La Striscia

C’è l’accordo tra i quattro, ora il nodo dei debiti

I crediti di fornitori e soci, l’ultimo ostacolo sulla strada della svolta

Sono giorni di passione questi che stanno vivendo i tifosi giallorossi. Da un lato una squadra in corsa per la promozione,  dall’altro una società che lotta per non fallire, per tirare a campare o per rinascere.

Partiamo dall’ultimo verbo, “rinascere”. Ci capiterà mai più l’occasione di vedere seduti a un tavolo i quattro grandi imprenditori della città che trattano l’acquisto della squadra di calcio che ci rappresenta? Se tutto questo fino a poco tempo fa era un sogno, oggi è diventato realtà. Anche Speziali ha dato l’ok. I Fantastici Quattro ci sono. E se questa volta ce li lasciamo sfuggire, sarà un errore imperdonabile da addebitare, con le dovute percentuali di colpe, a tutti, ma soprattutto a chi gradirebbe soluzioni di ripiego che significherebbero  eterno tirare a campare.

Di attestati di stima per i quattro imprenditori, in questi giorni se ne sono contati moltissimi. Hanno iniziato gli Ultras e  il Blocco 1929 con i loro comunicati, hanno continuato gli esponenti delle istituzioni prima ed i tifosi poi, prosciugando in due ore i tagliandi per Barletta. Insomma, tutti, anche per un solo minuto, hanno sognato ad occhi aperti. Ma tutto questo non basta! Ci sono dei problemi da risolvere affinché il sogno si realizzi.

E’ giusto che ognuno faccia i propri calcoli e allora, considerato che il Catanzaro Calcio è una spa anomala e che i conti sono usciti fuori, essendo chiaro che qualcosa non quadra ci chiediamo ma a che gioco giochiamo?

Nel primo tavolo istituzionale venne fuori una cifra complessiva di circa 2.200.000 euro per risanare la società. Questi erano i debiti maturati fino a marzo. Aggiungendo gli altri mesi mancanti, più o meno il debito dovrebbe essere salito a 2.500.000 euro di cui 1.030.000 necessario per ricapitalizzare e ottemperare alle scadenze fiscali e previdenziali. Ebbene, ora i conti cambiano. Fra ricapitalizzazione (1.030.000) debiti verso fornitori (1.370.000) e debiti verso soci (800.000 si arriva a 3.200.000, in pratica euro più euro meno, un bel milioncino aggiunto dopo il tavolo di fine aprile.

Partendo dalla certezza che i quattro sono disposti a ricapitalizzare per l’importo suddetto (anche noi abbiamo le nostre fonti certe), i nodi sono due:

– Chi toglierà il resto dei debiti verso i fornitori, in cui magari si trovano inseriti anche soggetti dell’ultima ora ?

I soci hanno rinunciato ai loro “crediti”? Soluri ha fatto una dichiarazione, ma gli altri?

Certo sarebbe bello se i contabili della società ci dicessero  i nomi e i cognomi dei creditori. Sappiamo che è quasi impossibile che questa curiosità si avveri,  ma  come può una squadra di C2 senza un patrimonio, che non paga o paga con notevole ritardo, indebitarsi in questa misura?

Tutti devono conoscere questi dati, perché i quattro sono pronti a ricapitalizzare, ma non sono pronti a elargire i propri capitali a “scialapopolo”. E  siamo sicuri che se avessimo l’elenco di chi vanta crediti ci sarebbe da ridere, e di gusto.

Il valore dell’Fc Catanzaro è stato quantificato al costo della ricapitalizzazione. Gli altri debiti devono essere scremati, cominciando dai crediti dei soci che devono scomparire (capito Aiello?), per finire ai debiti verso i fornitori. Tutti gli imprenditori che erano pronti a versare una somma nella costituenda fondazione potrebbero contribuire a quest’operazione di scrematura dei debiti. Perché il treno passa ora e qualsiasi altro progetto auspicabile e futuribile (come la Fondazione ideata da Abramo) andrebbe a supportare una società solida e in grado di dare una prospettiva vera al Catanzaro Calcio.

In un progetto serio, com’è quello delineato dai 4 big dell’imprenditoria locale, i  contributi extra (regionali, comunali o provinciali) servono per la programmazione futura e non per pagare giri alla giostra o altre cose pregresse. Non perdiamo questo treno, non sciupiamo per l’ennesima volta l’occasione della vita, ognuno faccia per quel che gli compete il proprio dovere e compia quei passi indietro necessari. Togliere i crediti verso i soci subito e scremare i debiti sono una priorità.

Puntiamo sui cavalli vincenti se vogliamo davvero svoltare.

SF

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Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della nuova associazione Catanzaro Libera.

In una città sempre più sconfitta e rassegnata, un gruppo di ragazzi cresciuti a pane, C2 e pagina 218 di televideo, ha deciso di unire le forze dando vita al movimento “Catanzaro Libera”. L’idea nasce dalla volontà di dare voce a tutti coloro che vogliano mettere al servizio della causa giallo rossa le proprie competenze ma soprattutto il proprio entusiasmo.

Con queste premesse “Catanzaro Libera” si prefigge l’obiettivo di restituire alla tifoseria giallo rossa quella dimensione di sana e naturale passionalità che da sempre ci contraddistingue nel panorama calcistico nazionale.

Al fine di tracciare fin da subito un segno di discontinuità rispetto alle precedenti esperienze di aggregazione all’interno della tifoseria, “Catanzaro Libera” seguirà una linea di assoluta intransigenza verso qualsiasi tentativo di destabilizzazione dell’ambiente, con la consapevolezza che i vent’anni di anonimato del Catanzaro Calcio sono anche frutto di reiterate ingerenze esterne nella vita della società giallo rossa.

Per maggior informazioni è possibile comunicare attraverso l’indirizzo email : catanzarolibera@gmail.com.

Catanzaro Libera

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Redazione

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