Bar Mangialavori

E bomba o non bomba…

Auteri ed i suoi ragazzi conquistano la finale. Il Flaminio prossimo palcoscenico per le Aquile.
di Giuseppe Mangialavori

… noi arriveremo a Roma, malgrado …voi…malgrado tutto.

Atto primo dei playoff concluso con una qualificazione meritata ai danni del pur lodevole Barletta di mister Sciannimanico. In un Ceravolo vestito a festa, il Catanzaro di Auteri continua la sua marcia di avvicinamento alla prima divisione.

 Longoni timbra il “solito” cartellino e prepara la maxi invasione della capitale. Non sarà Madrid… ma mi sa tanto che Caputo & C. giocheranno entrambe le gare in trasferta…

Per la gara del Flaminio Mister Auteri, forte dell’esperienza “bagnata” dell’andata, catechizzerà certamente i suoi uomini a dovere. Non sempre Giove pluvio corre in soccorso, sebbene il Catanzaro attuale non debba temere niente e nessuno. L’importante sarà scendere in campo con lo stesso atteggiamento palesato in quel di Barletta e, soprattutto concretizzare il gioco prodotto. Anche ieri Mosciaro ha colto la traversa, facendo il bis con l’incrocio dei pali colpito al Puttilli. Comunque tutta la squadra si è ben difesa ed al cospetto di un Barletta di certo non arrendevole, anzi i ragazzi di Sciannimanico hanno profuso ogni energia fino all’ultimo, incoraggiati dai sempre presenti supporters biancorossi, protagonisti nel pre-partita unitamente ai “fratelli” giallorossi nel giro di campo a bandiere “unificate”.

Tutto ciò mentre in terra pugliese, allo Zaccheria di Foggia si è potuto sperimentare quanto una tifoseria possa pesare su una gara. E’ il 70° ed il Pescina (guarda caso vecchia conoscenza del mondo giallorosso) ha appena siglato il secondo gol che gli consente di salvarsi ai danni dei pugliesi. Lo stadio rossonero è un ammasso di tritolo pronto ad esplodere di rabbia. Se ne accorge anche il Sig. Tidona di Torino che provvede a sospendere la gara per consentire a chi di dovere, di intervenire per sedare gli animi. Il tifosi locali minacciano seriamente l’invasione che però non si concretizza (per fortuna dei satanelli…). Dopo un’interruzione di quasi venti minuti, il gioco riprende, il Foggia segna e si salva… Cosa sarebbe accaduto ai rossoneri se i tifosi avessero iniziato a protestare per l’orrenda prestazione o peggio a contestarli? Caracciolo sarebbe riuscito a segnare ugualmente il gol salvezza?

Fino a ieri Catanzaro e Foggia erano le uniche società a non avere mai vinto i playoff / playout. Da ieri e con una più che determinante mano data dai propri tifosi, il Foggia ha sfatato questo tabù. Ora tocca al Catanzaro. Si, tocca al Catanzaro e soprattutto ai propri tifosi iniziare a pretendere seriamente (anche da se stessi), iniziare a capire realmente che “se po’ fa” così come si sta facendo per la situazione societaria. I tifosi non sono determinanti? Chiedetelo ai Foggiani e vi risponderanno.

Ci si prepara ad invadere Roma. Non sarà una finale di Champions League, ma non importa. I sogni non hanno classifiche di merito.

Lo scherzo del destino vede sempre il benedetto Flaminio quale crocevia di palingenesi societarie. Tutti rammentano un Lodigiani – Catanzaro (2-2) con Moscelli & C. che iniziarono una cavalcata che ahinoi culminò nella disfatta interna con l’Acireale. Paradossalmente fu l’inizio dell’ascesa in B, durata l’attimo di una cocente illusione. Questa volta ci si augura che forti dell’esperienza, nessuno sbagli. Nessuno: dalla Società nuova che si prospetta (ci si augura non si perda altro tempo…), ai tifosi che dovranno fare pesare all’inverosimile la propria presenza. Dal primo, all’ultimo secondo. Il Flaminio dovrà essere a tema unico: il giallorosso ed il Ceravolo, al ritorno, un inferno dantesco, anzi, ancora peggio.

Bisogna riacquistare l’orgoglio e lasciare ad altri momenti i commenti autolesivi e di analisi del territorio catanzarese. Le analisi swot le faremo dopo. Tutti, anche coloro che prestano la propria forza lavoro fuori dalla propria Terra natìa sanno bene che Catanzaro non sarà il paradiso e che il Catanzaro non avrà il miglior assetto societario del mondo, ma ciò non autorizza nessuno a continuare a farsi e fare del male. Bisogna conquistare questa Prima Divisione, uniti. E’ il primo gradino che sarà propedeutico per il raggiungimento di obiettivi ben più importanti. Roma trema! Il Catanzaro sta arrivando.


 Giuseppe Mangialavori

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Giuseppe Mangialavori

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