Intervistiamo

Cisco Roma – Catanzaro 4-0

Scritto da Tony Marchese
Le Aquile sfoderano una prestazione indegna davanti a 4.000 cuori GialloRossi. Ennesima umiliazione per la tifoseria e la Città

C’è il pubblico delle grandi occasioni, c’è l’esodo del popolo GialloRosso, c’è finalmente quel pubblico tanto invocato da Auteri e dalla squadra durante la stagione. Il Flaminio regala un colpo d’occhio eccezionale, i tifosi del Catanzaro sono ovunque e sono solo due o trecento i tifosi della Cisco Roma. Quello che è mancato, come ormai è consuetudine per i playoff disputati dal Catanzaro, è la squadra. Quella squadra che ha disputato un campionato meraviglioso, ma che nel momento cruciale si è fatta sfilare la vittoria finale dall’unica antagonista plausibile, la Juve Stabia; quella squadra che giocando come sa fare con il Barletta aveva forse illuso tutti, ma che oggi si è completamente dissolta al cospetto di una onesta ma non trascendentale Cisco Roma.

Sulla partita c’è poco da dire. Parte a razzo la Cisco e dopo 23 minuti si era già sul due a zero con doppia marcatura di Ciofani. Al 34′ il Catanzaro ha l’opportunità di ritornare in partita, ma Mosciaro incredibilmente si fa parare un rigore da Ambrosi. Immediatamente dopo (35′) Babu chiude la partita portando la Cisco sul 3 a 0. Come se non bastasse al 44′ Bruno si fa espellere per aver colpito un avversario “a freddo”.

Nel secondo tempo la musica non cambia, è la Cisco a rendersi pericolosa ed a sfiorare più volte il colpo del definitivo “KO”. Auteri addirittura decide di coprirsi inserendo Lodi al posto di Longoni e De Franco al posto di Corapi. Ma non serve a nulla. Allo scadere è Franchini, su assist di Caputo, a chiudere i conti ed a portare la Cisco Roma in Prima Divisione addirittura con novanta inutili minuti ancora da giocare al Ceravolo. Sarà infatti un’impresa impossibile riuscire nella gara di ritorno, a segnare almeno 4 reti alla Cisco Roma senza subirne alcuna.

TM

Autore

Tony Marchese

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