nel centro commerciale   “Le Fornaci”, vi era stata una risposta forte delle forze di polizia  (in particolare servizi svolti dall’Arma dei Carabinieri) con dei presidi rafforzati nelle zone di località Pistoia ed Aranceto. Finita l’onta di contestazione da parte di diverse cittadini ed istituzioni sul rischio criminalità nella zona sud, i servizi rafforzati delle forze dell’ordine pian piano venivano smantellati.

Riconosciamo l’impegno continuo e costante (con arresti quotidiani di delinquenti) della  Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza per contrastare lo spaccio di droga, furti di autovetture, danneggiamenti ed estorsioni, furti  nei confronti dei commercianti ma tutto ciò non è sufficiente.

I cittadini della zona sud non si sentono più  “sicuri”, hanno paura di scendere nelle piazzette dei quartieri Pistoia,Aranceto, S.Maria, Fortuna e Corvo per socializzare e rimangono chiusi nelle loro abitazioni con la paura a volte di essere anche derubati.

C’è bisogno di una risposta forte dello Stato che ristabilisca da subito la legalità e faccia sentire ai cittadini che le  forze dell’ordine non abbassano la guardia rispetto a fenomeni criminosi in crescita.

Chiediamo immediatamente al Prefetto di Catanzaro una riunione del Comitato di Sicurezza ed Ordine Pubblico dove le istituzioni e le forze dell’ordine possano congiuntamente rivolgere un appello  allo Stato, ancora una volta,  considerata la drammaticità  della situazione sociale delle zone periferiche a sud della città di Catanzaro.

Bisogna riflettere a questo punto se è necessaria la presenza anche dell’Esercito così come è accaduto in altre città come Roma, Palermo che vada ad rafforzare l’opera di intelligence che è istituzionalmente affidata alle forze di polizia per contrastare con più forza e determinazione fenomeni criminali che hanno raggiunto livelli insopportabili

Nel contempo bisogna sollecitare la definizione del progetto di video-sorveglianza  ed il progetto PON Sicurezza  di riqualificazione sociale della zona sud di Catanzaro e richiedere che venga utilizzato al più presto il presidio di legalità di località Pistoia con una presenza continua e costante sul territorio delle forze dell’ordine (dalla Polizia Penitenziaria che potrà essere chiamata a prestare servizi di ordine pubblico ed alle forze di polizia).

Bisogna che si faccia subito altrimenti l’allarme sociale prenderà il sopravvento ed i cittadini che hanno annunciato proteste eclatanti avranno ragione a sentirsi abbandonati dalle istituzioni.

 

EMILIO VERRENGIA – Vice Presidente Consiglio Provinciale di Catanzaro                 

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“Inaccettabile. Che interi quartieri diventino il bronx delle città capoluogo di regione è a dir poco inaccettabile nel 2010”.  E’ quanto afferma la Segreteria Provinciale di Catanzaro del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia – dopo l’ennesimo efferato fatto di cronaca accaduto a Catanzaro ieri, quando, un giovane incensurato di 26 anni è stato freddato alle 20 davanti a un luogo affollato.

“La gestione della criminalità, che a Catanzaro ha connotati ben definiti trattandosi di una criminalità riconducibile solo alla popolazione definita rom, non deve e non può più solo essere un problema di Polizia. Lo avevamo già detto all’indomani dell’omicidio Citriniti, lo ripetiamo oggi a distanza di poco più di un anno. La politica deve fare la sua parte rompendo quei legami di clientelismo e favori a gente, come la popolazione di etnia rom, che ha dimostrato negli anni di non avere nessuna intenzione di integrarsi con le persone perbene, le quali a loro volta sono costrette a convivere con una realtà avvelenata, e che oggi giustamente gridano la loro paura”.

“Un consiglio comunale all’aperto nei quartieri a rischio e subito dopo un’assise provinciale e dove ce ne fosse bisogno anche una regionale. E’ questa la provocazione che lanciammo un anno fa ed è questo che continuiamo a chiedere, ma oggi non è più come provocazione, a una politica, la quale oggi è chiamata a bonificare se stessa, spezzando quei legami perversi che in periodo elettorale si trasformano in quantità di voti inspiegabili che provengono da quegli stessi quartieri a rischio. Scenda in piazza la politica, vada in quei quartieri e gridi a gran voce che non ci sarà protezione né indulgenza verso coloro i quali non rispetteranno le regole del vivere civile”. “I cittadini – continua la Segreteria Provinciale del Coisp catanzarese – chiedono certezze delle pene, legalità, presidio del territorio. Tutte cose che non possono interessare solo gli Operatori delle Forze dell’Ordine, che compiono ogni giorno e con enorme sacrifici un lavoro senza precedenti pure in condizioni di ristrettezze di risorse, di uomini, mezzi e strumenti necessari. Magistratura, politica, comunità religiosa e società civile sono obbligate, oggi più di ieri, a porsi il problema, non solo nell’immediatezza dei fatti, ma con un lavoro organico di bonifica dei territori e di un impegno quotidiano di prevenzione e repressione dei reati dura, laddove questi vengono reiterati sempre dalle stesse persone.”

 COISP

 

 

Autore

Salvatore Ferragina

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