Avversario di turno

Il Barletta tenta un altro sgambetto

Giornata storica per i ragazzi di Sciannimanico e per la città alla sua prima partita di play-off

BARLETTA – L’entusiasmo si taglia a fette. Lo stadio “Puttilli” è pronto a vestirsi a festa per il primo play-off della storia del Barletta. Di fronte il peggiore degli avversari, il Catanzaro, secondo in classifica e per più di mezzo campionato dominatore sul campo del girone meridionale di Seconda Divisione. Da un rapido flash-back si capisce l’impresa dei pugliesi. Sei anni fa, mentre il Catanzaro di Braglia iniziava il suo primo campionato di B, il Barletta arrancava negli inferi del dilettantismo, in Promozione, dopo il fallimento del 1995. Da lì la costante risalita: doppio salto in due stagioni, poi due anni di serie D prima del ritorno tra i professionisti nel 2008. Un anno di purgatorio e ora l’approdo ai play-off.

Il Barletta arriva agli spareggi in condizioni di forma ottimali. A parte la sconfitta di Siracusa all’ultima giornata, con molti rincalzi in campo, i ragazzi di Sciannimanico venivano da un filotto di 12 risultati utili consecutivi e da una striscia ancora aperta di 6 vittorie in fila al “Puttilli”. Grazie a questi risultati, il Barletta è risalito in classifica recuperando 6 punti di ritardo dalla zona play-off e sfiorando il quarto posto, sfuggito solo all’ultima giornata.

Il gruppo plasmato da Sciannimanico è granitico. Una squadra che bada innanzitutto a non prenderle. Solo 31 gol subiti in tutto il campionato, 2 più del Catanzaro, ma ben 26 segnati in meno (in tutto 35). L’entusiasmo che si è creato e la serie di risultati positivi sono il valore aggiunto di un organico che non ha i picchi di qualità dell’avversario ma è molto solido, camaleontico nei moduli e poco minato dagli infortuni. Sciannimanico, infatti, ha potuto schierare quasi sempre gli stessi undici.

Per l’andata della semifinali mancheranno i lungodegenti Sportillo (al suo posto il giovane Marchetti), Carozza (giocherà Rescio) e Fanasca. Davanti a Di Masi, Cutrpi e Legittimo saranno i terzini con Gambuzza al fianco di Marchetti. I tre mediani dovrebbero essere Menicozzo, Muwana e D’Allocco, con Rescio trequartista dietro a Infantino e Simoncelli. Possibili anche altri moduli senza il trequartista, ma lo schema più affidabile sembra questo.

Al “Puttilli” domenica, prima della partita, sfileranno le vecchie glorie del Barletta. Alcune hanno giocato contro il Catanzaro in passato. Il bilancio delle sfide in Puglia è in perfetta parità: su 9 precedenti, tre vittorie a testa e 3 pareggi. L’ultimo successo giallorosso risale al 1988, due giorni dopo la morte di Nicola Ceravolo: 1-2 con i gol di Soda e Cascione, intervallati dal momentaneo pareggio di Bonaldi. L’ultima vittoria del Barletta, invece, è di meno di tre mesi fa. Finì 2-1 con il botta e risposta nel primo tempo Simoncelli-Longoni e il gol decisivo di Rescio a un quarto d’ora dalla fine. Una delle peggiori partite del Catanzaro di Auteri. Domenica servirà ben altro per uscire indenni dal “Puttilli”, in una gara che comunque vivrà su 180 minuti.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2) – Di Masi; Cutrupi, Gambuzza, Marchetti, Legittimo; Menicozzo, Muwana, D’Allocco; Rescio; Infantino, Simoncelli. All.: Sciannimanico.

Ivan Pugliese

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Redazione

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